Montesilvano? Se vuoi chiamale truffe politiche …elettorali

Montesilvano?
Se vuoi chiamale truffe politiche …elettorali

di Gennaro Passerini

Matteo Salvini avrebbe detto pubblicamente “il cambiamento si tocca dappertutto in Italia”

Anche se fosse vero in toto o in parte, nella nostra realtà, come città di Montesilvano, l’illusione del cambiamento passa per i soliti noti. Basta osservare i componenti della nuova Giunta e della nuova maggioranza e potreste tranquillamente apporre sopra una velina recante i nomi dell’ex governo Maragno e sbagliereste di poco o nulla “cambiano le amministrazioni, cambiano i partiti, non cambiano gli attori che da venti anni e più calcano il palcoscenico politico casareccio”. Si ripete il solito cliché con gli stessi volti, qualcuno magari sostituito da mogli o figli, gli stessi argomenti, gli stessi comportamenti, forse con altri obiettivi da raggiungere?

Nooo …, non illudetevi, non accadrà mai, anzi ora il timore di essere esclusi per la loro incapacità politica nella realizzazione del progetto “Grande Pescara” li rende ancora trasversalmente più uniti, compatti nell’opporsi per “salvaguardare l’identità …. sì, la loro identità” fatta di piccoli e insignificanti interessi, e perche incapaci di confrontarsi in un dibattito politico che coinvolga un territorio più ampio del loro giardino.

Ed allora in cosa sperare perche si possa “diserbare” tanta mediocrità?

Dobbiamo sperare che, come nel lontano 82 a.C., arrivi un Lucio Cornelio Silla che con un editto epuri tutta una classe politica trasversalmente collusa a sostegno solo dei loro interessi? Auspicabile, ma dove sarebbero i Lucio Cornelio Silla montesilvanesi: nei Cinque Stelle, nella Lega, nel PD, in FI, in FdI. o nelle liste civiche?
Solo pensarlo mi causa un insopportabile prurito fino alla nausea.

La risoluzione vera sarebbe che la Comunità prendesse finalmente coscienza delle sue marcate responsabilità per la connivenza con una situazione politica stagnante e mediocre “tutto cambia, apparentemente, perche nulla cambi”.

La verità? Quale proposta politica può accomunare simile accozzaglia di politici, se non nella realtà che mi apostrofò un cittadino “… qui si usa consociarsi anche travestiti con maschere diverse, anche insieme al diavolo, pur di prendere più voti; importante è essere eletti e poi… ognuno si farà i fatti suoi”. Chi fa informazione dovrebbe vedere il dettaglio e da quello trarre l’insieme, non semplificando in inutili e stereotipate informazioni unitamente ad insignificanti e plastici comunicati stampa.

Anche i mass-media hanno le loro responsabilità pesanti quanto dei macigni.

Cosa accadrà, ci siamo chiesti all’indomani del boom elettorale della Lega, sembra essere la conseguenza di una rivolta popolare contro le elite politiche? Questo è, forse, quanto avvenuto in campo nazionale, ma a Montesilvano “l’elite politica” è stata contestata, sconvolta ed annullata? Neanche a pensarlo …!

Qui regna il bengodi, siamo in un’isola felice, senza problemi, senza obiettivi da raggiungere, qui la crisi economica non esiste, abbiamo tutto, è la più bella realtà italiana, venite a vivere da noi nel paese dei parchi … del mare limpido e disinquinato, del fiume la cui acqua si potrà bere e respirare un’aria pura come in alta montagna. Venite da noi c’è lavoro per tutti e poi momenti culturali diversificati, mare, collina, borghi e … in momenti dell’anno possiamo, dopo temporali … organizzati, anche approfittare di girare in città con dei natanti ..!! Siamo la Venezia del centro Italia …!

Qui siamo lontani da ogni rivoluzione culturale e politica perché … domina il feudalesimo, basta cambiare ad hoc gli stendardi e i cittadini votano come … pecore; il cambiamento è solo di facciata.
È credibile una tale situazione? A denunciarla si rischia di essere non credibili tanta è l’assurdità.
Il giornalista Nino Nutrizio, anni fa, affermava: “Il giornalista è l’unico mestiere che si fa con tutto il corpo; prima coi piedi e poi con la testa”. Proviamo quindi a muoverci come consigliato.

Esiste un’altra Montesilvano? Quella che non è andata alle urne perche disinteressata da tanta desertificazione politica o magari quella delle “primarie delle idee” ansiosa di apportare suggerimenti. E ancora, quella di cittadini che hanno intuito la truffa politica che si andava perpetrando o nauseata dalla farsa del solito teatrino. Esiste? Quale Montesilvano è quella che vota per non cambiare nulla; quali interessi, ragioni, principi e coerenza induce il cittadino ad indirizzare tanti e tali consensi sempre ad una stessa casta di politici?

Motivi ideologici? dove, quando … magari …!! Non diciamo corbellerie, motivazioni per i più senza significato, anche se così fosse sarebbero motivi degni di una qualche considerazione. Ed allora quali motivazioni, interessi a sostegno di politici perennemente sugli scranni dell’emiciclo comunale?

Questa casta pluridecennale, cresciuta nell’età, invecchiata tra le poltrone e spesso rinnovata tramite figli e nipoti … sarebbe disposta mai, visti i fallimenti, a rinunciare in nome della coerenza politica alle luci della ribalta, anche se opaca e insignificante? Sarebbe disposta a vivere nell’anonimato, a rinunciare ai privilegi acquisiti tramite la politica? Non credo, meglio una maschera oggi ed una abbuffata di poltrone senza alcun merito che ritornare ad una vita d’incertezze lavorative e di mediocrità.

Meglio il teatrino della farsa che ti rende, per altrettanti mediocri, importante per elargire favori. La verità è che la casta una volta che ha assaporato i privilegi del potere e le luci della ribalta, altrimenti insperate, difficilmente, per coerenza o ideologia politica, è disposta a rinunciarvi. Portare a termine una legislatura, sgomitando per le poltrone su cui sedersi, significa poter soddisfare rapporti clientelari, quindi poter costruire il proprio piccolo feudo ed ipotecare il prorpio futuro politico per più legislazioni e poi … per eredità, assicurare lo stesso percorso a figli e nipoti, un avvenire sicuro!!

Questa è la verità che lega e rafforza i rapporti con i tradizionali elettori, e così che si manipolano voti stabilmente per più legislazioni con lo scopo che “tutto cambi, perché nulla cambi”.

Questa è l’informazione che secondo la teoria di Nino Nutrizio è ottenuta con l’uso del corpo partendo dai piedi. Ma provando a usare la testa la realtà viene alla luce in tutta la sua interezza. Il peccatore (il politico) non è il peccato, il peccato originale è in una società suddita, priva di valori, di ideali, di coerenza, di cultura del vivere comune, solo ricca fino all’obesità di egoismo, di miseri piccoli interessi privati, un elettorato pronto ad essere prono pur di realizzarli. Questa è “la storia che svela l’origine di tutti i mali della politica nostrana”. Ed allora cosa fare?
Usciamo dall’imbarbarimento, ripercorriamo la storia dell’Umanesimo e del Rinascimento per riappropriarci della dimensione civile persa con la globalizzazione: l’uomo padrone e signore della realtà, nella ragione usata come strumento di dominio, libero, sovrano e artefice di sé stesso.

Vorrei chiudere l’articolo, ma mi sono appena giunte nuove mediocrità dal teatrino della farsa, una pantomima misera e falsa esibizione nel formulare la nuova Giunta. La designazione degli assessorati è fonte di tensioni, minacce ed anche di una truffa politica in FI.

Facciamo un passo indietro al momento della formulazione della lista di Forza Italia alle ultime elezioni comunali. Una lista elettorale che il coordinatore regionale, da alchimista della politica, ha composto con l’uso di formule ibride, ribaltando i costumi, i principi e l’intelligenza che chiunque riterrebbe scelte folli per la rinascita di un partito in decadimento per mancanza d’identità politica. E poi a quale scopo se, visti i risultati e la matematica non è una opinione, anche senza i voti dei Ruggero e della Rossi … provenienti da un’identità di sinistra, i consiglieri eletti sarebbero stati numericamente gli stessi e in più con la variabile, non trascurabile, di avere eletti in linea con i principi liberali guida del partito.
Perche non rinnovare un partito demotivato, politicamente decerebrato, tornando a coinvolgere dirigenti, militanti e alcuni ottimi amministratori fedeli allo spirito e agli ideali di FI e che, nonostante il periodo di disorientamento, non hanno mai abbandonato il partito, ma al contrario si sono messi a disposizione per un rinnovamento rigenerante.
Chi ha avallato queste candidature spurie ha la responsabilità del suicidio politico di FI a Montesilvano. Non basta sbandierare nei vari incontri, senatore Nazario Pagano, paroloni senza sostanza, la rivoluzione non si fa coi “board”, con gruppi o liste ibride senz’anima, con dei mercenari della politica, ma al contrario con persone credibili, liberali, europeisti; con persone consapevoli della necessità urgente di un progetto politico concreto che accenda le speranze represse dei cittadini. Il rinnovamento non passa imbarcando abili procacciatori di poltrone dediti al consociativismo incolore, privo d’idee e fine a sé stesso.
Le rivoluzioni costruttive e stabili non si fanno sulla rabbia e sulle paure della gente, ma avendo presente con lucida visione le necessità, le aspirazioni e i desideri di una comunità. Rinnovare non vuol dire imbarcare chiunque porti voti, occorre una stagione di confronti seri e credibili con la gente, dai quali trarre la linfa anima di un progetto politico. Rinnovare vuol dire tornare ad occupare in modo credibile e stabile posizioni centriste con una rinnovata attenzione verso i ceti produttivi, verso le classi medie della società spina dorsale di questo paese e che più di ogni altre sono state mortificate e sacrificate in questi anni di profonda crisi economica e sociale. Bisogna dichiarare guerra alla burocrazia imperante, soffocante e regressiva, dare maggiore potere d’acquisto ai salari delle classi medie in questi anni depredati ed impoverite.
Essenziale è riavviare le grandi e le piccole opere pubbliche di sviluppo e la messa in sicurezza dei territori oramai in disfacimento. L’unico volano è il lavoro, essenziale per tutti i cittadini di ogni ordine e grado; senza dimenticare una attenzione particolare verso chi è sprofondato nell’indigenza e nello sconforto, rafforzando la presenza dello Stato di cui orgogliosamente sentirsi parte attiva. Forse, anzi quasi certamente, mi son fatto prendere la mano da un argomento che mi appassiona; ma è il caso che torni per concludere, finalmente direte voi, ai problemi di Montesilvano.
Quello che continuiamo ad osservare in questi giorni sono sempre le solite manovre, la politica si presenta sempre a parole come se fossimo in una guerra civile, sempre un nemico da incolpare e mettere al rogo, poi improvvisamente il dramma diventa farsa nel gioco delle parti; per accaparrarsi questa poltrona o quella delega si inventano Macchiavelliche soluzioni comunque destabilizzanti. È proprio di questi giorni il primo Consiglio Comunale con la presentazione degli assessori, ma ahimè nascono di già le prime spaccature: drammatica è la iniziale assenza dei tre eletti in Forza Italia (Ruggero L., Cozzi V., Maragno F.).
Dopo una sospensione del Consiglio, forse per qualche intervento divinatorio, ecco apparire sul palcoscenico della farsa i tre consiglieri, scuri in volto, mentre con un sospiro di sollievo il neo eletto Sindaco De Martinis dava seguito al programma.
Se il buon giorno si vede dal mattino assisteremo presto a delle criticità per qualcuno mortificanti. Infatti il giornale il Centro del 21 .06.2019 titola ” De Martinis nomina Damiana Rossi assessore, giunta completata” il primo cittadino afferma ancora ” Ho avuto un incontro con Ruggero e Cozzi e l’accordo è stato raggiunto”. E allora direte tutto è risolto se non fosse che a rimanere a bocca asciutta è solo Forza Italia dal momento che Rossi è stata eletta in quota Udc. Ma la lista è di Forza Italia o Udc e Pd? I coordinatori sono Ruggero e Cozzi?

Viste come sono andate le cose si evidenzia doppia truffa politica: 1° Elettori di FI truffati perché hanno creduto nel rinnovamento del partito – 2° ulteriore truffa politica nei confronti di chi ha pensato di votare Forza Italia e si ritrova rappresentato da Udc e Pd.
Complimenti vivissimi ai coordinatori, gli elettori ora sapranno chi ritenere responsabili!!

Immagine di Freccia per Il Sorpasso febbraio/17

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