I fatti

Caro Sindaco, amiamo i fatti e ci piace distinguerli dalle opinioni che ciascuno può legittimamente avere.

Veniamo ai fatti.

Il Comune da Lei guidato avvia la meritoria iniziativa della distribuzione gratuita ai cittadini delle mascherine per far fronte all’emergenza sanitaria in corso denominata Covid_19. In uno dei punti individuati per la consegna c’è lei personalmente venerdì 24 aprile scorso, la conferma la abbiamo anche dal suo profilo facebook personale dove Lei pubblica alle 20:33 uno scritto corredato di una sua foto intento a distribuire mascherine che pubblichiamo a fronte.

Nella mattinata del 24 aprile, intorno alle 11:30, ci arrivano in redazione da parte di lettori delle foto di via Torrente Piomba e della piazzetta Dean Martin che evidenziano un oggettivo assembramento.

Allora, se c’è una cosa chiara in tutta questa vicenda del Coronavirus, è che il distanziamento sociale è l’unico metodo per limitare i danni, su questo concordano tutti; anche Lei ne converrà, a tal punto da aver firmato delle ordinanze che rafforzano il divieto del Governo centrale di evitare assembramenti.

E come si può giustificare che la mano destra non sappia ciò che fa la mano sinistra? Da un lato evita e dall’altro favorisce!

Ma non basta, replica pure in malo modo accusando la stampa e l’opposizione di attaccarla ingiustamente. L’iniziativa, lo ripetiamo, è meritoria, ma altrettanto meritorio dovrebbe essere realizzarla bene. Non basta fare, bisogna fare bene, non diciamo benissimo, chiediamo soltanto il rispetto delle regole basilari. E la sua esternazione dove va? Su Facebook, il social più frequentato dagli elettori di Montesilvano, che subito si scaldano. Chi per lei e chi contro di lei. Ognuno, nella vita reale come in quella virtuale, ha la sua clac, il suo seguito che applaude a prescindere dai fatti, semplicemente perché punta su un personaggio, e lo sostiene al di là del bene o del male. In politica questa regola è ancor più vera, spesso si perde di lucidità perché l’appartenenza partitica (lo dice la parola stessa, appartenenza ad una parte) fa perdere di vista la verità degli accadimenti. Così come, ricordiamolo bene, ci sono sempre i “criticoni” ai quali nulla va mai bene e sono sempre pronti a picchiare sulla tastiera del pc per diffondere sul web commenti viscerali che inondano la nostra contemporaneità.

Noi non vogliamo appartenere a nessuna delle due categorie – riteniamo che entrambe arrechino danno – vogliamo solo rispondere alle cinque famose domande alle quali ogni giornalista deve rispondere quando racconta un fatto.

Che cosa? La distribuzione delle mascherine.

Chi? Il Sindaco.

Dove? Piazza Diaz.

Quando? Venerdì 24 aprile 2020.

Perché? Perché per tutelare i cittadini gli si fa correre proprio il rischio che si vuole evitare.

La redazione

P.S.: avremmo gradito una sua replica, purtroppo non c’è stata; per noi il dibattito è il sale della democrazia perché nelle ragioni dell’altro ci può essere sempre un aspetto che oggi, chi scrive, magari non ha valutato, e dal libero confronto , chi legge , ha la possibilità di farsi un’opinione in altrettanta libertà

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