LA ZONA METROPOLITANA E I SUOI URGENTI BISOGNI

 

 

Via mail dal Commendatore Enrico Gambacorta*

Da anni si parla dei bisogni, urgenti o meno urgenti, di questa zona metropolitana del pescarese. Le discussioni sono molteplici e vanno avanti “sine die”. Bisognerebbe fare il punto, stigmatizzare le priorità e passare all’azione. Ovviamente senza dimenticare tutto il resto: utile e/o buono che sia.

 Ecco sei suggerimenti:
1)- liberarsi dal micidiale smog con una significativa eliminazione del traffico. Non è più tollerabile che la gente continui ad ammalarsi a causa dell’inquinamento;
2)- convogliare il traffico, da nord a sud e viceversa, sotto l’attuale manto stradale del lungomare che va dal fiume Saline al fiume Pescara;
 3)- realizzare una metropolitana leggera di superficie con questo percorso: Montesilvano, Pescara, Francavilla, aeroporto;
 4)- attrezzare il lungomare dal fiume Saline al fiume Pescara, liberato dal traffico di superficie, a parco. Il parco del mare;
 5)- rendere navigabile, in maniera funzionale e permanente, il porto canale in modo da renderlo agibile per  pescherecci e altri natanti;
 6)- curare la qualità delle acque in genere e del mare in particolare. È difficile immaginare che un turista o un cittadino qualsiasi rinunci a un bagno perché il mare è inquinato e, in alternativa, si contenti di un giro sulla famosa ruota o di una passeggiata sul bel ponte ciclopedonale o, addirittura, si diletti con la contemplazione dello scomparso “calice di vino”.  
La realizzazione di queste priorità andrebbe affidata a persone capaci e di buona volontà. Vale a dire, a persone che sanno cosa e come fare e hanno la voglia di impegnarsi cercando di superare gli eventuali ostacoli. Quelle persone che fanno per ottenere e non per far vedere. Non sono adatte a risolvere questi problemi le persone che, incapaci e/o non ben disposte, cercano di inventare le eventuali difficoltà o, addirittura, di esagerarle. Persone, queste che, eventualmente, una volta al potere, per il bene comune dovrebbero essere diffidate da qualsiasi tipo di “agitazione”.

Risposta del direttore. Gent.mo Commendatore, la ringrazio della sua lettera e provo a commentare brevemente alcuni suoi suggerimenti e “provocazioni”. Liberarsi dallo smog è di fondamentale importanza per permetterci un ambiente salubre. Siamo assolutamente in linea con il suo suggerimento e credo la linea editoriale sia indiscutibile su questo tema. È inaccettabile non riuscire a coordinare le comunità della fascia costiera in un unico piano condiviso da cittadini e istituzioni di regolazione della mobilità. Il piano dovrà decidere come gestire il lungomare e come via della Liberazione, la cosiddetta strada parco. Realizzare un tunnel al di sotto di via Aldo Moro è una provocazione accattivante perché dobbiamo tenere in considerazione l’inossidabile ritornello della carenza di risorse. Di certo via della Liberazione deve divenire sede di trasporto pubblico di massa, o con i filobus o con gli autobus, drenando parte della circolazione da corso Umberto/viale Bovio e da via Aldo Moro. A proposito della cosiddetta strada parco è incomprensibile come tra i cittadini c’è ancora chi resiste, chi cerca appigli di ogni tipo per non far concludere i lavori. Non credo che tutti i problemi vengano dalla politica, anzi, molto spesso, la politica li subisce in quanto non riesce ad avere la forza di far prevalere gli interessi comuni a scapito di quelli di gruppi ben organizzati e influenti. Per quanto riguarda le persone che devono implementare i suoi suggerimenti, ritengo che i nostri amministratori e i dipendenti degli enti locali siano l’esatta espressione della collettività nella quale noi siamo immersi. Il fine dichiarato del progetto de Il Sorpasso è quello di tentare di elevare lo stato di conoscenza di chi andrà a ricoprire quei ruoli. Siamo fiduciosi, il cammino è lungo ma riusciremo nell’impresa. Termino con alcuni aforismi che sono certo lei apprezzerà:

Nessun esercito può resistere alla forza di un’idea il cui momento è arrivato (Victor Hugo).

Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario (Steve Jobs).

Le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi (Luigi Sturzo)

* Enrico Gambacorta Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, data del conferimento: 27/12/2009, autore del testo “Introduzione all’arte e alla civiltà cinese” Edizioni Tracce, Pescara 2006