Non è normale ma accade: la cena in bianco
di Vittorio Gervasi (num. Luglio 2018)
Vede le immagini di una bella iniziativa realizzata in un’altra città e pensa di getto di riproporre quella stessa iniziativa nella sua città.
Chiama a raccolta la sua città e la sua città risponde.
Prende un pezzetto della sua città e lo rende bello con la partecipazione dei suoi concittadini e non solo.
Ha semplicemente voglia di fare e semplicemente fa.
Di chi vi sto parlando? Di Laura. La donna che da quattro anni, per una serata, riveste di bianco un fazzoletto di questa nostra amata terra. Riesce a rendere incantevole ed elegante una porzione di suolo pubblico. Luoghi sicuramente belli ma resi unici da quell’estro femminile che riesce a ricucire un territorio spesso stracciato, spaccato, diviso e poco avvezzo a ritrovarsi in uno spazio pubblico per celebrare assieme un momento di sana aggregazione. Ci vuole talento ma soprattutto tanta volontà per superare le resistenze, le incomprensioni, le difficoltà che tutti gli attivatori di percorsi virtuosi devono incontrare per affermare un’idea: una città è bella se belle sono le persone che la vivono, che la curano, che la amano.
Passione, dedizione, impegno, ricercatezza, leggerezza, sono gli ingredienti per questo piatto ordinario reso straordinario dalla cura dei dettagli e pronto per essere offerto a tutti.
Signori è la “Cena in Bianco”: l’evento più suggestivo dell’estate montesilvanese.
Le andrebbe intitolato un premio alla “cittadinanza attiva”: non aspetta, non fa lunghe elucubrazioni, non attende che tutti la capiscano, non cerca applausi preventivi, cerca solo di rendere accogliente e ospitale la sua città e per questo si impegna fino all’ultimo. Pensate un po’ se ciascuno di noi si preoccupasse di fare altrettanto invece di mettersi alla finestra per guardare il vicino che passa e criticarlo. Avremmo la più grande rivoluzione civile e culturale di tutti i tempi. Avremmo una città stupenda. Balzeremmo in testa alle classifiche sulla qualità della vita. Renderemmo Montesilvano uno dei posti migliori dove vivere. Saremmo fieri di vivere in una città così.
Pensate al clima umano che si vive in questa serata: cordialità, cortesia, eleganza negli abiti e finezza nell’apparecchiare una tavola. Luci, colori, addobbi e tanto desiderio di stare insieme. Un ambiente sano di festa e di divertimento a costo zero per chi vi partecipata. Un regalo che merita di essere ricambiato. Intanto esprimo il mio grazie e poi vi invito a fare altrettanto.