Michele Fazio: “Il mio sogno è fare della musica il mio mestiere”

Michele Fazio: “Il mio sogno è fare della musica il mio mestiere

Michele Fazio ha 21 anni, vive in zona Cormorano, studia Servizi Giuridici per l’Impresa, canta e scrive

di Davide Pietrangelo

 

D: Michele, come nasce la tua passione per la musica?                            

R: La passione per la musica mi accompagna fino da bambino, quando canticchiavo le canzoni trasmesse dalla tv con i miei genitori e con mio nonno, che è il mio punto di riferimento. La immaginavo come un hobby, un passatempo. Mi sono reso conto di amarla davvero tanto quando sono salito per la prima volta su di un palco, per una manifestazione natalizia in beneficenza per un’associazione di Pescara, l’AGBE, che accoglie bambini affetti da leucemie e tumori. Guardando negli occhi quei bimbi che combattendo ogni giorno si stavano divertendo e mi ascoltavano, ho capito che quella era la mia strada. Oggi l’obiettivo che mi pongo è cercare di emozionare le persone con la musica, la mia.

D: A cosa stai lavorando attualmente?

R: In questo periodo è uscito il mio primo singolo Parole per te, scritto da me e arrangiato dal maestro Rizziero Palladini. Il brano parla del rapporto con mio nonno, ma è un messaggio per tutti coloro che hanno perso qualcuno e vuole trasmettere l’invito ad avere speranza che quel qualcuno sia sempre con noi, nei nostri ricordi, nelle nostre immagini e nella nostra vita. Il singolo ha un video che è possibile vedere su YouTube. Ho pubblicato anche un singolo per Natale e sto lavorando a vari singoli insieme a un ragazzo con cui sto collaborando, Flavio de Carolis, con il quale ho iniziato a fare delle serate.

D: Quali sono i tuoi obiettivi? Quali i tuoi sogni?

R: Vorrei arrivare a più persone possibili, far sentire la musica, far conoscere i miei testi. Non vorrei diventare semplicemente famoso, ma farmi conoscere per quello che sono, non celandomi dietro false immagini o figure che non mi appartengono. Il mio sogno è fare della musica il mio mestiere, il lavoro per poter dare da mangiare chissà in futuro ai miei figli e la possibilità di guardare negli occhi mia madre e mio padre dicendo: “Ci sono riuscito!”.

D: Pensi che il contesto di Montesilvano ti aiuti o ti limiti? Secondo te, la città come potrebbe aiutarti a inseguire i sogni?

R: Montesilvano è una città che vuole crescere, che vuole farsi notare. Devo dire che mi sta aiutando molto. Questa estate ho avuto proprio grazie a questa città la possibilità di avere un concerto tutto mio al Teatro del Mare, oltre alla possibilità di esibirmi alla festa patronale per due serate consecutive. Ho avuto il piacere di esibirmi anche al Palacongressi, altra importante risorsa Montesilvanese. Critico un po’ i gestori dei locali anche se da un lato li capisco, perché sono molto scettici nel far esibire giovani ragazzi. I giovani devono avere spazio per farsi sentire e se non hanno la possibilità di farlo nella propria città dove altro possono farlo? Sui social? Nah, la musica vera deve essere sentita e guardata con occhi veri, non tramite uno schermo!

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