QUESTO MESE SORPASSIAMO…..LE LITIGATE SU FACEBOOK
di Vittorio Gervasi
Anni fa un amico mi regalò un consiglio molto appropriato: “Quando torni a casa, e sei particolarmente nervoso perché qualcosa è andato storto, fai un giro del palazzo prima aprire la porta di casa, respira profondo, recupera la tranquillità e l’incontro con i tuoi familiari sarà lieto anche se potranno esserci motivi di contrasto”.
Il consiglio si può applicare non solo alla vita reale ma anche quella virtuale … sui social network, come Facebook, per intenderci.
Quando leggi un post completamente sballato che raccoglie anche tanti consensi, magari perché scritto bene, accattivante, perché coglie le emozioni di chi legge, ma sai bene che sono scritte delle emerite sciocchezze, che solo pochi riconoscono come tali perché hanno una conoscenza approfondita dell’argomento in discussione, più che lanciarti in un commento al vetriolo che scatena inevitabilmente una valanga di risposte zeppe di improperi, conviene respirare profondo. Vedi i like aumentare a dismisura e ti chiedi come sia possibile che una bufala possa circolare con tanta rapidità ed essere altrettanto apprezzata; eppure accade. Poi, magari, ti scorre un bel post sensato, pieno di contenuti, ragionato e misurato, ma rimane lì fermo senza apprezzamenti. Nessun problema, conviene respirare profondamente per la seconda volta. Il respiro profondo è proprio di chi supera le emozioni del momento per gustare il sapore autentico delle cose.
Il palato si addestra, migliora con l’esercizio, il gusto si affina e scarta i cattivi sapori: in altri termini, seleziona. Bene, selezionare è sempre più necessario, in particolar modo sui social network. Non si può cadere nella trappola di chi vive di rancori e suscita discordie quasi per professione.
Se avete un amico decisamente molesto su Facebook e non volete bloccarlo, potete sempre nascondere i suoi post così che non li vedrete più ed eviterete di arrabbiarvi.
Inoltre i menù dei social offrono sempre la possibilità di disattivare le notifiche per un post: se i commentatori sono molesti, lasciate pure che non vi disturbino più. Il loro obiettivo è provocare, non certo capire le vostre ragioni.
E’ singolare, ma spesso si usa Facebook come sfogo per un’insoddisfazione personale nella speranza di trovare ristoro, e invece si finisce intrappolati in discussioni interminabili che ci lasciano profondamente amareggiati.
E allora, serve davvero alimentare polemiche e discussioni con chi cerca sfogo e non ragioni per comprendere ?
Vi sfido: avete mai convinto qualcuno su Facebook ? Pensateci, l’uso dei social spesso è del tutto autoreferenziale: sono convinto di una cosa e cerco consensi su quello che dico, ma se c’è qualcuno che prova a ribaltare le mie idee, non sono affatto disposto a comprenderlo, piuttosto lo lascio al tappeto con il mio verbo colorito. Tranquilli amici, nessun problema ha mai trovato soluzione su Facebook: piuttosto una bella passeggiata con un amico reale, magari sulla battigia del nostro bel mare, ci aiuterà a risparmiare il tempo da inutili discussioni per investirlo in utili conversazioni. L’undicesimo comandamento del terzo millennio ? Non litigare su Facebook e, se ti capita, trova la forza per uscirne subito!