Salvaguardia dell’ambiente

Salvaguardia dell’ambiente

ricevuta via mail dal Sig. Umberto Caroselli

 All’Egregio Dott. Mauro De Flaviis, direttore del mensile Il Grande Sorpasso.
I pioppi non devono essere potati ma puliti alla base di polloni e di ranuncoli fino a due metri per renderli più slanciati; stesso procedimento per i platani. Le loro chiome devono essere omogeneamente sferiche.
A Montesilvano sembra che odino il verde pubblico, lo tagliano quotidianamente. Eppure fa bene all’ambiente. È iniziata la desertificazione?
Ecco come sono stati ridotti i bei pioppi di via Ugo Foscolo dopo la pesante potatura selvaggia nella tarda primavera scorsa. Da un recente servizio di FUORI TG, condotto su RAI 3 da M. Rosaria Dei Medici, illustri professori universitari di botanica, hanno dichiarato che le CAPITOZZATURE degli alberi, come vengono eseguite regolarmente nei viali Europa, Portogallo ed altrove a Montesilvano, indeboliscono la pianta e la rendono esposta agli attacchi di parassiti. Nel servizio si citano alcuni bei viali della Capitale scomparsi dopo pochi anni di pesanti potature.

Risposta del direttore
Caro Sig. Caroselli,
la ringrazio delle sue frequenti missive e mi scuso anticipatamente con lei per non essere riusciti a pubblicarle tutte. Questa lettera ad esempio è la fusione di più mail ricevute. Molti agronomi sono d’accordo con la sua posizione, alcuni altri, forse i più conservatori, ritengono accettabili le capitozzature. Non ho competenze in merito, ma mi pare evidente le piante che subiscono questo trattamento soffrano nel breve periodo a recuperare una condizione di pseudo normalità. Di certo atteso che la sezione ricca di clorofilla delle piante svolge una importante funzione di depurazione dell’aria dagli inquinanti e di conversione della CO2 in O2, nel periodo a valle della brutale capitozzatura questa funzione viene azzerata. Quindi anche ammesso la pratica della capitozzatura sia accettabile, possiamo affermare non abbiamo bisogno per alcune settimane di queste due funzioni? Affermo invece con certezza che la nostra città ha bisogno di un ufficio del verde competente che possa gestire una rinaturalizzazione della città e non un lento depauperamento del patrimonio arboreo. Ricordo con estrema tristezza la bellezza di Viale Aldo Moro nel tratto da Corso Umberto ai grandi alberghi dotato di due file di pini estremamente rigogliosi e prodighi nella produzione di pinoli di cui ero ghiottissimo ed indefesso raccoglitore, scomparsi per la quasi totalità. Stesso ricordo del tratto di Corso Umberto tra le poste centrali e il ponte sul Fiume Saline dove si viaggiava sempre all’ombra. Purtroppo si procede esclusivamente al taglio e raramente alla piantumazione negli spazi pubblici. Dobbiamo reagire, è possibile invertire la rotta se lo si vuole tutti. Grazie per la segnalazione!

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