Conosciamo la struttura politica – Intervista a D’Alonzo

Il capogruppo del gruppo Abruzzo Civico Enea D’Alonzo


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Abbiamo intervistato telefonicamente il capogruppo del gruppo Abruzzo Civico Enea D’Alonzo, costituito solo da lui, gruppo di minoranza.

Ha letto la lettera di Gianfranco Costantini pubblicata sul numero di Luglio de Il Sorpasso?

Si.

È disposto come capogruppo a raccogliere il grido di dolore che ne emerge ed essere promotore in Consiglio Comunale del cambio delle regole che oggi permettono la trasformazione in corso delle zone a mare di Villa Canonico e Villa Verrocchio?

Si sono assolutamente disponibile. Sono d’accordo avendo letto la lettera di Gianfranco e condivido la sua analisi, anche se io non ho vissuto in quelle zone, conosco la situazione.

Posso dire però che questo stato delle cose non è esclusivo della zona Villa Verrocchio Villa Canonico, anche in altre zone della città è stata messa in atto una forte aggressione del territorio, che ha portato la città a presentarsi come oggi la vediamo. Ben venga quindi una rivisitazione del PRG in grado di farci guidare verso un futuro migliore con una più elevata qualità della vita degli abitanti.

Non ritiene che una revisione complessiva del PRG, piuttosto che concentrarsi su poche varianti, richieda troppo tempo e di conseguenza le trasformazioni in atto danneggino irreparabilmente il quartiere cambiandone i connotati senza presenza degli standard (servizi) essenziali?

Sono d’accordo nel trovare una modalità che ci permetta di bloccare la emissione di nuove concessioni edilizie che vanno nella direzione di superare gli standard urbanistici nazionali fissati nel DM 1444/68. Forse possiamo, come Consiglio Comunale, votare un atto di indirizzo dove ci impegniamo a modificare il PRG per adeguarci alle altezze e distanze definite nel DM 1444/68. Questo permetterebbe agli uffici comunali di sospendere l’accettazione di richieste di concessioni edilizie non adeguate rispetto la norma nazionale.

D’accordo nel trovare una modalità che ci permetta di bloccare la emissione di nuove concessioni edilizie che vanno nella direzione di superare gli standard urbanistici nazionali fissati nel DM 1444/68

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