Maragno: possibile riduzione tassazione commercianti in cambio di contributi per attività intrattenimento

 

Abbiamo effettuato un’intervista al Sindaco Maragno sul tema della fruizione del centro e del legame con il commercio cittadino che si propone come uno degli elementi in grado di tenere vivo il centro città.

Qual è il suo progetto e quali obiettivi conta di raggiungere per dotare Montesilvano di un centro in cui finalmente far convergere la montesilvanesità?

L’aspetto più evidente in una città di oltre 54.000 abitanti è l’assenza di un centro. Guardiamo lo stato di fatto: Montesilvano non può vantare un centro in cui far convergere i residenti e i turisti che ospita. La Città che amministro si distingue anche perché è stata scelta da molti giovani e sono proprio questi che reclamano un luogo dove potersi ritrovare. È dalle relazioni che nasce e si consolida una comunità. Ovviamente intervenire a livello urbanistico non è così semplice, ma il progetto su sui stiamo lavorando prevede lo spostamento di tutti i plessi scolastici situati nel centro cittadino in un unico polo culturale. Questo libererebbe importanti aree nel cuore della Città che, opportunamente valorizzate, potrebbero finalmente ridare quello che il cemento ha strappato ai montesilvanesi: un luogo in cui convergere, ritrovarsi e tramandare la memoria dei momenti più importanti; insomma quell’agorà di antica concezione greca.

 Quali sono le principali iniziative che l’Amministrazione ha concretizzato a favore del commercio e cosa si ha in programma per questa categoria economica?

Innanzitutto abbiamo instaurato con la categoria un dialogo e una concertazione per lavorare insieme a un progetto univoco finalizzato al rilancio del tessuto economico della città. A tal proposito, nell’ambito dell’attivazione dei forum tematici aperti alla cittadinanza, ne abbiamo dedicato uno proprio al commercio cittadino. È in questa sede che abbiamo stimolato i partecipanti al lavoro in rete e in sinergia. Da questa ottima esperienza sono nate due realtà associative, animate dal desiderio di costruire un’immagine nuova di Montesilvano, valorizzando le proprie risorse e le proprie tradizioni. Mi riferisco a “RistoriaMo” e “GelatiaMo”. Sempre nell’ottica della valorizzazione di imprenditori e artigiani che con le loro attività hanno contribuito e lo fanno ancora oggi, allo sviluppo della città, abbiamo introdotto il riconoscimento di “Attività Storica” che conferiamo annualmente alle attività con una storia di 30 o 40 anni. Come lo scorso anno anche durante la prossima estate dedicheremo una serata proprio a questi commercianti, in una vera festa dedicata alla storia cittadina. Dopo molti anni di vuoto normativo, abbiamo riportato ordine al settore degli impianti pubblicitari, emanando un avviso pubblico per individuare il nuovo gestore e avviando una capillare attività di controllo e rimozione di quelli irregolari. Abbiamo dotato la città di un nuovo mercato rionale, quello di Ranalli che si è aggiunto ai quattro già esistenti, andando a incontrare le esigenze di un quartiere popoloso a ridosso di Villa Carmine, ma anche quelle dei commercianti itineranti che hanno in questo modo un’occasione in più per proporre i loro prodotti. Per il futuro intendiamo proseguire in quel percorso di collaborazione con commercianti e balneatori per rivitalizzare l’estate. Stiamo, inoltre, lavorando alla progettazione e realizzazione di un mercato coperto che possa rappresentare un punto di riferimento per cittadini e turisti.

Ritiene che il centro cittadino possa essere il luogo dove il commercio trovi spazio come un centro commerciale naturale alla stregua di quanto tentato da Pescara?

Certamente. Una soluzione potrebbe essere una concertazione Amministrazione – Categorie commerciali volta a sviscerare la questione sotto vari aspetti e arrivare ad un’idea strategica di medio-lungo periodo a cui far seguire un marketing plan condiviso. Credo molto nel dialogo, nel confronto, che non leda i diritti di nessuno, ma che dimostri anche quella lungimiranza che possa durare oltre l’amministrazione di questo o quel Sindaco. Con questo non voglio dire che l’Amministrazione si debba defilare dal problema in questione, al contrario vorrei che si comprendesse che è finito il tempo in cui si mantiene lontana la cittadinanza attiva dalla politica. La politica è condivisione di ideali che spingono l’Amministrazione verso il conseguimento di una visione che non può non essere accolta da tutte le forze politiche a prescindere dalla colorazione del partito.

Oltre che nel suo ruolo istituzionale di Sindaco, avrà sicuramente passeggiato anche come semplice cittadino, con la sua famiglia, tra le vie di Montesilvano; le posso chiedere cosa le piace di questa città e cosa vorrebbe cambiare?

Amo trascorrere del tempo con la mia famiglia tra le vie della mia città, a piedi come in bicicletta. Non a caso ho voluto fortemente istituire l’isola pedonale lungo la riviera. Per la prima volta abbiamo creato un’area di passeggio, di vita, senza le macchine. Il confronto è facile da fare: prima si doveva fare uno slalom su un solo marciapiede stretto, con tutti i turisti che uscivano dagli hotel e si riversavano sulla riviera. Adesso invece abbiamo anche creato un luogo di commercio che stagione dopo stagione sta crescendo, con il coinvolgimento degli operatori. Siamo partiti da zero e adesso siamo a buon punto. Confidiamo di regalare a Montesilvano altre sorprese per la prossima estate, per far vivere in sicurezza, uno dei punti strategici della città. Tornando alla domanda, amo allo stesso modo concedermi qualche ora di svago tra le vetrine del centro. Penso che Montesilvano non abbia nulla da invidiare a tantissime altre città turistiche, ma per renderla ancora più attrattiva e ospitale, credo sia necessario potenziare l’aspetto della segnaletica turistica.

 La categoria dei commercianti può essere a suo avviso più ascoltata, in particolare nella richiesta di installare di cartelli stradali nella zona dei grandi alberghi che indichino il centro cittadino per i pedoni o la proposta di pedonalizzare una sera a settimana corso Umberto da metà luglio a metà agosto dalle 19 alle 23 in alternativa al lungomare. A metà mandato, ritiene possibile un cambio di approccio della sua amministrazione rispetto alle richieste provenienti dall’associazione commercianti impegnandosi a realizzarle?

Accogliere un turista significa anche indirizzarlo su ciò che la città ha da offrirgli. A tal proposito stiamo lavorando su un progetto di segnaletica turistica integrata, che sfrutti la tecnologia, per fornire al villeggiante tutte le informazioni utili, la storia e le tradizioni della nostra bella città, anche attraverso la realizzazione di una app dedicata. In merito all’approccio, ritengo che quest’Amministrazione abbia in più di un’occasione dimostrato di credere profondamente nel valore che il confronto con le categorie di settore è capace di aggiungere nella gestione della cosa pubblica. Ogni proposta che proviene dai commercianti sarà accuratamente valutata.

 Qual è il contributo della categoria commerciale in termini di gettito fiscale al Comune?

Le principali forme di tassazione della categoria commerciale sono l’Imu e la Tari. Relativamente al primo tributo, il settore in questione contribuisce con un gettito di circa 2,6 milioni di euro ma solo 600 mila euro vengono incassati dal Comune in quanto la parte rimanente è di competenza statale. Per quanto riguarda la Tari, escludendo la parte di rifiuti speciali, il gettito a carico della categoria è di circa 2,5 milioni di euro. Tale importo può essere sensibilmente ridotto, grazie all’applicazione del metodo di raccolta cosiddetto porta a porta spinto, attualmente in fase sperimentale nella zona collinare di Montesilvano, e che sta portando benefici ben al di sopra delle aspettative, non solo in termini di percentuali di differenziata che hanno sfiorato il 90%, ma soprattutto di soddisfazione della cittadinanza e ancora di decoro urbano, grazie anche alla rimozione dei cassonetti stradali, che intendiamo eliminare anche sul nostro lungomare e nel centro cittadino con l’obiettivo di migliorare l’immagine e l’accoglienza di tutta la città. La sperimentazione avviata in una zona ha ottenuto risultati eccellenti, adesso, col contributo dei cittadini, estenderemo le aree, tutelando maggiormente l’ambiente.

 Secondo lei, potrebbe essere ipotizzabile una riduzione della tassazione locale agli esercenti commerciali a fronte di attività programmate da queste ultime con l’Amministrazione?

Non vedo nessuna causa ostativa affinché la categoria commerciale possa avere una qualche riduzione in fatto di tassazione locale. Ovviamente non è un’azione così immediata, richiede una programmazione volta a giustificare una tale scelta da parte dell’Amministrazione, per esempio un contributo degli esercenti in sede di attività di intrattenimento o un contributo al mantenimento del decoro urbano, solo per fare qualche esempio. Inoltre è importante che la suddetta riduzione trovi anche un’adeguata copertura in sede di redazione del bilancio. Nessun volo pindarico, nessun debito col futuro delle prossime generazioni. Ne stiamo pagando ancora le conseguenze e non vogliamo ripetere gli errori del passato.

 Pensa di affidare la delega al commercio a un nuovo assessore?

Credo che il cuore della questione non sia assegnare la delega a questo o a quell’assessore, ma lavorare concretamente per dare soluzioni definitive alle problematiche e porre così le basi per la crescita e lo sviluppo del settore. Questo è ciò che stiamo facendo in modo costante e determinato.