L’angolo della poesia
a cura di Gennaro Passerini
Torniamo a pubblicare una poesia del nostro giovane Daniele Di Simone letta dal prof. Raffaele Simoncini.
Giorni alterni
Mi anestetizzo,
non ti trovo,
mi giro e rigiro
la stanchezza si somma al nascondiglio,
senza più indizio mi sento su quel precipizio,
fiero e orgoglioso,
longevico e vanitoso.
Si può essere giovani, nel presente? Si può vivere un’età complicata che riesca a dilatare positivamente, nel sociale, una dimensione del sé, dell’interiorità? Ciò accade – se e quando accade… – in una sorta di inestricabile contrasto: un titanico esporsi della fierezza, dell’orgoglio, dell’egocentrismo spavaldo e supponente e l’esito, spesso scontato, nel destino di fallimento “il precipizio”. La fuga dal mondo, verso illusori universi paralleli “il nascondiglio” delinea una stanchezza interiore profonda. Questa poesia è una violenza verbale, un grido di protesta nei confronti di un non-senso che attraversa una gioventù, ormai priva di un significativo orientamento di formazione.