Siamo condannati a rimanere nella palude?
Volando alto
di Gennaro Passerini
Lo spunto a queste mie riflessioni odierne mi viene dato da un incontro avuto durante la distribuzione dello scorso numero de Il Sorpasso, con un nostro assiduo e attento lettore. Dopo essersi presentato e complimentato ed avere elogiato l’opera di informazione, di approfondimento e di suggerimento di proposte, il lettore mi chiese con affabilità se avessi del tempo per ascoltarlo e dargli delle risposte ad alcune sue perplessità.
“Dottò siamo condannati a rimanere nella palude!!!”
“Lei si ricorderà che venni ad ascoltare, presso la sede elettorale di Montesilvano Futura, la presentazione a candidato a Sindaco del dott. Francesco Maragno su cui lei spese parole di elogio e stima. Fui colpito dal programma elettorale e in particolar modo dalla promessa che durante il suo mandato avrebbe posto una particolare attenzione alla riqualificazione urbanistica di certe zone penalizzate dalla mancanza di servizi, di standard urbanistici minimi deficitari e consequenziali ad una urbanizzazione selvaggia che caratterizza in modo diffuso tutto il territorio di Montesilvano”.
Dopo una breve pausa il mio interlocutore mi pose una domanda: “Pensa che oramai, a 16 mesi dalla scadenza del mandato, il Sindaco abbia intenzione di dare seguito a quanto promesso in campagna elettorale e abbia il tempo sufficiente per realizzare tale progetto? Basta che piova per una mezza giornata e sono cinquanta centimetri di acqua putrida che inonda la mia zona, via Liguria, e poi ha visto quei palazzoni enormi, non vediamo più la luce del sole”.
Vi confesso, non senza un certo imbarazzo, che ebbi un attimo di profondo disagio, quasi fosse mia la responsabilità delle promesse non mantenute.
Chi mi conosce sa che non amo parlare il politichese, nella vita sia professionale che sociale mi ha sempre contraddistinto la trasparenza, la schiettezza e l’onestà di pensiero sostenuta sempre da una disamina corretta e veritiera e da una profonda autocritica.
Ma altrettanto non amo esprimermi in giudizi severi con un interlocutore occasionale.
La domanda era precisa e non ammetteva divagazioni, gli risposi che non bisogna vivere di pregiudizi e di pessimismo e che per chiunque, nel caso specifico il Sindaco Maragno e la sua maggioranza, li si dovessero giudicare dagli atti che il suo governo si è intestato fino ad oggi e si intesterà fino alla fine del mandato e poi avremmo potuto parlare di coerenza con quanto promesso, giudicare e comportarci nel merito.
A questo punto non potevo non ammettere che avevo ben presente le promesse della campagna elettorale e inoltre avevo ben presente le dichiarazioni pubbliche, del Sindaco, in merito agli scempi edilizi prodotti dal PRG (Piano Regolatore) e dalla urgente necessità di intervenire con una revisione. Comunque promisi al mio interlocutore che presto avremmo dato informazioni, approfondimenti e risposte sul giornale.
Più volte Il Sorpasso si è preoccupato di segnalare e sensibilizzare in merito agli scempi permessi al dal vigente PRG tramite interviste ai componenti sia della maggioranza che della opposizione e ai tecnici preposti.
Ad un certo punto dell’attuale legislatura ho creduto, o meglio dire ho voluto credere, viste le numerose affermazioni di diniego di tutto l’arco politico e la condanna pubblica e quelle del dirigente arch. Mergiotti “ …il nostro PRG è obsoleto…la normativa è obsoleta….è opportuno rivedere il regolamento edilizio e le NTA” – ” Ho ricevuto dalla amministrazione comunale l’input di revisionare il Regolamento Edilizio entro 2015, e anche attraverso la semplificazione dello stesso..” che finalmente avremmo ottenuto la tanto sospirata revisione del PRG.
Nel frattempo? Si perpetuano altri scempi visibili agli occhi di tutti e molti altri sono in programma.
Ci adoperiamo ed intervistiamo nuovamente il dirigente Settore Urbanistica arch. Mergiotti, che riportiamo in questo numero di dicembre, e come nelle previsioni, potrete voi stessi dedurre leggendo, cade ogni illusione. Caro amico interlocutore e cari lettori ci hanno preso letteralmente per…..i fondelli. Palazzoni in via Liguria, via Romagna, viale Europa, via Umbria, via Leopardi, via Dora Baltea, p,zza Muzi e p.zza Trisi e……!!!
Nascono e nasceranno nuovi scempi edilizi, con sorrisi e lazzi di chi ne è l’autore, veri funghi malefici figli di speculazioni irrazionali che danneggeranno ulteriormente il territorio, lo mortificheranno per l’esaltazione di pochi portatori di bassi interessi.
Caro amico lettore le tue perplessità erano giuste, mi sono illuso che finalmente questa maggioranza potesse avviare il tanto desiderato “Cambiamento” dettando nuove regole al Sistema Affaristico montesilvanese, nell’interesse della comunità; mi va di affermare con forza che tutti, maggioranza e opposizione, hanno recitato un falso copione uniti trasversalmente da piccoli e bassi interessi personali.
Oggi posso affermare che le numerose dichiarazioni di questi anni sono affermazioni farlocche.
E ora vi chiedo perché, da parte di questi Furbetti del Quartiere, tanta contrarietà a dare seguito al progetto della Grande Pescara?
Perché tutti all’unisono, maggioranza e opposizione, si schierano contro tale progetto, ci sono interessi personali?
Farfugliano che Montesilvano perderebbe l’identità!!! Montesilvano si trasformerebbe nella periferia di Pescara!!!
Bugiardi!!! Ma cosa è oggi Montesilvano, dopo 25 anni di vostra amministrazione, se non un dormitorio, e poi pensate un attimo a cosa sarebbe stata senza l’esistenza di Pescara città volano per tutto l’Abruzzo, quanti sarebbero gli abitanti così distinti da una autoctona identità, quale economia, cosa avrebbero offerto da mangiare ai sudditi e ai loro figli i grandi amministratori: polvere di cemento impregnata di acque putride? Chiacchiere….chiacchiere…solo promesse farlocche.
La verità è che voi che tanto ciarlate perdereste, da burattini, le tanto sospirate poltrone. È questo che vi preoccupa!!!
Vi preoccupa di dovervi confrontare in un mercato della politica dove contano le idee, i progetti di sviluppo economico per un territorio in agonia….nella palude in ogni senso…!!!
Vi preoccupa la impossibilità di perpetuare le piccole e miserevoli politiche clientelari che vi permettono di godere di piccoli privilegi e sostenere il solito burattinaio di turno.
Sì, Montesilvano finalmente perderebbe l’identità di città non città, senza cultura senza un progetto di sviluppo economico, perderebbe l’appellativo di città kasba per acquisire quella di città vera, dove la qualità della vita venga finalmente rispettata, dove i residenti abbiano la possibilità di sviluppare una economia familiare degna di un paese civile, dove un PRG non abbia come regola e lingua madre l’idioma degli …UMMA…UMMA…per pochi eletti e sudditi.
Di quale identità parlano, quella che hanno creato governando per 25 anni questa città, una accozzaglia architettonica senza il minimo rispetto di una urbanistica razionale e totalmente assente di un qualche carattere identitario rispettoso della storia del nostro territorio.
Se avessero avuto un minimo di cultura questa città sarebbe potuta diventare un gioiello urbanistico.
Sono così ignoranti che non sono in grado di capire che l’avere edificato in modo irrazionale e selvaggio il 70% della aree libere è il vero motivo per cui oggi oltre 5200 appartamenti sono invenduti, e l’economia del mattone è crollata.
L’avidità ha raggiunto una tale imbecillità che nonostante gli errori del passato continuano a governare anche la Riqualificazione Urbanistica allo stesso modo, provocando ulteriori scempi ora più tragici per il sovrapporsi a situazioni di per se già gravi.
Interventi che feriscono ed offendono qualsiasi cittadino dotato di un minimo di buon senso.
Chi sarà talmente folle che acquisterà un’abitazione in simili Funghi Malefici, privi di servizi (parcheggi, verde, marciapiedi e strade simili per ampiezza a mulattiere asfaltate) privi di sottoservizi adeguati alla crescita demografica del rione.
Ma i politici “caserecci” che dicono di essere presenti sul territorio sono provvisti dell’organo della vista o sono ciechi…. volontari?
I politici “caserecci” hanno l’udito per ascoltare le numerose lamentele, sanno leggere le petizioni e le denunce scritte, firmate da centinaia di cittadini, pervenute alla Amministrazione in merito alle continue offese urbanistiche di un territorio già profondamente seviziato?
I politici “caserecci” sono a conoscenza che bastano poche ore di pioggia per provocare allagamenti, possibile che non capiscano che l’urbanizzazione selvaggia ha posto barriere alle acque, che sono stati cementificati terreni drenanti e canali di scolo!!!
Possibile che non siano a conoscenza che le condotte di smaltimento sono state progettate vari decenni fa per esigenze di un numero molto inferiore di abitanti e inoltre la mancanza di manutenzione ne ha ridotto le capacità e che infine tentano di defluire unitamente alle acque nere verso il depuratore!!!
Per questo motivo l’acqua non va più al mare per cui unendosi al deflusso delle acque nere rigurgitano dai tombini come acqua putrida e maleodorante.
Caro lettore questa è la verità!!! Ha ragione “siamo dunque condannati a rimanere nella palude”.
Sarebbe opportuno denunciare il Sindaco, che ha l’obbligo della tutela della salute pubblica, perché disattende questo suo dovere primario non provvedendo a sanare una situazione esplosiva per pericolo di infezioni prodotte dai ripetuti allagamenti con rigurgiti delle acque nere. Ci sono impellenti interventi da effettuare sulla città e questi parlano di identità, si appellano a sterili campanilismi per mantenere le loro poltrone, i privilegi e i piccoli atti clientelari che non hanno motivo di esistere.
Vergogna, mai che si levi una voce contro certi scempi, le opposizioni in tutte le sue componenti si, si sono adeguate. Io non vivo di pregiudizi, ma giudico la classe politica dagli atti prodotti.
Vergogna, dico, per le promesse farlocche, vergogna, barando per esservi espressi con giudizi fortemente negativi sul PRG e non avere avuto il coraggio di revisionarlo.
Vergogna, per i proclami di progetti chissà di quali spessori puntando il dito verso la luna ma poi in realtà riuscite a vedere solo la punta delle vostre scarpe.
Come rimediare? Siete ancora in tempo, approvate una parziale revisione del PRG per le aree di pregio. In sedici mesi se c’è la volontà politica è possibile.