Positivi!

   di Mauro De Flaviis

Dopo due anni e mezzo dall’inizio della diffusione del virus covid-19 scrivo questo editoriale in condizioni di quarantena perché positivo da qualche giorno. Probabilmente poiché mi sono sottoposto alla quarta dose di vaccinazione, all’incirca un mese fa, non ho sofferto per sintomi importanti e spero di uscire rapidamente da questa condizione di “reclusione”. Un lettore che ci legge da New York qualche giorno fa mi ha contattato perché presente in città proponendomi di incontrarci e alla mia risposta di impossibilità, causa isolamento, mi ha risposto: “Ma tu sei da sempre una persona positiva ..”. Sinceramente la sua risposta non mi ha sorpreso più di tanto, perché da tempo tento di vedere il bicchiere mezzo pieno, di spingere chi mi circonda a fare altrettanto, nel tentativo di identificare le azioni che possono portare al miglioramento tralasciando le critiche per i comportamenti non costruttivi. Il lettore, che ringrazio, non è stato l’unico tra i miei contatti a farmi notare la doppia positività.

In questa prospettiva vi presento il numero corrente che vuole approfondire il tema dell’ulteriore differimento al 01.01.2024 della fusione dei comuni di Montesilvano, Spoltore e Pescara nella Nuova Pescara così come deliberato dai tre Consigli Comunali, tra ottobre e novembre, avvenuti a valle dell’approvazione dell’ordine del giorno dell’assemblea costitutiva della Nuova Pescara nella seduta del 29.09.2022.

Abbiamo chiesto il parere ai cinque parlamentari di area: D’Alfonso, Testa, Pagano, Sottanelli e Torto ottenendo adesione dai primi tre. A tutti abbiamo sottoposto le stesse domande, identificando quali azioni suggeriscono di mettere in atto per essere pronti all’appuntamento del 01.01.2024, evitare l’inerzia successiva alla promulgazione della Legge Regionale n. 26 del 24 agosto 2018 che prevedeva l’istituzione della Nuova Pescara a partire dal 01.01.2023. La Legge Regionale è stata promulgata a valle del referendum tenutosi il 25.05.2014 quando 111.517 votanti su 160.819 aventi diritto, hanno scelto la fusione in larghissima maggioranza: 64.909 favorevoli contro 36.741 contrari. Oltre ai tre deputati abbiamo intervistato Vittorio Iovine, recentemente nominato coordinatore cittadino dell’UDC, che si è reso promotore di suggerire l’immediata fusione delle tre polizie municipali.

È sempre utile ricordare il percorso effettuato finora perché molte volte ho percepito la diffidenza degli elettori nelle istituzioni che non sono state in grado finora di assolvere al mandato chiaramente espresso nel referendum. Il nostro suggerimento è quello di fare tesoro del passato, oggettivamente preda di una inerzia esasperante da parte delle istituzioni, per suggerire un cambio di passo per essere pronti all’appuntamento ora posposto al 01.01.2024.

Riteniamo utile cogliere l’opportunità della fusione per ottenere un miglioramento della qualità della vita delle tre città sfruttando le migliori pratiche in essere nelle tre comunità per estenderle all’intera Nuova Pescara. I tre Consigli Comunali e le strutture amministrative, oggettivamente, non hanno lavorato efficacemente per assecondare il processo di fusione, non hanno formalizzato una proposta di Statuto e non hanno realizzato alcuna unione delle funzioni e dei servizi come previsto all’art. 4 e nel dettaglio: pianificazione territoriale e urbanistica, grandi infrastrutture, ciclo dei rifiuti, ciclo idrico, trasporto pubblico locale, approvvigionamento energetico, promozione turistica, gestione delle reti, logistica del commercio, tutela ambientale, servizi e politiche sociali, servizi scolastici. Per il conseguimento delle finalità precedentemente riportate, da assolvere entro quattro anni dalla promulgazione della L.R. e quindi entro agosto 2022, i tre Comuni coinvolti nel processo di fusione avrebbero dovuto predisporre ulteriori misure in relazione all’organizzazione del personale e degli uffici, alla creazione di una centrale unica di committenza e di gestione dei contratti, alla standardizzazione e alla unificazione di reti e sistemi informatici, alla progressiva integrazione di servizi demografici, polizia locale, riscossione tributi, patrimonio, e all’armonizzazione dei bilanci.

La relazione conclusiva del processo di fusione promulgata dall’Assemblea Costituente il 29.09.2022 attesta che non è stato adottato alcun provvedimento amministrativo di esercizio associato di funzioni e servizi comunali e non è stato presentato alcun progetto di Statuto provvisorio.

Ritengo utile riportare le ultime due motivazioni dell’ordine del giorno dell’Assemblea Costituiva del 29.09.2022 che chiede il differimento al 01.01.2024:

  • che il rinvio al 01.01.2024 consentirebbe di disporre di risorse economiche, di tempo e di disponibilità in termini di presenza di Consiglieri comunali che garantirebbero il migliore accesso alla fusione;
  • che, in caso contrario, la fusione sarebbe gestita dal 01.01.2023 da un Commissario che, in quanto privo di legittimazione popolare, non potrebbe determinare le scelte coraggiose ed innovative, soprattutto in termini di contenuti dello Statuto del nuovo Comune, che invece nel corso del tempo tutte le forze politiche si sono dichiarate interessate a perseguire;

Leggendo le due giustificazioni si comprendono quali sono le possibilità, o far fare ad un Commissario quanto non è stato realizzato in quattro anni oppure fare in modo che l’Assemblea Costitutiva e i tre Consigli Comunali, insieme alle strutture amministrative, possano procedere fruttuosamente entro il 01.01.2024.

La Associazione Nuova Pescara, organismo promotore del referendum sopra citato, chiede per tramite del suo presidente Marco Camplone, con una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, la nomina immediata dei commissari ad acta per la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore nel nuovo Comune di Nuova Pescara. Vi riportiamo il testo della pec inviata al presidente Marsilio in prima nello spazio di solito riservato alla rubrica volando alto.

La richiesta è comprensibile valutato il comportamento dilatorio delle Amministrazioni coinvolte, ma alla luce delle risorse di cui si potrà godere, grazie alle deliberazioni governative della scorsa Legislatura susseguenti alle proposte del Senatore D’Alfonso, e alla opportunità dei Consiglieri Comunali che ora potranno giustificarsi per partecipare alle sedute della Assemblea Costituente, sarebbe opportuno procedere alacremente a fondere i servizi e le strutture, come sopra riportato, e contestualmente redigere lo Statuto. È di certo meglio far predisporre queste azioni ai Consigli Comunali invece che ad un Commissario, anche se ad oggi non è evidente la chiara volontà di procedere senza ulteriori rallentamenti da parte di Montesilvano e Spoltore.

Deve essere chiaro che questo è l’ultimo treno e che in alternativa un Commissario nominato dalla Regione procederà ad adottare i provvedimenti che i Consigli Comunali e l’Assemblea Costituente non saranno stati in grado di adottare in cinque anni. A chi potrà giovare questo epilogo è facile da immaginare, a mio avviso non potrà di certo salvaguardare le aspettative dei centri minori.

Il percorso è chiaramente definito e chi dovesse fare in modo di favorire l’intervento del Commissario se ne assumerà le responsabilità.

Io continuo ad immaginare la possibilità di giungere alla fusione dei servizi attraverso l’indirizzo dei Consigli Comunali salvaguardando le aspettative delle varie comunità senza mortificarle cercando di ottenere il meglio.

Leggo delle proteste dei commercianti di Via Lazio, Via Emilia e Via Chieti che si oppongono alla delibera di definizione di sensi unici nella zona. Sinceramente quando ho letto, alcuni mesi fa, della decisione di istituire dei sensi unici in quel quartiere ho pensato: “meglio tardi che mai!” Nel reticolo stradale di quel quartiere, spesso senza marciapiedi e con uno spazio insufficiente per il doppio senso di marcia, l’unica soluzione è introdurre dei sensi unici riservando uno spazio decoroso per l’utenza debole della strada, pedoni e ciclisti. Condividerei la critica se essa fosse fondata sulla mancata redazione e adozione del Piano Urbano del Traffico, obbligatorio per Montesilvano da oltre 20 anni, che permetterebbe di effettuare una valutazione complessiva dei flussi di traffico e la valutazione della adeguatezza dei sedimi stradali a tali volumi. Di certo le risorse provenienti dalle multe raccolte dagli utenti della strada potrebbero finanziare la realizzazione del piano, ma evidentemente esso non risulta essere prioritario né per gli amministratori degli ultimi 20 anni, né per gli attuali.

Come di consueto presentiamo tante rubriche interessanti e vi sollecitiamo a proporci temi di vostro interesse. Colgo l’occasione per annunciarvi l’istituzione del 1° premio nazionale letterario di poesia e giornalismo a nostra cura di cui vi rimando in foliazione interna la lettura del bando e a cui vi sollecito la partecipazione.

In ultimo vi presentiamo da questo numero la striscia di Tonio Vinci, docente della Università Europea del Design, in ultima pagina.

A presto, e … sempre positivi!

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