ACAF: “Dove si stivavano merci stiveremo eventi culturali”
ACAF: “Dove si stivavano merci stiveremo eventi culturali”
di Davide Pietrangelo
Qualche anno fa una piccola associazione ha dato vita in Montesilvano all’unico museo della città. L’associazione è quella ‘Culturale Amatori Ferrovie’; il museo è quello del Treno.
“Questa associazione nasce per iniziativa di appassionati ferroamatori che vedono legate al passaggio della linea ferroviaria nel 1863 le ragioni della crescita di questa città e di tutte le città della costa abruzzese” riferisce l’ex sindaco e associato Renzo Gallerati. “15 anni fa era prossima alla demolizione una serie di vagoni storici perciò intervenimmo. Nel 2002 demmo vita all’ ACAF, e con Ferrovie e Comune lavorammo a quella che sarebbe col tempo diventato il terzo polo museale ferroviario dell’Adriatico dopo Trieste e Lecce, con numerose visite fisiche e con ben 100mila visite virtuali sul sito”.
La sede legale, sociale ed espositiva si configura in duplice valenza:
1) Quella in ambienti del demanio ferroviario, condotti in locazione dal Comune di Montesilvano e concessi in comodato d’uso gratuito all’ ACAF, è sita nel piano terra della Stazione RFI-gruppo FS italiane. È destinata a luogo di incontro, lettura, riunioni, ufficio e relative attività di laboratorio. Ha esposizioni ferromodellistiche di rilievo e ricostruzioni delle stazioni locali un tempo
2) Quella all’aperto è collocata nei luoghi del demanio pubblico e ferroviario (area ex scalo merci), dove è ubicato il Museo del Treno diretto dall’ ing. Antonello Lato. Si caratterizza per la sua collezione dei veicoli ferroviari d’epoca quasi tutti acquisiti al patrimonio comunale. Ha in esposizione anche altri elementi legati al mondo dei treni e ospita un cineforum e la prima scuola regionale di ferromodellismo.
La realtà è ben connessa al mondo del modellismo, a fondazione FS italiane, e fa parte della associazione ferrovie turistiche e musei ferroviari. Queste sinergie hanno portato congressi, manifestazioni come quella del ‘trenino’ e ne stanno portando altre come un treno turistico collegato alla transiberiana d’Abruzzo. Il museo cavalca ottimamente un clima nazionale di riscoperta delle Ferrovie. “Per anni i ferroamatori sono stati visti come gli inguaribili bambini” dicono sfogandosi alcuni dei soci. “Ma non è così. Il treno è storia, e porta un mondo dietro di sé. Cavour arrivò nel mezzogiorno su rotaie non su cavalli. La scuola di modellismo sta facendo recuperare ai ragazzi la manualità che con la tecnologia hanno perso. È estremamente formativa. Per la costruzione di un modello passano elementi di fisica ed elettrotecnica che difficilmente i ragazzi possono applicare altrove”.
Nel 1943 un bombardamento americano fece saltare in aria sette vagoni carichi di mine nella stazione di Montesilvano. È in arrivo una tettoia auditorium che riproduce quella dell’epoca andata distrutta. Sarà dotata di 200 posti a sedere. La tettoia, finanziata interamente dalla Fondazione PescarAbruzzo, sarà utile per proteggere dalle condizioni atmosferiche i treni e i visitatori, ma soprattutto per dare un polo culturale alla città.
Concludono i soci: “Dove si stivavano merci, stiveremo eventi culturali”.