La salute, un diritto inalienabile!
di Armando Marcucci*
L’altro ieri mi è capitato di incontrare un amico (Umbro non Abruzzese) che, preso dallo sconforto, mi ha confessato che aveva cercato di prenotare una visita specialistica dal dermatologo, ma al CUP gli avevano risposto che non era possibile prenotare nessuna data.
Una considerazione basica si è subito innescata in me: ”se accade ciò salta semplicemente il rapporto fiduciario tra Cittadino e Stato…”
Mi permetto di esplicitare meglio il mio pensiero: ”Noi paghiamo l’Irpef tutti i mesi ed i nostri datori di lavoro fanno la stessa cosa, quindi noi percepiamo uno stipendio nettamente inferiore rispetto a quello che avremmo dovuto percepire e lo accettiamo perché sappiamo che questi denari a noi trattenuti vanno a finanziare varie attività pubbliche, Scuola, Difesa, Servizio Sanitario e tanto altro”.
Ma se io non posso godere di un “ritorno di servizi” a fronte di un mio sacrifico monetario mensile, questo va a far saltare il patto Cittadino-Stato. Potrebbe ingenerarsi il principio che evadere possa essere ritenuto “giusto” anche perché se quei denari, non mi fossero stati trattenuti io avrei, potuto pagarci uno specialista privato.
Ora se applichiamo questa situazione specifica al mondo delle Persone con disabilità o anche soltanto al mero invecchiamento della popolazione italiana, anche solo delimitando la fattispecie alle due Regioni citate (Umbria ed Abruzzo), caratterizzate da medesime situazioni, buco di Bilancio Regionale per la Sanità c’è da chiederci cosa possa offrirci la mano pubblica?!
Come potranno le Regioni soddisfare la drammatica sete di posti letto convenzionati nelle RSA o nelle RP, che saranno migliaia nei prossimi due/tre anni per entrambe (almeno 5.000 complessivamente stimati) o programmare degli inserimenti di centinaia di persone nelle strutture del “Dopo di noi”?
Si può pensare che la mano pubblica sia ancora in grado di garantire questi Servizi? Difficile immaginarlo, se non sono neanche in grado di determinare una data per l’effettuazione di una visita specialistica dermatologica….
In sintesi, se salta il patto, si rischia di tornare come al Medioevo in cui il nobile di turno imponeva una “gabella”, tu pagavi e non avevi niente in cambio se non la possibilità di sopravvivere…
Questa non sarebbe più “Democrazia” tutti i valori sarebbero quindi saltati!
La Sanità deve continuare ad essere “pubblica” e deve funzionare bene perchè se non dovesse più funzionare, la nostra Carta Costituzionale, ma soprattutto le nostre Vite presenti e future andrebbero a farsi benedire….
*Presidente CNAPPD (Comitato Nazionale Antidiscriminatorio Persone con Disabilità)