5 Maggio 2025 lo stupro si ripete

Vergogna

di Gennaro Passerini

12 ottobre 2020, l’unica vera isola verde di un centro città deturpato da una urbanizzazione selvaggia, in soli due giorni, venne rasa al suolo tramite un dispiegamento di mezzi e uomini, inspiegabile ed inusitato. 118 alberi, vigorosi pini di 50 anni e una ventina di cipressi, profumati, bene prezioso e inestimabile per la salute pubblica della comunità, rifugio di centinaia di uccelli gioiosi, di varie specie e di due vivacissimi scoiattoli neri, vengono violentati da uno sconsiderato intervento pubblico sostenuto da una presunta riqualificazione urbana, figlia di un’arida idea speculativa di un gruppo di ignoranti e presuntuosi amministratori pubblici di Montesilvano.

Oggi, 5 maggio 2025, la storia si ripete contro una ventina di giovani e verdissimi pini, dalla chioma folta, in via Ennio Flaiano.

Voglio gridare ad alta voce, VERGOGNA, tutto il mio sgomento per tanta violenza ingiustificata su “sorella natura amica”; voglio gridare ad alta voce, VERGOGNA, contro la spocchiosità di amministratori pubblici pieni di sé, incapaci di mettere a conoscenza, preventivamente, delle loro intenzioni, la comunità; ignoranti incapaci di dibattere e coinvolgere i cittadini sulle motivazioni di tali interventi distruttivi, per trovare insieme risoluzioni esistenti adatte al caso; amministratori incapaci di gestire e riqualificare beni pubblici nell’interesse della comunità, al contrario specializzati solo in interventi desertificanti.

Martin Luther King asseriva “Nulla al mondo è più pericoloso di una ignoranza sincera e una stupidità coscienziosa”.

In una comunità dove la presunzione e l’ignoranza è di casa e le dovute competenze degli amministratori non vengono rispettate, anzi vengono derise, non esistono a priori interventi pubblici con modalità alternative.

Sempre più sbalordito da tanta goffaggine, chiedo a voi lettori, la riqualificazione di via Ennio Flaiano non si sarebbe potuta ottenere senza desertificarla, senza interventi scempio dell’interesse pubblico???

Quanto sperpero di denaro pubblico senza portare benefici alla Comunità, quanto danno alla salute pubblica conseguirà la vostra visione urbanistica “tossica”, conseguenza di una non cultura e della cementificazione irrazionale!!! Vergognatevi …!!

Esistono interventi agli apparati radicali delle piante che danneggiano strade e marciapiedi che non prevedono l’eliminazione drastica delle alberature.

IL vero problema, purtroppo, è nella mancanza di sensibilità e nell’ignoranza delle possibili soluzioni.

Il problema sorge quando si attua una selvaggia urbanizzazione con una cattiva progettazione del verde per una eccessiva cementificazione. Prima cosa da fare è rispettare la rizosfera, ossia la parte di terreno in cui si realizzano le interazioni tra apparato radicale della pianta, microrganismi e le sostanze del terreno, in modo che la pianta abbia spazio vitale per respirare ed intercettare acqua e nutrimento.

La risoluzione non è di certo la eliminazione degli alberi esistenti con la sostituzione di specie più idonee. Così si distruggono solo paesaggi culturali, si procurano notevoli danni ecologici e all’ecosistema vitale che regola il ciclo dell’acqua e dell’aria, proteggendo il suolo e sostenendo la biodiversità, fondamentale per la salute dell’ambiente.

Purtroppo per molti l’irruenza dell’apparato radicolare dei pini è vista come una minaccia, una tale paura è spesso generata dall’ignoranza e dalla superficialità. Basta informarsi, conoscere il problema intorno alle piste ciclabili del Parco Nord di Milano e le modalità di interventi in occasione della realizzazione di una pista ciclabile a Udine, per capire come hanno risolto il problema delle radici dei pini.

La verità è che occorre un minimo di cultura tecnica e una volontà politica di promuovere certi lavori. Come direbbe Sgarbi “capre…capre…capre!”

Esistono materiali traspiranti, teli anti-radice …, una elevata porosità del terreno scoraggia l’intrusione delle radici che possono assorbire aria, acqua e sostanze nutritive.

L’esorbitante costo dell’abbattimento degli alberi e sperabilmente della ripiantumazione per le casse comunali può essere impegnato per una corretta e sana riqualificazione di cui beneficia tutta la comunità, cosa importante, dovuta e rimarchevole.

Barbari, tossici dell’ambiente urbano, dove passano gli “ATTILA” montesilvanesi gli alberi vengono abbattuti e prosperano solo erbacce. Vergognatevi…!!!

  Pini, Via Flaiano sabato 3 maggio 

   Corso Umberto, marciapiedi luridi per l’inquinamento, mai effettuato un lavaggio

  Erbacce e sporcizia, C.so Umberto

  Pineta ex Fea, nevicata anno 2012

  Ultimi alberi della pineta ex Fea prima della completa demolizione – 13 ottobre 2020

  Erbacce, V.le Europa

  Erbacce e sporcizia, Via S. Francesco

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