LA PALESTRA – CUI PRODEST?
Vignetta di Gennaio
LA PALESTRA – CUI PRODEST?
di Pasquale Sofi
Saper scegliere è lo step più alto e qualificante di un processo di apprendimento; una scelta di qualità, autonoma e consapevole, caratterizza infatti una personalità culturale di rilievo. Le risultanze di tale processo dipendono da tanti fattori, anche individuali come, ad esempio, le intelligenze possedute, gli stili di apprendimento, i contesti sociali di appartenenza etc. Accanto alle variabili appena rilevate, l’azione didattica della scuola dovrebbe implementare le abilità e i talenti di ciascuno con opportune progettazioni.
Non tutte le scelte, però, sono generate da percorsi logici e incisivi. Vi sono scelte indotte da fattori emotivi (addirittura un omicidio fu determinante per l’elezione di un Presidente della Repubblica), dall’influenza di personaggi carismatici in genere, (i politici che promettono la luna come sta succedendo in questo periodo), oppure da interessi più o meno egoistici; ne consegue, pertanto, che le risultanze delle scelte sono spesso scadenti o poco incisive. Anche i bisogni, come le scelte, necessitano di analisi appropriate (siamo ad un livello di apprendimento non elevato come il precedente) ma anche queste devono essere ben supportate da una visione corretta e lungimirante, e anche in tal caso, come per le scelte, se queste sono indotte da fattori distorcenti, le risultanze possono essere deleterie. Se, poi, scelte e bisogni sono condizionati anche da fattori economici, allora le dette risultanze sono variabili e dipendono dalla capacità di ottimizzazione delle risorse, proiettate sui traguardi che si vogliono raggiungere.
Quello della palestra del Liceo di Montesilvano ne è un chiaro esempio; non so quale dei fattori succitati ha orientato alla scelta della palestra sponsorizzata, per evidenti e comprensibili motivi elettorali, dal nostro governatore regionale; ma sono in grado di conoscere quali sono i bisogni della scuola che ho guidato per diciassette anni. Considerato che la scuola è ospitata in un edificio la cui realizzazione, prevista in tre lotti, non ha visto il completamento nemmeno del suo primo lotto, non credo che il bisogno immediato sia la costruzione di una palestra, diversa da quella a suo tempo progettata e adeguata ai dettami antisismici, come il resto della struttura già edificata. Una palestra con una struttura prefabbricata, in completa disarmonia architettonica con il resto della costruzione, non sarebbe un fiore all’occhiello da esibire per la popolazione di Montesilvano, quale presentazione della “nuova Pescara”, come viene reclamizzata.
Del bisogno reale di nuove aule nessuno parla. La città ha un incremento demografico, che si avvia a uguagliare nel numero, quasi la metà della popolazione di Pescara, che oggi presenta due licei scientifici debordanti con oltre 1500 alunni ciascuno; tuttavia, senza scomodare algoritmi o calcoli complessi e procedendo, semmai, con banalissimi conti della serva, è facile e logico arguire che, tra qualche tempo, non saranno sufficienti al Liceo le aule potenzialmente disponibili, considerando rifinito tutto il quarto livello.
Pertanto prendendo atto del finanziamento del CIPE di 1.400.000 euro, cercherei di evitare uno spreco di risorse pubbliche procedendo con ordine e con cognizione di causa:
ifinirei i due cameroni a piano terra, in uno dei quali si sistemerebbero gli spogliatoi per il campetto esterno; con quest’ultimoricoperto con un pallone. Tali opere richiederebbero al massimo 300.000 euro di spesa
altri 250.000 euro sarebbero necessari per risolvere l’annoso, mai risolto e serio problema del raffreddamento degli ambienti nel periodo caldo, con l’acquisto e la posa in opera di una pompa di calore. L’Amministrazione Provinciale, il cui presidente è solito frequentare la scuola, non riesce a rendersi conto di tali realtà e non pensa che una eventuale ispezione della ASL, nel mese di maggio, a seguito di una banale denuncia circa il disagio che si vive negli ambienti scolastici, porterebbe alla immediata chiusura della scuola. È bene sorvolare sull’impianto fotovoltaico, che sarebbe l’ennesimo spreco di denaro pubblico.
con la somma restante – grosso modo 850.000 euro con l’aggiunta della quota derivante dal ribasso d’asta – sarebbe possibile avviare la gara per il completamento del primo lotto del progetto iniziale: il rustico e il primo piano rifinito con uffici e biblioteca.
Sarebbero così risolte le criticità della scuola immediate e prossime; e resterebbe ancora vivo il progetto iniziale di un edificio di qualità. Una domanda preventiva è d’obbligo: a chi giova la palestra? Cui prodest?
Noto che in tutte le manifestazioni che si tengono al Liceo sono presenti, quasi sempre, Il sindaco e il presidente della provincia: al primo – il sindaco – chiederei perché non ha prodotto appello contro la sentenza del TAR, che favoriva i privati nel possesso di una zona che avrebbe permesso di ampliare la strada per il secondo ingresso della scuola (e non è questa, mi sembra, la prima volta che l’Amm.ne di Montesilvano favorisce i privati con le medesime modalità). Le motivazioni della sentenza di assoluzione dell’ex sindaco Cantagallo all’uopo sono illuminanti! Al sindaco, suggerirei di proporre alla sua giunta l’acquisto del progetto elaborato dal prof. Carletti e dalla sua equipe, per dotare di palestra il colle, divenuto negli ultimi anni solo un agglomerato di cemento.
Il secondo – il presidente della provincia – in tanti anni, non ha mai mosso un dito né per la scuola né per le casse della provincia: esemplare il caso dell’impianto fotovoltaico e della gestione del calore.
Leggo di un evento (ormai anche un colpo di tosse si definisce tale….) che ci sarà, domenica 21 gennaio, nell’atrio della scuola! Ciò mi stupisce profondamente: mai avrei immaginato che si potesse scendere così in basso, perché MAI la scuola aveva smesso di porsi quale modello di riferimento super partes, in periodo elettorale. MAI, perciò, aveva perso il suo elevato prestigio!!
Mi dolgo del non previsto comportamento del governatore che, con questa mossa, purtroppo, rischia di fare la conta dei voti persi, invece di guadagnarne! Tale “presentazione” avrebbe potuto aver luogo nei locali della provincia o della Regione: ripeto, non all’interno di una scuola! Spero solo si tratti di un occasionale passo falso, uno di quelli che non depongono a suo favore, perché di questo tipo di manifestazioni non avrebbe proprio bisogno, in quanto, nel suo agire politico, ha accumulato non pochi meriti. Sono convinto, invece, che eventi di tale portata fanno scatenare i suoi detrattori.
Concludo con un auspicio: che il governatore segua le indicazioni suggerite e che possa trovare un partner privato che collabori (in assenza di finanziamenti) alla costruzione dell’auditorium come previsto dal progetto: consegnerebbe alla città di Montesilvano un edificio di notevole pregio, rendendosi al contempo protagonista di un’opera meritoria; senza “presentazione” alcuna, questa volta sono certo che raccoglierebbe copiosa messe di consensi.