Progetto per l’istituzione del parco artistico-culturale del cenacolo di Francavilla -3parte
Progetto per l’istituzione del parco artistico-culturale del cenacolo di Francavilla
Docenti: Angelo Pompei – Paolo De Carolis –Marco Della Valle – Classi V A Tur. – V B Tur.
Pubblichiamo la terza parte della proposta dell’Istituto Alessandrini per un progetto di alternanza scuola lavoro con lo scopo di istituire un parco culturale del Cenacolo di Francavilla. Di seguito le schede dei fondatori.
(.. segue dal numero di febbraio 2018)
Francesco Paolo Michetti
Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 4 agosto 1851 – Francavilla al Mare, 5 marzo 1929) è stato un pittore e fotografo italiano. Si diplomò presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo, del maestro Domenico Morelli, di cui inizialmente imitò il naturalismo e il realismo visionario. Michetti ebbe un figlio, Giorgio, che diventerà un Asso dell’aviazione italiana durante la Prima Guerra Mondiale. L’Abruzzo rurale, con la sua natura ancora incontaminata, fu sempre la sua fonte di ispirazione principale. Come molti pittori dell’epoca, Michetti si era anche interessato alla fotografia e fu anche l’ispiratore e l’iniziatore di un cenacolo artistico di rilevanza nazionale che da lui prese nome.
Il Michetti fu anche l’ispiratore e l’iniziatore di un cenacolo artistico di rilevanza nazionale che da lui prese nome e che, a partire dagli anni Ottanta dell’Ottocento, iniziò a riunirsi nel convento di Santa Maria del Gesù di Francavilla al Mare, che il pittore aveva acquistato e che oggi è noto come Convento Michetti. Fra i letterati, artisti ed uomini di cultura più rappresentativi che lo frequentarono vi furono Gabriele d’Annunzio, Francesco Paolo Tosti, Basilio Cascella, Costantino Barbella. Con Gabriele d’Annunzio in particolare il Michetti stabilì un sodalizio artistico e umano che si protrasse fino al 1904. Morì nel marzo 1929 nel suo convento di Francavilla, dinanzi al quale, nel 1938, fu eretta una statua in bronzo che lo raffigura a figura intera.
Gabriele d’Annunzio
Nasce a Pescara nel 1863 e studia a Roma senza tuttavia laurearsi. Diventa in breve tempo protagonista della vita culturale e sociale della città. Sposa una duchessa con cui ha tre figli, ma presto abbandona la famiglia. In seguito, nelle sue numerose relazioni, ebbe altri figli, sempre vivendo nel lusso e dedicandosi alla continua ricerca di oggetti raffinati e insoliti. Era convinto che l’uomo dovesse lottare con coraggio e disprezzare la troppa tranquillità. Per questo la Prima Guerra Mondiale fu per lui il momento ideale per far conoscere il suo pensiero e mettersi alla prova come uomo.
Si arruolò nell’esercito e partecipò a numerose azioni belliche. Finita la guerra marciò su Fiume per occuparla. In seguito salutò con favore l’avvento del fascismo di cui era sostenitore e trascorse gli ultimi anni di vita sul Lago di Garda, nella villa chiamata Il Vittoriale, che riempì di strani oggetti e opere d’arte. Morì qui nel 1938.
Esordì giovanissimo con Primo Vere, ma è fra il 1903-1904 che possiamo collocare le raccolte poetiche maggiori: Le Laudi del mare della terra e degli eroi. Per quanto riguarda la prosa sono famosi i suoi romanzi Il Piacere, che ha per protagonista un giovane aristocratico di nome Andrea Sperelli; L’innocente; Il Trionfo della morte che è un romanzo psicologico in cui la trama vera e propria cede il posto all’introspezione psicologica del protagonista. Scrisse anche alcuni testi teatrali tra cui Francesca da Rimini, La Figlia di Iorio, La fiaccola sotto il moggio e altri.