Progetto per l’istituzione del parco artistico-culturale del cenacolo di Francavilla
Progetto per l’istituzione del parco artistico-culturale del cenacolo di Francavilla
Docenti: Angelo Pompei – Paolo De Carolis –Marco Della Valle – Classi V A Tur. – V B Tur.
Pubblichiamo la seconda parte della proposta dell’Istituto Alessandrini per un progetto di alternanza scuola lavoro con lo scopo di istituire un parco culturale del Cenacolo di Francavilla.
(.. segue dal numero di gennaio 2018)
Del Cenacolo fece anche parte il grande e poliedrico artista pescarese Basilio Cascella, che raccolse e trasferì a Pescara l’eredità michettiana, arricchendola e volgendola però anche alle nuove e moderne forme di espressione artistica come la grafica, la litografia, la ceramica, la stampa d’arte, la fotografia, in un programmatico sforzo di divulgazione del messaggio artistico del Cenacolo di Francavilla.Vi furono anche personaggi di grande prestigio che non mancarono di visitare il Convento come Guglielmo Marconi, Edmondo De Amicis (che dedicò a Michetti una sua poesia) e Ugo Ojetti. Un critico dell’epoca ebbe a dire che la cultura italiana sembrò allora farsi abruzzese, tali erano l’influenza e l’attrazione esercitate sulla cultura nazionale dagli intellettuali, artisti e scrittori operanti nel Convento michettiano. Ciò era dovuto al valore innovativo dell’esperimento culturale del Cenacolo: lavorando in simbiosi gli artisti si influenzavano reciprocamente e le loro produzioni si contaminavano, recependo uno dall’altro stimoli, motivi, suggestioni, in un circuito virtuoso animato dal mito decadente dell’arte totale, sintesi di tutte le arti. In questo sapiente gioco di rimandi intellettuali vedono l’incubazione capolavori artistici come La figlia di Iorio di Michetti e la tragedia La figlia di Iorio di d’Annunzio, i lavori in comune di Tosti e d’Annunzio (Quattro Canzoni d’Amaranta, ‘A vucchella), di Tosti e Carmelo Errico (Ideale, Marina,Non t’amo più, Amore!, Ave Maria), di Tosti e Tommaso Bruni (Si na scingiate ti putesse dà, primo esempio, con il titolo definitivo di La viuletta, di canzone popolare abruzzese d’autore). Erano artisti legati tra loro da quella così intima comunione che fece scrivere a Luigi Lodi: ”La canzone dell’amore di Barbella sembra una illustrazione di Canto novo come nelle pagine di Terra vergine di d’Annunzio erano persone che parevano uscire dal Corpus domini di Michetti. E Francesco Paolo Tosti dava la musica esprimente quel sentimento comune che si riassumeva nella gioia di vivere”.
3 – I personaggi del Cenacolo di Francavilla.
Il nostro percorso progettuale deve senz’altro partire dalla conoscenza dei personaggi che hanno vissuto l’esperienza del Cenacolo. Per tale ragione ne daremo un profilo sintetico, cominciando dai cinque principali sodali che diedero il via alla più importante esperienza culturale abruzzese e italiana degli anni Ottanta dell’Ottocento: Francesco Paolo Michetti, Gabriele d’Annunzio, Costantino Barbella, Francesco Paolo Tosti e Paolo De Cecco. A questi, che possiamo considerare i fondatori del Cenacolo, seguiranno i profili dei tanti artisti, intellettuali, poeti e scrittori che hanno operato nell’ambiente culturale del Cenacolo o che con esso hanno stabilito relazioni.
4 – I luoghi più rappresentativi del Cenacolo di Francavilla
– Pescara (Casa d’Annunzio – corso Manthonè – Museo Cascella – Palazzo del Governo Sala Figlia di Iorio e gruppo scultoreo di C. Barbella Canto d’amore – Museo Paparella);
– Tocco da Casauria e Castiglione a Casauria (piazza del paese dove si svolge la scena iniziale della Figlia di Iorio – Museo Michetti – Basilica di S. Clemente);
– Francavilla al Mare (Convento Michetti e Museo Michetti);
– Chieti (Museo Barbella);
– Guardiagrele (paese di Giorgio Aurispa protagonista de Il trionfo della morte);
– Taranta Peligna (Grotta del Cavallone detta anche della Figlia di Iorio);- Casalbordino (Santuario della Madonna dei Miracoli, ispirazione per la tela Gli Storpi di Michetti );
– S. Vito Chietino (Eremo dannunziano – Belvedere sovrastante il precipizio del suicidio del Trionfo della morte – Costa dei trabocchi e Trabocco del Turchino);
– Cocullo (Festa di S. Domenico nel mese di maggio, ispirazione per il quadro Le serpi di Michetti);
– Anversa degli Abruzzi (luogo di ambientazione de La fiaccola sotto il moggio di d’Annunzio);
– Nereto (presso Casa Sorge gli artisti del Cenacolo si incontravano con donna Vinca Sorge De Filippis Delfico).
5 – I percorsi turistici dannunziani e michettiani
Abbiamo individuato alcuni itinerari turistici che suggeriamo al turista o alla comitiva di turisti desiderosi di avvicinarsi al Cenacolo attraverso un approccio sistematico e più profondo di quanto possa essere consentito dalla visione isolata e frammentaria dei luoghi che abbiamo descritto. Ciò consentirà anche di cogliere uno spaccato importante dell’Abruzzo, visto attraverso le lenti degli artisti che ne diedero la prima rappresentazione di spessore dopo l’Unità d’Italia.
1 – Il litorale adriatico
Pescara – Francavilla al Mare/Convento Michetti e Museo Michetti – Ortona/Museo Tosti – S. Vito / Eremo dannunziano e Costa dei trabocchi – Casalbordino/Madonna dei Miracoli;
2 – Dall’Adriatico alla Maiella
Pescara – Chieti – Guardiagrele – Taranta Peligna/Grotta del Cavallone;
3 – Valle del Pescara, Sagittario
Pescara – Tocco da Casauria/piazza della figlia di Iorio e museo Michetti – Castiglione a Casauria/S. Clemente a Casauria – Anversa degli Abruzzi /La fiaccola sotto il moggio– Cocullo/Festa di S. Domenico I serpari).