Pescara teatro di innovazione e tecnologia: da Scuola Futura alla Robocup Junior 2025
Gli eventi nel fine settimana del 13 aprile hanno coinvolto diverse scuole d’Abruzzo. Dall’Aurum a Piazza Salotto, diversi ragazzi e adulti che hanno presenziato alle manifestazioni.
di Fabrizio Giuseppe Carretta (foto di Giuseppe De Cata)
Programmazione, elaborazione e sviluppo tecnologico. Sono queste le parole chiavi che riassumono le manifestazioni svolte nella città di Pescara tra venerdì 11 e lunedì 14 aprile e che hanno coinvolto diverse scuole presenti nel territorio abruzzese. In particolare, i punti principali interessati dagli eventi sono stati l’Aurum, dove si sono svolte le gare nazionali di robotica (la Robocup Junior Accademy 2025), e Piazza Salotto, nella quale hanno trovato spazio i vari stand dedicati ad attività ricreative e di vario genere.
I ragazzi protagonisti delle gare nazionali
Le gare nazionali
A fare da sfondo all’intenso fine settimana è stata sicuramente la competizione nazionale dedicata alla tecnologia e all’innovazione.
La squadra del D’Ascanio a Piazza Salotto
Il Robot durante la prova mentre affronta il percorso
Ognuno dei ragazzi in gara, rappresentanti dei diversi poli scolastici di provenienza, con l’aiuto dei docenti accompagnatori, ha avuto modo di presentare il proprio robot, il cui compito era quello di riuscire a seguire un percorso già tracciato e, in alcuni casi, superare degli ostacoli presenti lungo il tragitto: il tutto è stato svolto sotto attenta valutazione dei giudici che si sono assicurati della corretta esecuzione della prova (per la quale si avevano tre tentativi). L’arrivo tra i primi posti ha permesso il passaggio alla fase europea e mondiale della competizione stessa. Il venerdì 7 marzo presso l’Istituto Volta di Pescara si erano svolte le selezioni a livello regionale.
L’evento in piazza
Nei pomeriggi di sabato 12 e domenica 13 aprile, invece, Piazza Salotto ha avuto modo di accogliere tre diversi stand destinati alle varie scuole presenti sul posto: passione e innovazione hanno accompagnato l’evento denominato “Scuola Futura”, il campus dedicato all’innovazione didattica e digitale delle scuole italiane, all’orientamento STEM, all’intelligenza artificiale, insieme alla creatività, allo sport e alla comunicazione. Le due manifestazioni, coincidenti, hanno avuto modo di sostenersi a vicenda. Oltre ai protagonisti della Robocup Junior, infatti, ritroviamo diversi ragazzi intenti a spiegare il funzionamento delle varie macchine: dai bracci meccanici alla comunicazione con l’intelligenza artificiale, dall’uso di sistemi programmativi a quello delle “micropipette “per il test del DNA passando poi per le stanze virtuali. A queste si sono aggiunte le attività ricreative dedicate ai più piccoli (come il gioco dell’oca a tema “Promessi Sposi”), anch’essi protagonisti dell’evento.
Le parole dei protagonisti
Rescue Line il tracciato seguito dal Robot
Diversi i commenti da parte di docenti e studenti delle scuole coinvolti. Profondo sicuramente l’orgoglio di essere riusciti a ospitare una competizione così importante come quella della Robocup Junior, una sorta di messaggio promozionale per gli stessi ragazzi partecipanti e per la città di Pescara. “Un’esperienza che fa crescere sotto diversi punti di vista”, come chiarisce lo studente del Liceo D’Ascanio di Montesilvano Simone Borgheggiani, il quale aggiunge “il periodo di avvicinamento alla gara diventa stressante ma, alla fine, risulta soddisfacente per il risultato che si ottiene. Sicuramente si tratta di una crescita di squadra che, in certo senso, ti prepara alla vita da adulto: ovviamente, da questo punto di vista, si può sempre migliorare, ma sicuramente quello che ti lascia è sempre qualcosa di gratificante”. Stefano Ribichini, sempre del D’Ascanio, precisa come “l’obiettivo, insieme a Simone, era migliorare rispetto a due anni fa, quando ci eravamo piazzati 44esimi. Quest’anno siamo arrivati 40esimi su 79, quindi c’è stato un miglioramento, anche se non quanto speravamo considerando quanto è cambiato il programma da allora.
Ci sono stati momenti belli, come quando il robot faceva quello che volevamo, ma anche tante frustrazioni, soprattutto quando, nonostante fossimo sicuri che tutto sarebbe andato bene, le cose andavano male. Abbiamo programmato il robot per seguire la linea, un’idea sensata, ma il problema erano i sensori, che a volte non vedevano bene e ci hanno causato grossi problemi. In particolare, il secondo giorno, il programma che avevamo creato per cercare la linea si è rivelato un fallimento, visto che i percorsi erano molto più difficili e la funzione che avevamo aggiunto è diventata un peso”. Daniele Tavaglione, sempre del D’Ascanio conclude: “prendendo parte all’evento Scuola Futura, tenutosi questo fine settimana a Pescara, in qualità di studente del Liceo d’Ascanio, ho avuto la possibilità di interfacciarmi con una moltitudine di persone di ogni generazione, dai più grandi ai più piccoli, interessati al mio percorso di studi e alle attività che la mia e altre scuole propongono. La manifestazione è stata un’occasione di scambio di idee e di passioni tra più istituti ed un’ottima occasione per offrire alle nuove generazioni un assaggio delle attività laboratoriali proposte dalla nostra scuola. Le giornate in cui ho preso parte alla manifestazione sono state intense e coinvolgenti e mi hanno lasciato con un profondo senso di orgoglio per la mia scuola e il mio territorio, soprattutto nel vedere ragazzini interessati e stupefatti davanti a macchinari e sistemi che non avevano mai visto prima e che chissà, potranno progettare e sviluppare in futuro”. Una delle squadre del D’Ascanio
“Un’esperienza bella e coinvolgente” la descrive Alessandro Martella, del Liceo Galileo Galilei di Pescara, il quale sottolinea l’aspetto principale della giornata: “caratterizzata da innovazione scientifica e calore umano. Mi sono trovato molto bene, soprattutto accanto ai miei amici: insieme abbiamo presentato con entusiasmo i progetti e i corsi del nostro amato liceo. Anche gli stand delle altre scuole erano molto interessanti, e mi hanno colpito per le loro attività proposte: idee sofisticate, innovative e sostenibili con persone competenti e disponibili, pronte a spiegare con passione il proprio lavoro. Questa esperienza mi ha assicurato tanto entusiasmo e un forte spirito di appartenenza alla mia scuola. È stata davvero un’emozione unica condividere il frutto del nostro sudato lavoro, e scoprire quanto sia gratificante guardare gli occhi dei passanti incuriositi e affascinati del nostro lavoro. Non mi porto a casa solo una bella giornata con i miei amici e professori, ma anche un rinnovata motivazione a continuare questi miei percorsi”.