Necessaria una rete di piste
di Simone Lazzaroni 1° E Liceo “C. D’Ascanio”
La classe 1° E del liceo scientifico “Corradino D’Ascanio” ha partecipato quest’anno al Progetto nazionale “A scuola di open coesione”, trattando il tema delle piste ciclabili a Montesilvano. “A scuola di open coesione”, che ha come sigla Asoc, costituisce una sorta di sfida civica, nella quale le classi partecipanti sono chiamate a individuare un finanziamento europeo sul sito “Open coesione”, che mette a disposizione dati aperti su molti lavori pubblici e relativi stanziamenti; inoltre segue il progetto nel suo iter, monitorandolo nei suoi aspetti fondamentali. Sensibili al problema ecologico e a quello della mobilità cittadina, gli alunni della classe 1° E guidati dal prof. Marco Tabellione, hanno scelto una serie di lavori con i quali è stata completata la pista ciclabile della riviera di Montesilvano, realizzando un sondaggio tra i cittadini di Montesilvano e un convegno che si è tenuto nella sede del liceo il 31 marzo e che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, del presidente della Provincia Antonio Di Marco, e del sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, che si sono confrontati sul tema delle piste ciclabili con Laura Di Russo e Ginello Cimini, rispettivamente presidente e vicepresidente di Pescarabici,.
La classe del liceo parteciperà inoltre il 31 maggio a Pescara presso il Parco De Riseis, alla “Prima festa delle scuole in bici”, una mattinata organizzata da Pescarabici e l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo sede di Pescara interamente dedicata al rapporto scuola e bici, manifestazione che tra l’altro è stata ispirata proprio dal lavoro su “Open coesione” compiuto dagli alunni del liceo “D’Ascanio”.
In effetti i risultati dalle ricerche fatte dalla classe sono stati lusinghieri. Si è subito scoperto che il finanziamento individuato si ricollega a un megaprogetto, il cosiddetto “Bike to coast”, la via ciclabile che dovrebbe collegare tutta la costa abruzzese e che, da quanto si è appreso, sarebbe l’unica in Europa, nel suo genere.
Il progetto è quasi a metà della sua realizzazione: infatti le ciclabili costiere già esistenti coprono il 41,7% del totale. Inoltre il progetto comprende anche la realizzazione di tre ponti di cui uno esclusivamente ciclopedonale e due per il traffico veicolare, con la corsia riservata alla pista ciclopedonale. Tutto ciò a un costo di 32,8 milioni di euro, cifra che comprende la realizzazione della restante parte delle ciclabili costiere e la realizzazione dei tre ponti.
Poi ci sarebbe un altro progetto che prevede ulteriori fondi, circa 60 milioni di euro, che dovrebbero servire a ultimare il percorso “Bike to coast”, nonché la realizzazione delle cosiddette piste ciclabili a pettine, che dovrebbero collegare la ciclabile costiera con i paesi dell’entroterra; questo consentirebbe di attivare il risanamento idrogeologico fluviale e trasformare l’Abruzzo nella regione europea del turismo sostenibile.
Infine si è potuto comprendere che le piste ciclabili costiere già costruite hanno provocato anche alcune polemiche, perché secondo alcuni il modo in cui sono state realizzate potrebbe mettere a rischio la sicurezza di coloro che ne usufruiscono. Una considerazione non proprio positiva delle piste attualmente presenti a Montesilvano è risultata anche da un monitoraggio compiuto dagli alunni su coloro che usufruiscono delle piste. Tale sondaggio avrebbe evidenziato che a Montesilvano non manca la cultura della bicicletta, e molti sarebbero disposti anche a rivedere il proprio stile di vita in relazione alla mobilità cittadina. In realtà ciò che manca sarebbero proprio le piste ciclabili, considerate insufficienti e in alcuni casi inadeguate. Tutto ciò determina un uso poco assiduo della ciclabile per effettuare gli spostamenti casa lavoro o casa scuola, il che è emerso anche dal sondaggio. In conclusione, è evidente che se non si cominceranno a progettare i cosiddetti tracciati a pettine, in grado di collegare riviera e interno, la pista ciclabile resterà un utile strumento per lo svago e lo sport, ma non per la mobilità quotidiana.