Il monumento ai caduti di Montesilvano
Il monumento ai caduti di Montesilvano
di Pasquale Criniti
Il 4 novembre del 1970, 52° anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale, poi diventato il giorno della festa nazionale delle forze armate e dell’Unità d’ Italia, a Montesilvano nella piazza del Comune, che aveva assunto la denominazione di piazza Diaz, si svolse la cerimonia dell’inaugurazione del monumento ai Caduti di tutte le guerre.
L’opera, composta da blocchi di pietre di varia grandezza disposti artisticamente in equilibrio armonico e da una figura maschile nuda in bronzo distesa, era stata realizzata dallo scultore e pittore Vinicio Verzieri, nato a Montesilvano nel 1942, docente negli anni ‘80 e ‘90 presso il locale liceo scientifico statale.
Montesilvano aveva già dedicato ai suoi caduti in guerra due lapidi: una in piazza Giardino (oggi intitolata al commissario Calabresi), affissa e inaugurata in epoca fascista alla presenza dell’allora podestà Arrigo Cantagallo, l’altra affissa all’ingresso del Palazzo di Città sui meriti di valorosi combattenti nelle missioni legionarie del Regio Esercito.
Promotori della cerimonia erano stati il cavaliere Giuseppe D’Agnese, assessore comunale e reduce d’Albania nei ranghi della Regia Aeronautica nella seconda guerra mondiale e il commendatore Ennio Martino, presidente della Federazione Provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, reduce delle truppe del Regio Esercito sottufficiale radiotelegrafista del Genio Militare.
Un ruolo importante nella preparazione della manifestazione aveva anche avuto Vito Adorante, allora amministratore comunale e segretario locale della Democrazia Cristiana, reduce delle operazioni di incursione del naviglio d’assalto (M.A.S.) della Regia Marina nell’ ultima guerra.
I montesilvanesi numerosissimi avevano riempito completamente la piazza e gremivano i balconi, e avevano imbandierato tutte le case circostanti.
Presenziavano alla cerimonia, insieme all’oratore ufficiale Giuseppe D’Agnese con la coccarda tricolore, l’allora sindaco di Montesilvano Leo Fuschi e il generale di squadra aerea Alessandro Mettimano.
Un picchetto armato dell’aeronautica, la Capitaneria di Porto di Pescara, l’esercito del 123° Battaglione Fanteria di Chieti e il plotone in alta uniforme dell’Arma dei Carabinieri con tanto di Fanfara erano schierati davanti al monumento.
I vigili municipali disposero il servizio di scorta al gonfalone del Comune, accompagnati dal rombo delle loro bellissime motociclette in dotazione, le “Gilera 202”, attualmente custodite presso l’autoparco comunale.
Nel 1986 il professor Massimo Teodori parlò delle caratteristiche artistiche della scultura e del suo significato durante la trasmissione televisiva “Cordialmente”, intervistando in diretta il giovane studente universitario Renzo Gallerati che abitava in una casa con vista sul monumento ai Caduti.
Il 13 luglio 1997, alle ore 10 circa, il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, dopo aver assistito alla messa nella vicina chiesa di S. Antonio di Padova, rese omaggio alla memoria dei Caduti con la deposizione di una corona d’alloro davanti a questo monumento.
Nel 2005, su iniziativa dell’Amministrazione dell’allora sindaco Enzo Cantagallo, l’opera è stata rimossa da piazza Diaz e posizionata in piazza Montanelli, dietro a Palazzo Baldoni, dove è attualmente relegata in un fazzoletto di giardino di fronte alla sede del comando della polizia municipale vicino a un enorme palo della telefonia recintato.
Nel settembre 2016 nel corso di un incontro con il vicesindaco Ottavio De Martinis un gruppo di residenti ha rivolto all’Amministrazione comunale la richiesta di riavere il monumento ai Caduti in piazza Diaz.
Capitanata da Gianna Pulsone e dall’ex sindaco Renzo Gallerati la rappresentanza dei cittadini, tra i quali Teresa Cilli, Fernanda Di Lullo, Marisa e Adriana Agostinone, Pasqualino Cilli, ha esposto al vicesindaco le proprie ragioni, per altro subito accolte e condivise.
De Martinis ha infatti portato il caso all’attenzione del sindaco, Francesco Maragno, e dell’intera Giunta comunale, dandosi dei tempi precisi anche se lunghi per ricollocare l’opera al centro della città.
“Ci siamo dati una scadenza per il 2018” ha detto il vicesindaco, “anno in cui ricorrerà il centenario della fine della prima guerra mondiale. Sono tempi lunghi, necessari per elaborare una progettazione tecnica, con relativo computo della spesa, una previsione di copertura finanziaria da approntare con il bilancio di previsione 2017/2018, l’affidamento e la realizzazione dei lavori nel 2018.”
Dal canto suo, la delegazione di cittadini si è impegnata a effettuare una ricerca matricolare per far conoscere alle nuove generazioni la storia dei Caduti, i cui nomi sono incisi sulla lapide del monumento.
Germano Sanzogni, che da bambino il 4 novembre 1970 aveva partecipato all’ inaugurazione del monumento ai caduti recitando una poesia, il 4 novembre 2017 ha sentito il dovere di affiancare Gianna Pulsone e Simona Speziale, amministratrici del gruppo facebook La Piazzetta di Montesilvano, che insieme a tanti Montesilvanesi hanno dato vita ad un breve corteo da Piazza Diaz a Piazza Montanelli per deporre davanti all’ elenco dei caduti una piccola corona simbolo del loro rispetto. A fine commemorazione il sindaco Maragno ha espresso la sua volontà di accogliere la richiesta di riportare il monumento in piazza Diaz e si è impegnato, invitando i rappresentanti del corteo nel suo ufficio, a richiedere preventivi a tal fine.