Il Bummaletto Silvano
Ascoltate questa campana
di Pierluigi Lido
L’11 marzo l’Associazione Alberghiamo ha presentato in conferenza stampa in Comune a Montesilvano, il pupazzo “Bummaletto Silvano” (foto) definito da Il Centro “Un Pupazzo per il Turismo”, una mascotte impegnata nella promozione delle famose lumachine di mare. Tale pupazzo avrebbe l’obiettivo di legare l’immagine della città di Montesilvano alle lumachine (li bummalitt) e di fare promozione turistica con eventi e attività al momento non ancora svelati dall’Associazione. Inizialmente ho accolto questa notizia con molto scetticismo, anche con una certa rabbia e risentimento. Nell’articolo che avevo scritto in precedenza (ora cestinato) mi esprimevo così: “Il Bummaletto è riuscito a farmi ridere. Ma siamo seri, per trenta secondi netti. È una risata dettata da sentimenti legati al senso del grottesco e dell’irrimediabile, all’improvvisazione trasformatasi nella norma, a iniziative che ricordano espedienti figli dei migliori spunti di Totò. Un’idea degna delle menti di Lercio, talmente surreale da sembrare una bufala, talmente bizzarra da oscillare tra lo scherzo e la realtà”. Una parte di me si è sentita a primo impatto presa in giro dalla notizia, dall’idea e dai modi in cui la stessa è stata comunicata, in Comune, il luogo delle istituzioni. Quella parte di me ha anche partorito delle proposte concrete per il Bummaletto, vi annoierò dandovi le mie precedenti opinioni. “Portiamolo nei reparti del Progetto Andrea di Pescara e allietiamo il pomeriggio di qualche bambino, portiamolo dai bimbi che ogni giorno soffrono la quotidianità della loro condizione nei reparti dell’Ospedale Civile, facciamoci seguire dalle Cooperative di riferimento della Provincia di Pescara che lavorano con i minori a rischio per avere a disposizione psicologi e sociologi per la costruzione un progetto virtuoso che faccia della fantasia e della risata facile un’arma legata ai valori dell’educazione e che guardi al sociale”. Ho fatto poi un gioco che consigliavo nel mio articolo precedente, un gioco che consiglio a tutti, a me spesso è d’aiuto, mi ha aiutato anche in questo articolo e si gioca in tre fasi: 1) Scrivilo su un foglio. 2) Rileggilo ad alta voce. 3) Vedi se fila. Aiuta il pensiero a servirsi dell’azione, e viceversa. Gli amici cognitivisti apprezzeranno. E il mio articolo non filava, il Bummaletto sì, a suo modo sì. E qualcosa che non va c’è quando le tue idee non filano. Ho contattato così il Presidente dell’associazione Alberghiamo, Daniela Renisi, le ho chiesto quali fossero i suoi obiettivi e le ho detto cosa pensassi della presentazione in Comune del pupazzo. Le ho detto che come me tante persone hanno mischiato il concetto di promozione turistica con quello delle responsabilità del Comune nella gestione del territorio, che vive di lacune importanti e che ignora vere emergenze ambientali, da sempre. Il Bummaletto ha scoperchiato altri problemi, attorno a lui c’è tuttavia il lavoro di chi fa impresa, di chi ha realizzato l’unico video di promozione turistica esistente sulla costa (anch’esso oggetto di critiche, ma di fatto regalato alla città di Montesilvano), di chi ha investito i propri soldi (non soldi pubblici, sia chiaro!) in iniziative private dove il Comune non deve avere nulla a che fare. Ripetiamocelo assieme per non cascarci più: il Comune non deve avere nulla a che fare con il lavoro dei privati, nemmeno se fossero le targhe delle attività storiche. Dobbiamo iniziare a separare il teatro dalla realtà, i teatranti dagli attori. Diversamente le critiche arrivano soprattutto perché qualcosa nella comunicazione non ha funzionato. La Renisi mi ha lasciato con la certezza che ci saranno diverse attività legate alla conoscenza del mare e dei prodotti ittici nel mercato locale, nelle varie stagioni dei prodotti, che la mascotte coinvolgerà bambini e turisti in attività che verranno svelate gradualmente. Per ora se ne parla solo sui social con armi da tastiera. Spero che ascoltare anche questa campana (la mia) vi sia piaciuto almeno un po’. Forse. Magari. Ciao!