Apre la nuova Lungofiume Saline, come cambia la viabilità
Apre la nuova Lungofiume Saline, come cambia la viabilità
di Matteo Colleluori
Lo scorso 23 febbraio è stato aperto al traffico il nuovo tracciato della via Lungofiume Saline a Montesilvano, consegnando agli automobilisti un nuovo nastro d’asfalto lungo circa 1,5 km che corre a ridosso del fiume Saline quasi parallelo alla via Vestina, dalla zona di Villa Carmine fino all’intersezione col ponte di via della Scafa. La carreggiata è ampia, con guardrail laterale per parte del tracciato e illuminazione notturna, ma non è prevista alcuna via ciclabile.
L’intervento, molto atteso da diversi anni, ha finalmente visto anche la stesura di nuovo manto di asfalto sul tratto della strada rimasto sul tracciato originale, che versava in condizioni disastrose da oltre un decennio.
Del progetto complessivo appaltato dalla Provincia di Pescara restano da consegnare i tre ponti in costruzione sul fiume Saline (uno nei pressi di via Tamigi, il secondo in corrispondenza di via Fosso Foreste e il terzo in prossimità della foce del Saline – che non appare nella mappa), due dei quali già in avanzato stato di completamento, oltre ad alcune rotatorie di connessione. Il nuovo tracciato dovrebbe alleggerire parte del traffico che oggi grava la via Vestina e assieme ai nuovi ponti di prossima realizzazione migliorare la connessione e la circolazione del traffico di tutta l’area fra Montesilvano e Città Sant’Angelo.
Restano tuttavia alcuni dubbi riguardo alla viabilità delle strade afferenti alla nuova lungofiume, in particolare via Tamigi e via Danubio/via Inn. Queste vie infatti vedranno molto probabilmente aumentare i volumi di traffico, già abbastanza sostenuti, senza però avere le caratteristiche per poterli sostenere.
In particolare:
via Fosso Foreste: il manto stradale è molto disconnesso soprattutto per uno dei sensi di marcia;
via Inn e via Danubio: nei pressi del ristorante Il Mulino la carreggiata si stringe tanto da permettere il transito di una sola vettura. Vi sono poi due stop (incrocio fra via Danubio e via della Foresta Nera e tra via Danubio e via Sava) che sono a sfavore del flusso di traffico principale, che sarebbe meglio riposizionare ai fini di una maggiore sicurezza;
via Tamigi: in più punti la larghezza della carreggiata non permette il transito di due auto contemporaneamente nei due sensi di marcia, e il fondo stradale in alcuni punti non è in condizioni ottimali.
La segnaletica orizzontale è inoltre inspiegabilmente assente o quasi cancellata dall’usura per ampie porzioni di queste strade.
È auspicabile quindi una riesamina della viabilità di tutta la zona, che tenga conto delle nuove dinamiche dei flussi veicolari generati dall’apertura della nuova Lungofiume e – speriamo entro breve tempo – anche dei futuri ponti sul Saline.
Faccio poi notare che una volta completate tutte le opere del progetto sicuramente si avranno i benefici tanto attesi per gli automobilisti a livello locale, ma allo stesso tempo non verranno soddisfatte le esigenze del traffico veicolare di più ampia scala. Per Montesilvano resta infatti la necessità di prolungare verso nord il tracciato della Circonvallazione SS16, che dovrà innestarsi con l’A14 e proseguire il proprio percorso verso nord, evitando così che centinaia di veicoli ogni giorno si riversino in città dallo svincolo del cimitero.