D’Incecco: “bisogna ragionare in un contesto di area metropolitana e non di singola città”
di Dieffe
D. È soddisfatto dell’esito delle ultime elezioni regionali che l’ha vista raccogliere quasi 6.000 preferenze e quasi doppiare la candidata al secondo posto?
R. Sono soddisfatto del lavoro svolto in questi anni e ovviamente soddisfatto anche dell’esito elettorale, per essere stati in grado, insieme alla mia squadra di amministratori ed amici, di mantenere un numero di preferenze simili a quelle di 5 anni fa, nonostante il partito ha avuto una flessione importante.
D. Quali le priorità della sua prossima azione di amministratore?
R. Sicuramente continuare con il lavoro intrapreso: grande attenzione ai territori, un rapporto privilegiato con gli amministratori della provincia pescarese, un impegno nella valorizzazione nel marketing territoriale turistico e capacità di colmare le lacune nel nostro territorio. Un occhio importante va all’ agricoltura che nella nostra provincia è un grosso volano che deve essere supportato nel migliore dei modi, poi una grande attenzione va ai temi della sanità perché dobbiamo abbattere le liste di attesa che sono un punto debole della sanità in genere.
D. In riferimento ai risultati delle ultime elezioni regionali continua ad emergere la incapacità della terza città d’Abruzzo ad esprimere consiglieri regionali, quali le motivazioni a suo avviso?
R. Diciamo che rispetto agli altri anni Montesilvano si è avvicinata molto, probabilmente attraverso il percorso della costruzione della Grande Città il problema sarà risolto, bisogna ragionare in un contesto di area metropolitana e non di singola città. Dobbiamo ormai guardare al futuro e capire che siamo un unico contesto.
D. È plausibile la motivazione della sostanziale opposizione dei rappresentanti di Montesilvano alla fusione nella Nuova Pescara discenda dalla incapacità a competere in ambiti più ampi della città di Montesilvano? Quali le ragioni a suo avviso?
R. Io credo che giustamente i rappresentanti dei comuni più piccoli come Montesilvano e Spoltore hanno paura di perdere una propria specificità, ma bisogna guardare avanti oramai il percorso è tracciato e dobbiamo provare a ragionare nella grande capacità di unirci considerando che i territori sono attigui. In tutte le sfide si perde qualcosa ma ci sono anche opportunità.
D. Ritiene definitivo lo Statuto della Nuova Pescara approvato dal Consiglio Comunale congiunto e dai Consigli Comunali di Montesilvano e Spoltore?
È un fatto ammnistrativo e politico e non è detto che nel prossimo consiglio comunale non si possano apportare altre modifiche. In una democrazia rappresentativa ci sono spazi per piccole modifiche.
D. Ritiene funzionali le figure dei quattro Assessori e del Presidente delle Municipalità così come previsto nello Statuto approvato?
Personalmente avrei scelto tre municipi piuttosto che quattro, li avrei tenuti legati alle tre città di provenienza. Allo stesso tempo comprendo la scelta di dividere il territorio in maniera più equa. Tutto è partecipazione politica che non è mai negativa.