Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

A valle della seconda riunione svoltasi il 9 febbraio fra i Sindaci dell’area vasta estesa dal Comune di Pescara ai Comuni di Montesilvano, Francavilla, San Giovanni Teatino, Spoltore e Città Sant’Angelo sulle strategie per combattere l’inquinamento atmosferico, abbiamo ascoltato la oramai ex vicesindaco di Città Sant’Angelo, Alice Fabbiani. L’intervista è stata realizzata il 19 febbraio, troppo tardi per essere inserita nel numero del mese quando avremmo voluto affiancarla all’intervista al sindaco Maragno.

Giusto per essere in fuorigioco anche l’assessore alla mobilità del Comune di Pescara prof. Stefano Civitarese, promotore del tavolo di concertazione, il 7 marzo si è dimesso dall’incarico. Questa è la dimostrazione fattuale di quanto sia complesso aprire tavoli di concertazione tra enti differenti a causa della traballante guida politica degli stessi.

 

di Matteo Colleluori

 

  1. Qual è il Comune capofila dell’intesa volta a ridurre le emissioni inquinanti? Il Comune di Pescara perché più popoloso?
  2. Il Comune di Pescara, con il suo assessore alla mobilità, Stefano Civitarese, è il Comune promotore di questa importante iniziativa. Pescara, oltre ad essere la città più popolosa, è quella che può dirigere in modo efficiente i lavori, in quanto potrà mettere a disposizione sicuramente maggiori mezzi, strutture e attrezzature per il funzionamento ordinario.

 

  1. Quale forma aggregativa tra i diversi Comuni verrà utilizzata? Esclusivamente la conferenza dei Sindaci o altro? 
  2. Il primo atto sarà l’approvazione di uno schema di convenzione mirato però all’istituzione dell’Associazione dei Comuni.

 

  1. Nello schema di convenzione vengono proposte misure strutturali per reagire ai livelli di inquinanti rilevati dalle centraline dell’ARTA poste sul territorio. Esiste un piano per ridefinire la localizzazione delle centraline considerando non più i singoli Comuni ma l’area vasta?
  2. In questa prima fase si è predisposto lo schema di convenzione di massima da condividere tra tutti i Comuni che crea i presupposti per avviare un lavoro condiviso finalizzato alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e all’avvio di una mobilità sostenibile. A questo primo atto seguiranno più documenti di dettaglio, ognuno dei quali affronterà un aspetto in particolare e sicuramente la localizzazione delle centraline ARTA sarà uno di questi. L’ARTA è un ente fondamentale che partecipa attivamente ai tavoli di consultazione.

 

  1. Che strumento immaginate di utilizzare tra i differenti Comuni per allineare le scelte che hanno impatti sulla qualità dell’aria? Ad esempio, se i Comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo non fossero d’accordo su una limitazione all’attraversamento del ponte sul Saline a ridosso del Pala Dean Martin, se Montesilvano volesse limitare il traffico sul lungomare, come accade con l’isola pedonale, chi deciderebbe? Sempre la conferenza dei Sindaci? E se non si trovasse accordo in quella sede?
  2. L’Associazione prevedrà, oltre alla conferenza dei Sindaci, anche un organo di consulta e un organo tecnico con compiti di collaborazione e consulenza. Le decisioni verranno prese democraticamente a maggioranza, ma considerando l’importanza e gli obiettivi strategici che ci si sta prefiggendo, si auspica di avere una linea comune sulle principali questioni.

 

  1. Ci sono misure strutturali di reazione all’allerta qualità dell’aria proposte dai vari Comuni?
  2. Si certo, ci saranno misure attuabili anche nel breve periodo per affrontare la riduzione dell’inquinamento dell’aria soprattutto in situazioni di superamento dei limiti di legge, oltre a misure nel medio e lungo periodo che interesseranno il sistema del trasporto pubblico.

 

  1. La conferenza dei Sindaci ha immaginato di fare pressione come rappresentante dell’area vasta sull’ente regionale per inserire il prolungamento della circonvallazione di Pescara verso Nord negli obiettivi strategici regionali?
  2. La Regione dovrà essere attore principale in questa convenzione e insieme si studieranno le azioni fondamentali da mettere in campo, finalizzate sempre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante da traffico veicolare.

 

  1. Il Comune di Pescara ha avviato il processo di adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile http://versopescara2027.comune.pescara.it/wp-content/uploads/2017/04/PUMS-definitivo.pdf a metà 2017. Ritiene che il Comune di Città Sant’Angelo possa adottare anch’esso un PUMS, o possa chiedere di adottarlo insieme al Comune di Pescara e agli altri Comuni attori dell’intesa?
  2. Ovviamente anche il Comune di Città Sant’Angelo deve dotarsi di un Piano di Mobilità Sostenibile, però non deve farlo come realtà singola ma in relazione con gli altri comuni. Bisogna adottare un vero e proprio Piano Metropolitano per la Mobilità Sostenibile.

 

  1. Ritiene che questa intesa tra Comuni abbia buone chance per ottenere un miglioramento della qualità della vita dei residenti e uno scatto effettivo verso la mobilità sostenibile?
  2. L’obiettivo è ambizioso, ma non più rimandabile. Noi negli anni passati, sempre in rete con altri Comuni, abbiamo partecipato a bandi europei per il finanziamento di progetti di mobilità sostenibile. Inoltre, sempre in quest’ottica, abbiamo inserito nel nostro programma relativo alle opere pubbliche la realizzazione della fermata ferroviaria sul nostro territorio. Da anni operiamo nella stessa direzione per cercare di migliorare la qualità della vita alla nostra comunità e non solo. Solamente lavorando in sinergia si possono avere maggiori possibilità di ottenere i risultati sperati. Le misure da adottare saranno diverse, ma a cambiare dovranno essere anche le nostre abitudini, il nostro modo di fare. È vero, la mobilità sostenibile ha bisogno senza dubbio in primis di opportunità, quali ad esempio piste ciclabili e trasporti pubblici più efficienti, ma è necessario anche un cambiamento culturale.

 

 

  1. È ipotizzabile un Piano per realizzare percorsi ciclabili protetti, che permettano di raggiungere le piste sul lungomare, nella zona di Città Sant’Angelo Marina? 
  2. Siamo al primo atto al quale seguiranno piani sicuramente più dettagliati e plasmati secondo le necessità di ogni Comune e di ciascuna comunità. L’ampliamento dei percorsi ciclabili, insieme ad altre misure necessarie per il nostro territorio, saranno senza dubbio contemplati nel Piano. Comunque faccio presente che nel territorio angolano è in attività il cantiere per la prosecuzione della Ciclovia Adriatica, la “Bike to coast”, progetto europeo per la realizzazione della pista ciclabile che collega tutto l’asse Adriatico e che ci permetterà, oltre a impreziosire il nostro territorio sotto il punto di vista viario, anche di essere inseriti nel circuito del cicloturismo.

 

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