“MAI MOLLARE”

di Armando Marcucci

Sabato 27 novembre 2021, presso il teatro della Filarmonica di Corciano (Provincia di Perugia) si è svolto lo spettacolo musicale “MAI MOLLARE”, in occasione del compimento dei 18 anni del compositore Aquilano/Perugino Andrea Tomassini.

Andrea Tomassini, nonostante sia nato con una ischemia cerebrale che gli ha compromesso fin dalla nascita la sfera motoria e in parte quella del linguaggio, è balzato all’onore delle cronache per aver composto un brano musicale: “Mai Mollare”, che ha fatto il boom di visualizzazioni e condivisioni nella rete.

La storia di Andrea si è arricchita quest’anno anche di un altro successo, ovvero della sua iscrizione nell’Albo d’Oro dei cittadini di Perugia! (sua città natale), l’equivalente del Ciatté d’Oro di Pescara.

A tale evento, patrocinato dal Comune di Perugia e dal Comune di Corciano, hanno partecipato, tra gli altri:

– la Dott.ssa Paola Fioroni, Vice Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria e Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità;

– l’Onorevole Dott.ssa Tiziana Ciprini, componente della XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato).

A tale evento è intervenuto lo scrivente, in qualità di Presidente del Comitato Nazionale Antidiscriminatorio per Persone con Disabilità, che ha sottolineato l’importanza “storica” del periodo che sta vivendo il mondo della disabilità.

In effetti, grazie al “DDL DISABILITÀ” si arriverà ad una vera e propria “MAGNA – CARTA” della Disabilità, attraverso i Decreti Legislativi che saranno prodotti nei prossimi due anni.

In questo contesto ho spronato le Autorità intervenute a dar “manforte” al variegato mondo della disabilità, in modo da permettere a tanti ragazzi come Andrea di emergere e venire allo scoperto.

Ma veniamo ora alla speciale storia di Andrea:

l’ischemia cerebrale che gli ha compromesso fin dalla nascita la sfera motoria e in parte quella del linguaggio non gli ha mai pregiudicato la voglia di vivere e di lottare.

È questa la storia di Andrea Tomassini, il giovane compositore diciottenne che, con il suo brano “Mai Mollare”, ha fatto il boom di visualizzazioni e condivisioni.

Nato a Perugia, da padre perugino e madre aquilana “doc” di Fontecchio, studente al liceo delle Scienze Umane, affetto ancor prima della nascita da una paralisi cerebrale, Andrea non si è mai arreso dinanzi a nessuna difficoltà.

Suona il pianoforte dall’età di quattro anni, è un giornalista pubblicista e ora è anche l’autore della musica e delle parole di un brano, eseguito da Gianluca Carnevali e Aurora Scorteccia, che non solo racconta la sua storia, ma è anche un inno alla vita, alla resilienza e soprattutto un insegnamento per tutti.

Ogni volta che si cade, ci si deve rialzare, perché ad ogni problema c’è sempre una soluzione e non bisogna mai mollare”, si presenta così Andrea Tomassini. Con quel candore, quasi disarmante, del suo sguardo che racchiude una forza “speciale”.

Andrea è un ragazzo minuto, apparentemente fragile, ma che ha, invece, un coraggio, una determinazione e una gioiosità contagiosa.

Il brano “Mai mollare” – spiega Andrea – racconta il mio modo di essere e il mio desiderio di trasmettere a tutti la forza di volontà e la determinazione per superare ogni ostacolo che la vita ci mette davanti. Vuole essere anche d’incoraggiamento per quelle persone che stanno passando un periodo buio a causa della pandemia da Covid-19 nella speranza possano guarire presto, portando loro il messaggio di non mollare mai”.

Nostro figlio è un ragazzo eccezionale”, racconta suo padre. “A due anni e mezzo ha stupito la neurologa leggendo le note sulla tastiera giocattolo che gli avevamo regalato. Da allora ha sempre mostrato la sua intelligenza, oltre che la sua passione per la musica. Lo consideriamo in senso cristiano un angelo disceso dal cielo. È un portatore di pace, di serenità e di grande insegnamento. È un figlio speciale che unisce e non divide, anzi, ci induce spiritualmente a vivere con più altruismo. Per noi è stata un’esperienza singolare assistere un figlio disabile e non nascondiamo le preoccupazioni che abbiamo avuto durante la sua crescita, sia per le incertezze sia per le terapie che per gli interventi chirurgici di cui ha avuto bisogno”.

La canzone “Mai mollare” è legata ad un progetto solidale, una raccolta fondi per il suo sviluppo musicale e per far giungere il brano a quanti più ospedali e centri di disabilità infantile possibili.

Insomma, quella di Andrea è una storia bellissima e non ha assolutamente intenzione di fermarsi qua, in effetti, in occasione del recente “Spettacolo Musicale” per festeggiare il suo diciottesimo compleanno, Andrea ha presentato in anteprima la nuova canzone che si intitola: “Il Tempo di un secondo” che, visto il gradimento del pubblico in sala ed in rete, rischia di eguagliare se non superare la sua prima “opera”.

Una storia d’amore per la vita. Sempre.

Una parte della canzone del cantante Biagio Antonacci che si intitola

LE COSE CHE HAI AMATO DI PIU’”,

così recita.:

“…capita a te e capita a me

di ritornare a vivere

e di capire che quello che e’ stato

e certe volte e’ meglio

no non rimpiangere mai

non illuderti mai

certe cose non tornano piu’

e non pensarci di piu’

non pensarci anche se

anche se sono le cose che hai amato di piu’

e che restano li’

camminare a pieni nudi

a bordi delle strade

e quell’amare amare forte forte

fino a non mangiare piu’

e non dimentichi mai

non dimentichi mai

capita a te come capita a me

che poi d’improvviso passa

e di capire che a volte il destino

ha piu’ fantasia di noi

e…………

no non rimpiangere mai

non illuderti mai

certe cose non tornano piu’

e non pensarci di piu’

tu non pensarci anche se

sono le cose che hai amato di piu’

e che restano li’

stare insieme almeno la vigilia di Natale

e quel nuotare al mare

con tua madre che strillava “Vieni qui”

e non farlo mai piu’

no…non farlo mai piu’

e…..”

Una canzone del genere ascoltata alle 23.45 di una sera qualsiasi in cui hai quasi finito la giornata con tuo figlio autistico, l’ennesima giornata devastante, esaltante, piena di amore, piena di sofferenze, di dolori anche fisici, ha un senso particolare, a questa ora qua siamo come i cani, (finalmente), che notoriamente sono degli esseri a noi superiori, ergo non abbiamo più filtri , siamo solo emotività …. pura…

Come spiegare ad una famiglia “normale” cosa significhi vivere un’ora una giornata, una settimana con un figlio autistico 27 enne ??

Un Figlio che fino a 18 mesi era bilingue (francese ed italiano) e che intorno ai 18/20 mesi hai visto progressivamente scomparire, anzi andarsene nel suo mondo, senza tornare più, a questa ora del giorno ti ricordi anche di quella volta che ti ha chiamato Papa’ per l’ultima volta,,,, e pensi all’assurdo privilegio che tocca a tutti genitori di figli “normali”, che questo privilegio lo hanno tutti i giorni, …..e ti rendi conto che non c’e’ niente a cui pensare , ma devi solo riposarti per essere in forza domani e poi domani ancora….

Sisifo…. Ma chi lo ha inventato.. un genitore-una genitrice con un Figlio Autistico, sicuramente….

Cosa possono significare a qs. ora del giorno, le problematiche terreni, la Cooperativa, gli Educatori, le Assistenti Sociali, a qs. ora del giorno si e soli con se stessi con il proprio destino e quello di tuo Figlio.

Di normative, di diritti, di rappresentatività delle Persone disabili, ne parleremo nel prossimo numero….

Buona Notte e Buon Risveglio a tutte-i-, domani si ricomincia.

Armando Marcucci

Presidente Comitato Nazionale Antidiscriminatorio per Persone con Disabilità.

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