Ponte Adriatico sul Saline. Un silenzio assordante ( prima parte )

Ponte Adriatico sul Saline. Un silenzio assordante

(arch, G, Di Giampietro, Webstrade.it – per IL SORPASSO, 17 Febbraio 2019)

 

  1. Un nuovo ponte sta per aprire. I pennoni, alti quasi 40 metri, si vedono ormai da lontano. Tra non molto si dovrebbe aprire il terzo ponte sul Saline, quello vicino alla foce ed agli alberghi, il più vistoso, quello più costoso e più … ” impattante”, dei 3 ponti da quasi 16 milioni di euro. E’ quest’ultimo quello che rischia di schiantarci il lungomare, riempiendolo di automobili, perché collegherebbe i lungomare di Silvi e di Montesilvano, che diventerebbero la vera tangenziale, sul mare, verso Pescara (dove non ci sono né semafori né incroci lato mare). E’ incredibile che, mentre ci si prepara alla Nuova Pescara, all’integrazione di 3 comuni nella grande città, mentre si realizzano pezzi della Bike to Coast, la ciclabile di 130 Km lungo tutta la costa abruzzese, mentre si spendono 30 milioni di euro per una Strada Parco che doveva essere la metropolitana leggera della costa da Pescara a Silvi, ancora non si è deciso cosa fare del nuovo ponte. Alcuni pensano di farci passare le automobili dando continuità ai lungomare, da Silvi a Pescara. Anche i progettisti lo pensano, visto che hanno previsto rotatorie alle estremità del ponte, che collegano il traffico di Silvi, Città Sant’Angelo e Montesilvano, sui lungomare. Noi invece, decisamente, pensiamo di no. Vogliamo evitare questa catastrofe, e pensiamo che il ruolo del ponte debba essere un altro.

Il consiglio comunale di Montesilvano, nel 2012, al momento dell’approvazione del progetto definitivo, aveva approvato il progetto a condizione che il terzo ponte fosse riservato alle modalità sostenibili, trasporto pubblico pedoni e biciclette. Ma ora sia il progetto, sia alcune dichiarazioni (o mancate assicurazioni ) dei sindaci, ci fanno temere che, in silenzio, si prepari la catastrofe, con un mare di auto sul lungomare di Silvi, Montesilvano e Pescara. Noi non lo possiamo permettere.

 

  1. Una storia incredibile. La storia di questo ponte e degli altri ponti sul Saline è una storia incredibile, che risale al progetto della Provincia di Pescara del 2009 ed anche prima, all’epoca del PRG di Montesilvano del sindaco Gallerati, quando non si è riusciti a decidere come collegare la tangenziale di Pescara, ferma a Montesilvano cimitero, con l’autostrada A14, verso Silvi e Pineto.. (Sui capitoli di questa storia si veda www.webstrade.it/montesilvano/index.htm#ani_Ponte-Saline)

Questa è la storia di un piano per 3 ponti da quasi 16 milioni, ma senza piano del traffico e senza piano territoriale di coordinamento. E’ la storia di ponti senza strade di raccordo (si veda il ponte sulla via Tamigi, una “interpoderale” di circa 4 m di larghezza, o quello sulla via Foreste, una strada industriale di 7 m senza marciapiedi e senza banchine). E’ la storia di un’Anas incapace di progettare un raccordo della Variante alla SS16, della più importante area metropolitana del medio Adriatico, di un Sindaco che pensa a Santiago Calatrava, a un ponte sopra le case, e poi a un tunnel sotto la Vestina, e intanto non fa niente e perde finanziamenti per oltre 160 milioni di euro. E di un altro sindaco che decide di costruire scuole di legno sul tracciato della tangenziale. Di fronte all’immobilismo dei politici, c’è la trovata geniale di un dirigente della Provincia, l’ing. Di Biase, che si inventa, non uno ma tre ponti sul Saline, da 16 milioni di euro. Il concorso e l’appalto per i ponti  si fanno, i soldi si spendono, ma non si fa tutto  il resto: il piano, i raccordi, la riqualificazione della viabilità, uno studio delle modalità alternative, l’integrazione dei piani urbanistici, il completamento delle ciclabili. Nel frattempo, si finanzia e si realizza  un nuovo ponte sul Piomba, tra Città Sant’Angelo e Silvi,  per cui l’effetto rete è pronto, per far esplodere il traffico ed i lungomare. Nel frattempo rimangono senza risposta il collegamento della tangenziale di Pescara, ferma a Montesilvano cimitero, con l’autostrada A14, in attesa di un nuovo casello PE-Nord e della terza corsia dell’autostrada tra Porto Sant’Elpidio e Pescara. Nel frattempo, rimane in attesa il completamento della Strada Parco, che doveva essere una linea di forza del trasporto collettivo in sede propria (non solo la filovia ma un asse per filobus, autobus e interururbani, da Pescara a Silvi, baricentrico rispetto all’abitato), anche qui si spendono 30 milioni di euro, ma sull’ex tracciato ferroviario non si vedono né filobus, né bus, né boulevard urbano. Mentre sulle strade della fascia costiera tra Pescara e Montesilvano ci sono 75 mila veicoli al giorno, di cui oltre 20 mila sul lungomare.

 

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Ponte Adriatico sul Saline. Un silenzio assordante (seconda parte)

 

 

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