Via Liguria, il Consiglio di Stato ri-suona la sveglia

Via Liguria, il Consiglio di Stato

ri-suona la sveglia

di Mauro De Flaviis

Il comitato di residenti di via Liguria, sostenuto dall’Associazione Culturale Prospettiva Futura e dall’Associazione Saline Marina PP1, ha avuto ragione nell’appello presentato al Consiglio di Stato, contro la sentenza del TAR Pescara del 14/4/2021 relativamente al ricorso contro la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Montesilvano per il palazzo in costruzione in via Liguria 5 a Montesilvano, Il Consiglio di Stato, in un’ordinanza pubblicata il 10/6/2021, ha ribaltato la sentenza del TAR Pescara, accogliendo la richiesta del comitato e sospendendo nuovamente i lavori di costruzione del palazzo e fissando la prima udienza al 4/11/2021. Il comitato e le associazioni coinvolte non esprimono gioia per la sospensione della concessione a costruire comminata alla Ribes, questo nonostante i toni inaccettabili utilizzati dalla ditta costruttrice a valle della sentenza del TAR Pescara del 14/04/2021 perché ritengono essere tutti parti lese in questa vicenda.

La Ribes, non è altro che l’utilizzatore di un progetto, di un vero e proprio sfregio ad una collettività, che il comitato convintamente ritiene non dovesse essere approvato dal Comune. Il ricorrenti ritengono che il Comune di Montesilvano, rilascia permessi a costruire a dir poco discutibili che privano la città di spazi pubblici minimi previsti dalla legge, danneggiando così la qualità della vita ad ogni cittadino coivolto. Per questo motivo il comitato e le associazioni non intendono abbassare la guardia e applicheranno lo stesso criterio di valutazione tecnica e legale, per ogni nuovo progetto ritenuto non coerente con la normativa italiana vigente sugli standard urbanistici, che dovesse essere approvato in Via Liguria.

L’assessore all’urbanistica Aliano, nel momento del suo insediamento avvenuto oltre due anni fa, ha sostenuto pubblicamente che il suo mandato, avrebbe rappresentato la svolta per la città senza nuovi volumi privi di standard urbanistici. “Il mio mandato è incentrato sul recupero degli standard”, così affermava nei giorni immediatamente successivi all’incarico. A questo punto chiediamo all’assessore di dar seguito ai proclami, utilizzando le risorse che il Comune incamera attraverso le monetizzazioni degli standard ogni anno, per utilizzarli esclusivamente in prossimità degli edifici costruiti per incrementare gli standard urbanistici (marciapiedi, parcheggi pubblici, zone a verde, piste ciclabili, scuole, …) così come previsto dalle norme. È un cattivo costume da sempre in voga a Montesilvano, di incamerare le risorse destinate alla realizzazione di standard urbanistici senza realizzarli e successivamente stornarle verso altri capitoli di bilancio. È inaccettabile che gli uffici comunali, là dove sia possibile reperire gli spazi, non impongano di regola la cessione, optando per la monetizzazione che priva per sempre intere zone della città dei requisiti minimi di vivibilità.

I ricorrenti chiedono all’Assessore Aliano e al Sindaco De Martinis, nel caso di via Liguria perché non sia stata richiesta la cessione atteso che i proprietari dei due lotti già edificati con palazzi fuori scala hanno un terzo lotto libero da immobili nelle immediate vicinanze, pronto per essere ceduto e destinato alla collettività

In assenza di cessione “spontanea”, perché gli uffici non la richiedono non accettando la monetizzazione? I ricorrenti ricordano agli amministratori che nelle prime due trasformazioni edilizie, via Liguria ha perso 14 posti auto a pochi metri dal mare, in una zona turistica, oltre a non essere realizzata nessuna opera a ristoro del quartiere come previsto dalle norme. È possibile monetizzare gli standard quando si ha la possibilità di cederli in prossimità della nuova edificazione? Il Comune, grazie alla monetizzazione degli standard dei due palazzi costruiti, ha incamerato risorse sufficienti ad oggi per recuperare i mancati ristori degli standard urbanistici al quartiere e, se esistesse la volontà politica di eseguire quanto promesso dall’assessore all’urbanistica, attraverso l’esproprio del lotto libero in questione di proprietà di chi ha ottenuto i benefici economici nella costruzione dei palazzi.

L’assessore Aliano rispetterà la parola data pubblicamente alla collettività che lo ha eletto, onorando la sua immagine pubblica di difensore della legalità o sarà l’ennesimo assessore silente e mansueto verso la speculazione edilizia, vero cancro della città? Speriamo possa essere il politico capace di invertire la rotta rispetto al sacco edilizio di Montesilvano in atto da diversi decenni.

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