Florio Corneli:

“Ecco perché la Fusione va realizzata subito”

La trascrizione dell’interventodi Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo e Molise, condiviso da Cida Unione regionale Abruzzo audito dalla Prima commissione del Consiglio regionale.*

Le organizzazioni manageriali ed i manager che fanno capo a Federmanager e Cida ritengono un grave danno per il territorio e le comunità coinvolte il rinvio della fusione per i seguenti ordini di motivi.

Subordinare la fusione alla riorganizzazione dei servizi è assolutamente errato in quanto si affida la riorganizzazione ad enti con visioni parziali e rappresentanza di interessi parziali, tra l’altro ad enti destinati ad esaurire poteri e responsabilità, mentre la riorganizzazione dovrebbe essere fatta dal nuovo organismo territoriale che avrà anche la responsabilità ed i poteri di gestione.

In tutti i processi di fusione ed aggregazione la riorganizzazione delle attività e dei servizi è conseguente e molte volte frutto della fusione (basta guardare qualsiasi fusione di aziende e/o organizzazioni multinazionali).

Rinviare il processo di fusione significa non cogliere interamente o coglierne in maniera distorto e/o parziale le opportunità che scaturiscono dal particolare momento storico in cui viviamo. Il primo pensiero e riferimento va al PNRR.

Nel momento in cui si colgono le opportunità finanziarie del PNRR avere una visione parziale potrebbe anche significare fare delle cose oggi con costi elevatissimi e domani lasciarle inutilizzate. Si pensi a tutti i processi ICT che oggi registrerebbero una triplicazione della spesa salvo domani investire nuove risorse rispetto alla riunificazione dei processi

Nel rapporto con il cittadino continueremo a immettere, grazie al PNRR, nuovi servizi utilizzabili con modalità anche innovativi a cui farebbero l’abitudine salvo cambiarli o modificarli al momento della fusione.

Rinviare l’utilizzo delle risorse economiche che oggi ci sono fra quattro anni con perdita di valore (inflazione) delle risorse destinate e anche certezze sulla disponibilità future.

Si rinvia la semplificazione amministrativa che anche nel caso del rilascio della documentazione prevista per avere il diritto al superbonus 110% ha registrato linee di comportamenti diversi nei tre comuni con grandi danni per gli operatori economici e per le famiglie interessate.

Fare operare le grandi scelte strategiche sulle città a operatori decisionali che per mandato hanno e devono avere una visione parziale in quanto eletti per rappresentare gli interessi della propria comunità. Si pensi, per esempio ed a titolo esplicativo, alla sede del nuovo palazzo della Regione, decisione che oggi compete giustamente ed istituzionalmente all’amministrazione di un Comune mentre domani l’osservatorio sarebbe molto più ampio e la decisione farebbe capo al nuovo Comune.

*per gentile concessione di www.lanuovapescara.com

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