Piergiorgio Orsini
Un viaggio lungo 50 anni nel cuore della comunità di Montesilvano
di Simona Speziale (num. Maggio 2018)
È ormai imminente la pubblicazione del libro “Piergiorgio Orsini 50 anni in cronaca” a cura di Renzo Gallerati. Grazie alla Fondazione Pescara Abruzzo che ha finanziato l’opera, Renzo Gallerati è riuscito in un’impresa a dir poco certosina, raccogliendo una selezione di articoli in un volume di circa 120 pagine a tiratura limitata.
Piergiorgio Orsini, come sosteneva anche l’amata signora Delia Di Blasio, è un personaggio da celebrare, un montesilvanese verace che sente da sempre il bisogno di raccontare la sua comunità e quelle vicine. Lui è un modello d’esempio per tutti i ragazzi che intraprendono la carriera giornalistica, una professione che non ha svolto mai in modo aggressivo né offensivo. Ha scritto su tutto: sport, cronaca, politica, eventi, dal Giro d’Italia a miss Adriatico, da un giovane che si afferma in serie A, Pasqualino Cavicchia, alla squadra di pallavolo che viene promossa in serie C, in un periodo storico, quello del ’68, in cui c’era tutta una generazione che aveva voglia di esprimersi, contestare e dar credito a idee rivoluzionarie.
Piergiorgio Orsini è anche un saggista: il suo primo libro è “Montesilvano nella storia” realizzato insieme a Franco Celenza; a seguire “Montesilvano tra 800 e 900” e “Natale ’43”. In tutti si evince la forza delle sue radici e anche negli articoli, che saranno i veri protagonisti di questo libro in uscita, troviamo sempre l’ancoraggio al passato. Ad esempio, se si parla di una squadra di calcio, lui ricorda i campioni di un tempo, un modo per conservare il legame con il suo territorio e tramandarlo a chi non c’era, a chi è nato dopo.
Renzo Gallerati afferma:” Se fosse stato possibile pubblicare tutti gli articoli, avremmo donato alla nostra comunità il godere di quel mondo che resterebbe nell’archivio di qualche appassionato collezionista. Piergiorgio scrive da 50 anni, ha sempre raccontato Montesilvano e non si può pensare che chiuda la sua carriera senza che nessuno mai lo abbia celebrato. In questo libro voglio che parlino i suoi articoli, mi limiterò all’introduzione e a qualche trafiletto sotto le immagini. Ho osservato per oltre vent’anni, il modo in cui lavora Piergiorgio Orsini simile a quello di Paolo Antonilli, sono persone che sentono il rumore, l’umore e il respiro di tutta la comunità.
Sulla copertina c’è la sua Lettera 24 e un’immagine di Montesilvano del 1968 di Peppino Castagna, niente è stato scelto a caso, ma voglio che sia lui a raccontare non anticipo altro”.