GUGLIELMO SABATINI il “predestinato” musicista e direttore d’orchestra
Guglielmo Sabatini nacque a Casalanguida in provincia di Chieti il 19 maggio del 1901 dal “musicante” Franco e da Raimonda Conti.
Il padre aveva fatto parte come musicista della banda del suo paese e di varie altre bande musicali comunali abruzzesi.
Fin da piccolo Guglielmo mostrò di essere fortemente attratto dalla musica.
Il Maestro Forchetti una sera mentre provava delle “arie” notò la particolare capacità del ragazzino nel seguire il ritmo musicale e rivolgendosi al padre espresse questo giudizio: “Guglielmo ha grande orecchio e incredibile sensibilità. La musica sarà la sua vita. È un predestinato”.
Da quel giorno in poi il padre incominciò a portarlo con sé durante le sue esibizioni ed il ragazzino volendosi rendere utile si adattò a suonare il clarinetto nella banda ma mostrava di divertirsi molto nel fare delle composizioni musicali.
Il padre pur affrontando grandi sacrifici economici gli permise di andare a studiare a Roma presso un importante Conservatorio.
A 12 anni Guglielmo era già in grado di fare composizioni musicali apprezzabili.
Nel frattempo il padre venne ingaggiato da una banda militare e decise di trasferirsi in America portando con se tutta la famiglia.
I Sabatini si stabilirono a Philadelphia e qui Guglielmo continuò i suoi studi musicali dedicandosi in maniera particolare al pianoforte e con questo strumento ebbe modo di esibirsi nelle serate conviviali organizzate per beneficenza oppure per festeggiare delle ricorrenze da parte della comunità italo-americana. Qui sposò Assunta dalla quale ebbe due figli, William Franco e Rosamunda.
Nel 1928 un impresario irlandese gli organizzò come pianista un tour che ne decretò il successo.
Nel 1930 Sabatini decise di fondare una sua orchestra dandole una forte connotazione italiana: l’Italo-American Philharmonic Orchestra.
L’orchestra, composta da settantaquattro musicisti, ebbe vasto consenso di pubblico ed ottime recensioni da parte dei critici musicali.
Guglielmo Sabatini grazie ai successi della sua orchestra era oramai diventato un personaggio da tutti definito il “Maestro”.
Dopo qualche tempo ottenne anche un riconoscimento da parte del Governo Italiano così motivato: “Merita di essere rilevata la fervida opera di arte e di italianità che, con l’Italo-American Philarmonic Orchestra di Filadelfia, va svolgendo il Maestro Guglielmo Sabatini”.
Nel 1931 la Trenton Symphony Orchestra del New Jersey gli propose di diventarne il Direttore e Sabatini decise di accettare ottenendo grandi successi tenendo concerti in giro sia per gli Stati Uniti che in Europa ed in America Latina.
In questo periodo ottenne un importante riconoscimento da parte dell’Accademia Musicale di Milano con questa motivazione: “per il lavoro straordinario svolto in favore della cultura e della musica italiana in America”.
Nel 1934 su un importante giornale veniva riferita questa notizia: “Ha avuto un trionfale successo a Filadelfia, negli Stati Uniti, eseguita dalla Pennsylvania Symphony Orchesta diretta dal Maestro Guglielmo Sabatini, la Sinfonia in fa maggiore edita da Forlivesi scritta dal compositore napoletano Francesco Santoliquido che l’aveva dedicata al Duce”.
Nel 1939 decise di lasciare la Trenton Symphony Orchestra per assumere il ruolo di direttore della “Philadelphia Civic Symphony” che diresse per quattro anni.
Nel frattempo continuava a comporre innumerevoli opere ed in ogni composizione cercava di dare spazio a tutti gli strumenti musicali.
Nel 1943 tornò a dirigere la Trenton Symphony Orchestra del New Jersey.
Nel febbraio 1955 diresse così bene una memorabile “Traviata” per cui fu costretto. a causa delle molteplici richieste, a dirigerne una serie di ben 15 repliche.
Negli ultimi anni si dedicò anche all’insegnamento portando molti suoi allievi ad ottenere importanti affermazioni musicali come suo figlio William Franco Sabatini che divenne un ottimo “primo corno” in prestigiose orchestre.
Guglielmo Sabatini morì nel mese di gennaio del 1967 all’età di 65 anni.