Lettere a direttore

Il Comune non paga la luce a Montesilvano

Lettera ricevuta via whatsapp il 13.09.2025 da Nicolò Bianchi

Vi scrivo per segnalarvi che dalla scorsa estate la notte le luci del pattinodromo in Via Finlandia rimangono accese e per dimostrarvelo ci invio una foto raccolta di notte.

Forse il Comune non paga la luce dell’illuminazione del pattinodromo?

Cordialmente

Risposta del direttore

Grazie Nicolò per la segnalazione sperando sia utile per condizionare chi può risolvere tale sperpero di risorse. Non mi riferisco solo alla spesa materiale della energia elettrica che noi cittadini siamo chiamati a pagare attraverso le imposte comunali, ma all’impatto ambientale di tale scelta scellerata. Le luci accese inutilmente abbisognano di energia che sarà prodotta emettendo CO2 e ciò contribuisce all’innalzamento della temperatura che tanti scompensi sta apportando a tutta l’umanità.

Continui a seguirci e ad effettuare segnalazioni

 

Riqualificazione di Viale Europa

Lettera ricevuta via whatsapp il 18.09.2025 da Andrea Cilli

Vi seguo da tempo e vi vorrei segnalare lo stato delle piante lungo Viale Europa a valle della riqualificazione avvenuta con i fondi del PNRR. Vi invio delle foto per farvi apprezzare la mancata pulizia delle zone intorno alle piante e al totale abbandono delle stesse. Speravo che nella riqualificazione della strada e dei marciapiedi venisse valorizzato il patrimonio arboreo ma niente è accaduto.

Saluti.

Risposta del direttore

Grazie Andrea per aver inviato delle immagini esplicative del tuo pensiero.

Montesilvano, a dispetto del nome Montis Silvani, continua ad effettuare lavori sugli spazi pubblici trascurando completamente il patrimonio arboreo esistente ed evitando accuratamente di accrescere il patrimonio arboreo. I lavori su Corso Umberto hanno contribuito a far seccare alcune piante preesistenti e molte delle piantine messe a dimora si sono seccate. Il progetto PNRR pari a 1 milione di € non è stato sufficiente per tutelare le esigenze del patrimonio arboreo.

Continuiamo a controllare e vivere la nostra città!

 

Grave episodio in un’attività commerciale di Montesilvano

Lettera ricevuta via whatsapp il 13.07.2025 da Manuel Gismant

 

Mi chiamo Manuel Gismant e vi scrivo per segnalare un fatto estremamente grave accaduto oggi a Montesilvano, che coinvolge mia cugina, dipendente presso un’attività commerciale locale.

Nel corso della giornata, a seguito dell’assaggio di una semplice fetta di ciambellone, è stata pubblicamente accusata di furto, umiliata verbalmente davanti a un collega con frasi come: “Sei una vittima”, “hai perso fiducia e rispetto”, “stai zitta e vai a lavorare”.

Per queste offese e per l’intimidazione subita, mia cugina ha avuto un violento attacco di panico, si è strappata la maglia per lo stress ed è svenuta nel magazzino, senza ricevere soccorso da nessuno dei presenti.

Una volta ripresasi, ha contattato il 118, che è intervenuto prontamente. Mentre era al telefono con me, le è stato più volte detto dal titolare: “Chiudi la chiamata, non puoi parlare con chi ti pare”.

Nonostante lo stato psico-fisico gravemente compromesso, è stata obbligata verbalmente a firmare le dimissioni, circostanza che può configurare gravi violazioni, tra cui violenza privata, omissione di soccorso, diffamazione e perfino sequestro di persona, in base a quanto previsto dal Codice Penale.

Mi rivolgo a voi come redazione vicina al territorio, perché credo che certi fatti vadano raccontati e denunciati.

Resto a disposizione per fornire documentazione, testimonianze o approfondimenti, se vorrete dare voce a questa vicenda.

Risposta del direttore

Grazie Manuel per la segnalazione e per raccontare quanto accaduto, ma come le ho immediatamente scritto come redazione non possiamo in alcun modo intervenire nelle diatribe tra privati.

Certamente possiamo dare spazio alla sua versione su quanto accaduto non potendo per evidenti motivi dare voce in contraddittorio all’altra parte in causa. Ciò può accadere solo se una delle parti sporge denuncia e se chi riceve la denuncia ritiene sia il caso di approfondire.

Non sono un esperto giuslavorista ma fare pressioni su una dipendente per firmare le dimissioni è di certo un reato e se questo è avvenuto e può essere provato la denuncia è auspicabile per chiedere il risarcimento del danno economico dovuto alla perdita del lavoro e per il danno morale come attentato alla saluta psicofisica.

 

Bretella tra via Saragat e via Alcide De Gasperi

Lettera ricevuta via whatsapp il 16.05.2025 da Davide Pace

 Gentilissimo direttore, la foto sottostante il sottopasso dell’asse attrezzato l’avevo allegata in precedenza. Il segno nero rappresenta la strada pronta all’uso e chiusa. Tale strada collega Via Alcide De Gasperi con Via Saragat, oggi percorribile su due sensi. Sarebbe una soluzione tampone che risolve due problemi:

1) creazione di una via di fuga in casso di allagamento del sottopasso prima di DAM Carburanti;

2) risolvere il problema dell’agglomerato di abitazioni non facilmente raggiungibile dalle ambulanze e dai mezzi alti.

In effetti la soluzione sarebbe trasformare a due sensi Via Dell’Emigrante. Ci sta lavorando il Comune di Pescara con una lentezza tale da far sembrare veloce la lumaca.

Il Comune di Montesilvano è stato informato da quasi tre anni e a tutt’oggi nulla è stato risolto. Chiediamo velocità al governo e poi assistiamo a dei ritardi assurdi degli enti comunali, regionali e anche del famoso privato bello e veloce. Una bugia veramente grossa.

Nel 2021 le avevo segnalato questa situazione. Il Comune di Montesilvano anziché aprire questa strada ha transennato. È un bel modo di amministrare.

Veda se può fare qualcosa

Saluti

Risposta del direttore

Grazie Francesco per aver reinviato una lettera purtroppo quasi identica a quella che lei ha inviato il 22 febbraio 2021 e da noi pubblicata il 13 aprile 2021. Sono passati più di quattro anni e nulla è accaduto. Come le avevo già risposto non ho idea di quali possano essere le motivazioni per le quali quella strada non può essere aperta al traffico e non possiamo noi aiutarla ad ottenere una risposta dalle amministrazioni coinvolte in sua vece. È evidente sia auspicabile una normale interlocuzione tra amministrazioni e cittadini e alle sue proposte sarebbe stato normale fornire una risposta concreta senza lasciare inevasa la “pratica”. Le amministrazioni tutte dovrebbero comprendere sono fornitori di servizi ed esistono solo per questa motivazione e, in quanto erogatori di servizi, dovrebbero fornire risposte puntuali alle sollecitazioni provenienti dai cittadini, identificabili come azionisti delle amministrazioni stesse. Lei, io e tutti i residenti di Montesilvano siamo azionisti del Comune di Montesilvano in quanto con il versamento delle nostre imposte finanziamo la amministrazione che è tenuta ad utilizzare tali risorse per erogare servizi a tutti i residenti. La amministrazione è tenuta a rispondere alle proposte e sollecitazioni che arrivano dai cittadini. Nel caso di specie possono essere identificati al minimo tre enti coinvolti: il Comune di Montesilvano, il Comune di Pescara e l’ANAS al quale nella precedente sua lettera aveva ribaltato la responsabilità dell’apertura alla circolazione della via sotto l’uscita della circonvallazione. Rimane evidente il fatto che se il Comune di Montesilvano e Il Comune di Pescara si fossero fusi nella Nuova Pescara, come decretato dai cittadini undici anni fa, lei avrebbe solo due enti con cui interloquire facilitando il suo compito.

Le suggerisco di non demordere e inviare pec a tutti e tre gli enti chiedendo quali sono le motivazioni che non permettono l’apertura della via indicando chiaramente per quanti cittadini e quali benefici si realizzerebbero.

Ringraziandola delle speranze che nutre nella nostra possibilità di sensibilizzare le amministrazioni, le chiedo di continuare a seguirci e di tenerci informati sull’evoluzione della “pratica”.

 

Da che parte stare (io da quella degli Hillbilly)

Di Francesco Squillante Subbiano Arezzo, ricevuta via mail il 14 luglio 2025

Io cerco sempre, per intima vocazione, di essere dalla parte della classe Operaia storica e dei collaterali ceti rurali e della Little Middle Class.

Ma lo scontro con le Élites è durissimo e non so come finirà. I partiti della sinistra tradizionale sono stati purtroppo completamente fagocitati dalle Élites radical chic medesime e spesso ne diventano il tamburino.

Poi ovviamente grandi sono le contraddizioni nelle diverse posizioni e attori, ma una cosa è certa ed è che non si possono avere i giornali della sinistra (cosiddetta) in mano a Stellantis e non si può essere rappresentati da quelle parti da personaggi come Lilly Gruber ed Elly Schlein.

Non si può concentrare le energie sui Gay Pride e accettare acriticamente la legislazione sulle pensioni di Elsa Fornero.

Ma è quello che al netto di lotte farlocche e dichiarazioni di facciata è avvenuto e sta avvenendo.

E intanto siamo già alla prova della digitalizzazione di massa che ci potrebbe spazzare via tutti, sostituendo il mondo della Fiat Mirafiori con Algoritmi e Robot e anche qui tutti in fila per tre a decantare le doti delle card elettroniche!

 

Risposta del direttore

Grazie Francesco per la sua provocazione ma la Schlein mi sembra stia andando nella direzione da lei auspicata perché ha chiaramente portato la politica del Pd verso la sinistra sinistra e non verso il centro che dovrebbero rappresentare maggiormente le élite. Magari mi sbaglio mi sembra la volontà della attuale segreteria è proprio quella di recuperare la relazione con i sindacati e la Classe operaia.

Il tema da approfondire a mio avviso invece è quello della futura esistenza della “Classe operaia”. Mi spiego meglio con alcuni quesiti: siamo certi la “Classe operaia” non si ridurrà consistentemente a breve a valle della commercializzazione di robot antropomorfi che sostituirà progressivamente gli operai nelle loro mansioni classiche? È plausibile avremo uno spostamento importante di numerosità dalla classe operaia a quella dei programmatori? È plausibile l’intelligenza artificiale sostituirà un buon numero di impiegati nelle proprie mansioni?

Comprendo la sua critica per il sostegno delle diversità come il gay pride per un partito che dovrebbe essere generalista, ma ritiene al contrario più accettabile le posizioni oscurantiste dei partiti al Governo? Se i partecipanti al gay pride non infastidiscono chi non vi partecipa dov’è il problema? Onestamente preferisco permettere liberamente ad ognuno di promuovere l’uguaglianza, la dignità e i diritti civili delle persone LGBTQIA+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersessuali, e Asessuali, “+” indica l’inclusione di altre identità di genere e orientamenti sessuali non eteronormativi. In sostanza, la sigla rappresenta la diversità di orientamenti sessuali e identità di genere all’interno della comunità, andando oltre le categorie tradizionali di eterosessualità e cisgenderità). Forse evitare di prendere una posizione di accettazione o rifiuto per i partiti generalisti e i loro segretari potrebbe essere la soluzione ma sempre nel rispetto della libertà di espressione di ognuno.

A mio avviso rimane imprescindibile la frase attribuita a Martin Luther King “La mia libertà finisce dove comincia quella degli altri”.

Consiglio spassionatamente di leggere l’articolo del Preside Sofi dove si sollecita una presa di coscienza di chi governa la scuola rispetto alle competenze da acquisire da parte dei nostri ragazzi per essere pronti come paese a gestire e non subire la quarta rivoluzione industriale guidata dalle applicazioni della Intelligenza Artificiale.

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