Le feste di compleanno

di Alessandro Rinnaudo.

Un tema piuttosto complesso da affrontare e gestire, per chi ha un guerriero che combatte lo spettro, sono le feste di compleanno. Questi lieti momenti di condivisione, ultimamente vengono svolte in locali ad hoc, ludoteche attrezzate con giochi vari, gonfiabili, animazione, musica ad alto volume, in modo che festeggiati e piccoli ospiti giochino e si divertano in sicurezza e senza magari “assaltare” le case dei festeggiati. Questi luoghi per un bimbo avvolto dallo spettro sono a volte ostici, in quanto confusione e musica ad alto volume possono mandarli in stress emotivo e scoraggiare i genitori dal portarlo in altre feste. Questo è un errore gravissimo da non commettere. Lo spettro avvolge e chiude i nostri piccoli in un guscio, isolandoli, pertanto non commettiamo l’errore fatale di isolarli ulteriormente. Tutto si affronta con calma e amore. Se il bimbo all’arrivo presso la festa va in stress emotivo per la musica alta o per l’ambiente nuovo, per la confusione, dobbiamo essere noi genitori in primis a mantenere la calma. Cerchiamo di calmare, rassicurare, consolare il nostro angelo, magari con l’uso di un gioco, di un libro o persino di un tablet che, sappiamo lo fa rilassare. Aiutiamolo ad ambientarsi nel nuovo luogo, avviciniamolo, stando con lui, ai giochi. Facciamogli magari mangiare una pizzetta oppure un dolcetto che preferisce, in modo che si rilassi con un po’ di serotonina. Può succedere che non si calmi e magari possiamo decidere di andar via ma dopo un lasso di tempo ragionevole. Questo insuccesso non deve però far desistere dal partecipare alla festa successiva. Succede altresì che il bimbo si calmi e che cominci a prendere confidenza con luoghi e giochi, cominciando magari a interagire, saltando sui gonfiabili o giocando con i vari giochi presenti. Ci vuole tempo, calma e pazienza, ma soprattutto amore. I bimbi avvolti dallo spettro devono fare una vita normale, partecipando alle feste di compleanno, alle recite, alle gite, come tutti i bambini. Le loro eventuali reazioni negative non devono spaventare nessuno, né noi genitori né tantomeno coloro che organizzano le feste. Nessuno deve essere o sentirsi escluso o isolato. Troppo spesso si leggono episodi di intolleranza, di isolamento verso bambini autistici e verso le loro famiglie. L’autismo non infetta, l’intolleranza e la cattiveria sì. Il mio piccolo angelo partecipa alle feste dei suoi compagni di classe con grande affetto da parte di tutti, con grande attenzione al fatto che si senta a suo agio. Devo dire che siamo fortunati, io, mia moglie e il mio piccolo guerriero, perché siamo parte di una scuola attenta e premurosa, con genitori degli alunni altrettanto aperti, amorevoli e premurosi verso i bimbi. So bene che non è dappertutto così, per questo Vi invito a segnalare a me, scrivendo alla Redazione de Il Sorpasso, i casi di intolleranza, di cattiveria, di isolamento, perpetrati da altri genitori o da scuola, chiesa e istituzioni. È importante l’associazionismo, è importante fare fronte comune e tenere alta l’attenzione sull’autismo, sui bisogni di bimbi e famiglie, contro ogni intolleranza, isolamento e violazione dei diritti. Nessuno rimanga indietro. Non perdete mai la speranza, non lasciate vincere lo spettro cedendo alla disperazione: convertite questi sentimenti negativi in amore. Io sono con Voi e, come ben sapete, combatto con Voi. Il Sorpasso è presente per dare spazio alla Vostra voce.

Alla prossima tappa del nostro viaggio. Sorpassiamo lo spettro, usciamo dal guscio.

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