Il risveglio di Bruno di Paolo Martocchia
Successo di pubblico e di critica alla presentazione del libro “Il risveglio di Bruno”, l’ultima fatica letteraria di Gabriele Di Camillo, attore, regista e scrittore teatrale da anni impegnato con “L’allegra compagnia”. La presentazione del volume si è tenuta presso l’hotel Prestige di Montesilvano, domenica 19 marzo, con la presenza dello scrittore Alessio Romano e dell’editore Marco Solfanelli. Durante l’evento, lo scenografo e artista Paolo Cameli, da sempre amico dell’autore, ha svelato al pubblico la sua opera ora raffigurata in copertina del volume: un vero gioiello d’arte. “L’idea di questo libro parte da molto lontano – ha detto Gabriele al folto pubblico presente – grazie anche ai tanti giri che abbiamo effettuato in questi anni con gli attori della Compagnia in tutto l’Abruzzo, non solo quello costiero. Siamo stati un po’ ovunque, Opi, Pescasseroli e tanti altri paesi che ci hanno fatto vivere un Abruzzo diverso. Un giorno stavo andando a Torino e ho provato a entrare nei dettagli di quei luoghi. Mi sono messo a scrivere, ero dentro una grotta, poco dopo ne sono uscito con quattro pagine piene e mi sono presentato con questa prima parte del libro a un concorso e ho fatto primo!”. Il libro infatti nasce, almeno nella sua prima parte, nel 2013, quando il volume è finalista al Premio Parco Majella di letteratura e viene altresì segnalato al Premio “Cingari” di Reggio Calabria. “Descrivendo la grotta – sottolinea Gabriele – mi è venuto in mente di far parlare gli animali, ognuno di essi ha la propria vita e si rispettano nelle varie diversità”. Il volume rappresenta un vero e proprio inno all’amore ed ha la presentazione di Dacia Maraini, la grande scrittrice italiana da anni cittadina onoraria di Pescasseroli, con la quale l’autore ha anche svolto attività di coordinatore didattico della Scuola nazionale di Drammaturgia dalla Maraini stessa diretta. Il volume si apre con l’immagine della grotta, da dove l’orso Bruno vede uno spiraglio e si avvicina alla luce. Cade a terra e rotola fino ad arrivare molti metri giù, sotto il suo rifugio. Qui incontra un camoscio e inizia una fantastica storia: l’autore è capace di far dialogare Bruno, il camoscio, appunto (che talvolta parla anche in dialetto abruzzese) il cervo e perfino il lupo. I silenzi sono sacri, i profumi inconfondibili: il fruscio delle foglie, gli arbusti mossi dal vento, l’acqua che scorre, un continuo concerto che dà vita «ad una armonia tale da donare una serenità inspiegabile», scrive la Maraini. Tuttavia Bruno è un cucciolo di orso e la sua ingenuità lo rende curiosissimo di conoscere il mondo che lo circonda: i suoi “amici” fanno di tutto per aiutarlo, anche se il camoscio è stanco di sentirsi chiedere sempre il perché ogni qual volta gli pone una domanda. Alla fine di un dialogo fitto, scritto con uno stile scarno ed avvolgente, Di Camillo fa entrare in scena l’ultimo grande personaggio del racconto, svelando al lettore il segreto che sta dietro la storia di Bruno: ciò accade quando arriva la femmina di orso che gli gironzola attorno e allora Bruno scoprirà anche l’amore, lo stesso sentimento che l’autore evoca nei confronti di questa terra e di un mondo animale anch’esso capace di costruire una comunità solidale e di convivere pacificamente. «Il mondo degli umani avrebbe ancora tanto da imparare da loro» chiosa la Maraini per un volume che ha avuto anche nella tempistica un senso: “Il risveglio di Bruno” può rappresentare il momento topico di un risveglio eco-ambientale dopo i disastri e i lutti che hanno segnato l’ultimo inverno di questa nostra bellissima, fantastica terra d’Abruzzo. Dopo l’effervescente presentazione, al ritorno a casa doppia sorpresa per Gabriele: una torta di panna e cioccolato a forma del cucciolo Bruno per la festa del papà!
AUTORE. Gabriele Di Camillo (classe ’56) abita a Montesilvano e da anni è uno stretto collaboratore di Dacia Maraini, la più grande e nota scrittrice italiana. Scrive testi teatrali in dialetto abruzzese e in lingua italiana. Nel corso della sua attività da autore ha scritto più di 20 commedie, tutte rappresentate. Nel giugno 2013 conclude un brano tratto dall’Alcesti di Euripide; verrà rappresentato al Festival Nazionale del Teatro di Gioia. L’evento è stato organizzato dalla Scuola Nazionale di Drammaturgia diretta da Dacia Maraini. Il lavoro è stato realizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione degli organi. Tra le sue opere si ricorda in particolare Wakeup John (2013) short story finalista al Contest Letterario Nazionale “Il Dio di mio padre” dedicato a John Fante.