Modello Atri: città d’arte che più si è messa in vetrina
Boom di turismo ad Atri grazie a cultura, enogastronomia, tradizione e natura.
Cultura, musica, enogastronomia, turismo religioso e promozione dell’Oasi Naturalistica dei Calanchi sono i 4 ingredienti della ricetta della crescita a doppie cifre delle presenze turistiche di Atri. Il sindaco Gabriele Astolfi e la sua giovanissima squadra con in testa un veterano della cultura come Domenico Felicione svelano con un pizzico d’orgoglio il segreto dei brillanti risultati degli ultimi due anni che hanno visto l’incremento turistico pari al 45% in più di visitatori. Collaborazioni internazionali: lo scorso anno il Pakistan è stato il Paese ospite del progetto interculturale Stills of Peace, in collaborazione con la Fondazione Aria che ha registrato oltre 7.000 presenze per la mostra allestita nella cripta del Duomo. Quest’anno la Spagna in collaborazione con la fondazione Tercas e l’azienda Valagro hanno portato contatti e visibilità internazionali con ambasciate, istituti di cultura, enti, artisti, curatori, stampa specializzata con un riscontro più che positivo sia in termini numerici sia di qualità dei contenuti e del target di visitatori. Il positivo riscontro di pubblico è avvenuto grazie al ricco contributo culturale del progetto attraverso diverse forme artistiche senza paura di osare accostamenti forti e novità progettuali. Alla mostra d’arte contemporanea sono stati affiancati eventi che hanno messo in primo piano le problematiche della contemporaneità, la forza della musica antica, il valore della fotografia, le risorse della cinematografia per coinvolgere un pubblico curioso e motivato.
La città di Atri ha vissuto anche gli eventi più popolari e cari alla tradizione locale, primo tra tutti va ricordata l’apertura della Porta Santa. L’evento, come ogni anno alla vigilia di ferragosto, ha richiamato tantissimi fedeli e nei successivi otto giorni di apertura un turismo religioso senza precedenti, con tanti avvenimenti tra cui il concerto di Edoardo Bennato e la testimonianza di fede di Beatrice Fazi. Il Ferragosto atriano, organizzato dalla Proloco Hatria, con la sfilata di carri trainati da buoi e i fondaci aperti a Capo d’Atri, ha dato ai tantissimi turisti la possibilità di scoprire e vivere in allegria un angolo magnifico della città ducale. Non solo cultura e tradizione hanno contribuito al successo estivo della città di Atri ma anche la travolgente proposta enogastronomica legata a “Atri a tavola”, organizzata dalla Promoeventi e che quest’anno vanta il patrocinio di Expo Milano 2015. Ricco il programma di concerti, cooking Show con chef stellati, mostre fotografiche, degustazione gratuite e oltre 50 aree espositive dedicate ai prodotti tipici di qualità. Infine fa parlare di sé anche turismo naturalistico dell’Oasi WWF “Calanchi di Atri” che con 13 escursioni guidate, 8 laboratori didattici, 17 eventi speciali tra i quali la oramai famosa passeggiata al chiaro di luna, ha visto una grandissima partecipazione di pubblico e di turisti anche al di fuori delle escursioni e delle attività programmate. Per concludere tanti eventi musicali di qualità con il Festival Internazionale dei Duchi d’Acquaviva, il Green Hills in Blues, i Suoni Mediterranei e Atri Music Camp. L’assessore alla cultura Domenico Felicione ci dice che “l’estate atriana continuerà a vele spiegate per tutto il mese di settembre con la rassegna internazionale di musica polifonica, i festeggiamenti per il 40esimo anniversario della Corale Di Jorio diretta dal maestro Concezio Leonzi, gli appuntamenti Stills of Peace, la festa dell’uva e la festa di chiusura di una bella stagione che ha dato buoni risultati, nuovi stimoli per il prossimo autunno e tante pulsanti idee per le edizioni 2016”.