Monumento dei caduti Iovine: “tentativo di spostamento nel 2013”
Monumento dei caduti
Iovine: “tentativo di spostamento nel 2013”
di Mauro De Flaviis
Abbiamo effettuato una breve intervista all’ex assessore della giunta Di Mattia, Vittorio Iovine, per ricordare il suo tentativo di spostamento del monumento ai caduti dalla localizzazione attuale a Piazza Diaz.
D. Avvocato Iovine, ci consta che nel 2013, mentre svolgeva le funzioni di assessore nella giunta Di Mattia, lei si attivò contattando il maestro Verzieri per riportare in Piazza Diaz il monumento ai caduti. Ci può raccontare come nacque l’idea?
R. L’idea nacque nell’ambito dello sviluppo di un progetto di rivivificazione delle identità dei singoli quartieri, che si proponeva di valorizzare gli elementi identitari dei luoghi di aggregazione in cui la comunità poteva riconoscersi. Avevamo pensato di riportare il monumento al centro e di inaugurarlo in occasione di una cerimonia relativa all’identificazione di una vittima italiana della seconda guerra mondiale…
La conservazione della memoria condivisa è ciò che fa la differenza tra un gruppo informe di individui marginali ed una vera comunità.
Avevamo in animo poi anche di rivedere un po’ la collocazione della cosiddetta colonnetta, che a causa di un intervento edificatorio era finita in un luogo alquanto defilato… L’idea di fondo era quella di valorizzare i singoli quartieri trovando un filo comune che passasse dai luoghi storicamente significativi.
D. Cosa fece lei per procedere allo spostamento del monumento?
R. Feci realizzare anche una simulazione di come sarebbe stata la piazza attuale con il monumento ricollocato là dove c’è adesso la magnolia, e venne pubblicata dalla stampa locale, ma, carpii subito un movimento di opinione sottotraccia contrario per motivi estetici…
Capii subito l’antifona: all’interno del palazzo c’era evidentemente qualcuno poco d’accordo con la mia iniziativa
Il cattivo gusto è trasversale, e così maneggioni di varia entratura politica si trovarono segretamente complici nell’ostacolare un’opera di giustizia morale per la Città ferita in quello che ha di più sacro: la memoria dei propri defunti.
Per tutta risposta dopo un eloquente cincischiare una bella mattina trovai un bell’albero piantumato in fretta e furia proprio là dove doveva risorgere il monumento. E qualcuno che aveva la possibilità evidentemente preferì la magnolia.
D. Abbondonò a quel punto l’idea?
R. Riguardo agli atti, chiesi a Niccolò di attivarsi, ma di lì a poco fui sostituito da un comico.
D. Ritiene maturi i tempi per lo spostamento?
R. Purtroppo temo che quegli stessi ostacoli che incontrai allora siano ancora oggi attuali, quindi credo che il buon Ottavio dovrà faticare non poco per riportare il monumento agli antichi fasti.
Approfondimenti: https://ilsorpassomts.com/2017/12/22/monumento-montesilvano/