La voce di Città sant’ Angelo sul dragaggio di Ortona

CITTA’ SANT’ANGELO

di Matteo Colleluori

Sul tema smaltimento fanghi da dragaggio del porto di Ortona parla la vicesindaco di Città Sant’Angelo, Alice Fabbiani. Per quanto il tratto di litorale comunale sia esiguo, la linea del comune, al riguardo, è ben chiara, anche più di quelle dei comuni che, sul piano teorico, sono maggiormente coinvolti dagli sversamenti in mare delle sabbie.

D. Lei sa qual è la motivazione che spinge il Comune di Ortona a procedere al dragaggio del porto?

R. Beh, me la posso immaginare. Ortona è una città con un porto importante, nel quale e con il quale lavorano diverse realtà. Credo che il dragaggio di un porto sia un’operazione fondamentale per garantire la sua funzionalità. Sicuramente il Comune di Ortona ha la necessità di procedere con il dragaggio per assicurare la navigazione e quindi permettere alle attività economiche di lavorare. Il problema è che non esiste un piano, il dragaggio deve far parte della manutenzione di un porto. Non si può arrivare ad essere in emergenza, ad avere un porto non più utilizzabile e dover quindi dragare quantitativi spropositati di materiale che non si sa dove portare ed improvvisare quindi soluzioni senza valutare attentamente le conseguenze che andranno a creare.

D. Lei è a conoscenza del perché il Comune di Ortona ha deciso di utilizzare il sito ABR01D posto nel tratto di costa tra Città Sant’Angelo e Pescara per immergere la metà dei sedimenti emergenti dal dragaggio del porto?

R. Ho letto le loro motivazioni. So che ABR01D è un sito autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare nel 2011. Il problema però nasce soprattutto dal fatto che la sua individuazione è precedente all’istituzione del sito SIC “Torre del Cerrano” del 2013, non distante dall’area prescelta. È evidente che l’autorizzazione in essere per ABR01D non può ritenersi valida, il sito deve essere sottoposto ad una nuova procedura di autorizzazione, che tenga conto dell’esistenza del SIC e venga prevista una Valutazione di Incidenza Ambientale.

D. Lei ritiene che passare attraverso la Valutazione di Incidenza Ambientale garantisca maggiormente le comunità interessate?

R. La procedura della V.Inc.A. è stata introdotta per salvaguardare i siti di interesse comunitario e zone speciali di conservazione da piani e programmi che possono avere incidenze significative. E questo ne è proprio un esempio, non si può bypassare tale valutazione.

D. Quale impatto prevede per la sua comunità relativa all’attività di immersione dei fanghi derivanti dal dragaggio del porto di Ortona nel sito ABR01D?

R. Come diciamo dal principio, l’area individuata come sito di immersione è al largo dei già attenzionati fiumi Saline e Piomba, per i quali stiamo lavorando da anni per identificare le cause e porre i rimedi alle difficili e compromesse qualità degli scarichi fluviali. Andare a pregiudicare anche le acque a largo con interventi di posa di sedimenti, può solo peggiorare la situazione.

D. Perché il Comune di Città Sant’Angelo ha emesso osservazioni sottoscrivendo quelle dell’Area marina Protetta Torre del Cerrano al Comitato di Coordinamento Regionale il 31.08.17, protocollo n. 21720, quando i termini per la presentazione delle osservazioni della procedura erano fissati al 21 agosto 2017, 45 giorni dopo il protocollo della richiesta di verifica di assoggettabilità ambientale richiesta dal Comune di Ortona il 06/07/17?

R: in realtà ci siamo attivati fin da subito, o meglio dal momento in cui siamo venuti a conoscenza di tale progetto, ma casualmente ci si ritrova ad affrontare queste problematiche sempre in periodi particolari, come ad esempio a cavallo di festività o ferie. Eravamo nel mese di agosto ed è stato più difficile del solito poter produrre atti (ed inviare le relative pec).

Nonostante il breve ritardo le nostre osservazioni sono comunque le uniche fra quelle avanzate dai comuni interessati ad essere state “accettate” e sono tra gli allegati della pratica che il comitato VIA ha esaminato, come può verificare dal portale della Regione Abruzzo.

D. Il Comitato di Coordinamento Regionale per la valutazione di impatto ambientale nel giudizio 2843 del 09/11/17 ha escluso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. A questo pronunciamento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR entro il termine di 60 giorni e il ricorso straordinario al capo dello Stato entro il termine di 120 giorni. Lei ritiene, insieme ai Sindaci di Montesilvano e Pineto, di ricorrere al TAR per salvaguardare gli interessi delle comunità da voi rappresentate oppure vi accontenterete della richiesta di approfondimenti annunciata in conferenza stampa tenutasi a Montesilvano il 24 novembre 17?

R. Le valutazioni, di concerto con le altre amministrazioni comunali interessate, sono in corso perché ovviamente è giusto in questi casi lavorare in sinergia in quanto l’interesse per la tutela della comunità e dell’ambiente è un interesse comune e non di una singola amministrazione.

D. La sua amministrazione che progetti ha per la valorizzazione del litorale di Città Sant’Angelo ad oggi non utilizzato a causa della limitazione di balneabilità derivante dalla contiguità delle foci del Saline e della Piomba?

R Il litorale di Città Sant’Angelo è l’unico tratto di costa non utilizzato, questo perché oltre ad avere limitazioni di balneabilità ci sono grossi problemi di erosione. Abbiamo più volte provveduto per contrastare questo fenomeno e dare la possibilità alla nostra comunità di poter usufruire della spiaggia, con ripascimenti importanti. Ma ovviamente non è stato sufficiente, o meglio alla prima mareggiata tutto il ben fatto è stato spazzato via. Necessitano vere opere di protezione della costa, altrimenti qualsiasi progetto di valorizzazione verrebbe vanificato.

Un pensiero su “La voce di Città sant’ Angelo sul dragaggio di Ortona

  • 20 Febbraio 2018 in 11:47
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    L’argomento richiede un punto di riflessione. L’imprenditoria abruzzese deve progettare un sistema di riutilizzo dei materiali dragati: nelle opere pubbliche; materie prime seconde; etc. Modernità ed innovazione alternative alla distruzione dei fondali.

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