Pòlis e cultura

Pòlis e cultura

di Mauro De Flaviis

Cari lettori, sono a presentarvi il numero di novembre per il quale non abbiamo scelto un tema in primo piano, ma abbiamo lavorato immaginando di contribuire a costruire insieme un pezzo di pòlis (dal greco πόλις «città») quel particolare tipo di città-stato, abitato da una comunità di individui e famiglie tenute assieme da molteplici legami etnici, religiosi, economici, .. che fu proprio dell’organizzazione politica greca in età classica; per estensione, nell’uso attuale, la città considerata come struttura politica e amministrativa” (Treccani).

Come sapete tutti, ci prepariamo a una lunga fase di campagna elettorale che ci porterà il 26 maggio 2019, unitamente alle elezioni europee, forse all’ultimo rinnovo del Consiglio Comunale di Montesilvano, in quanto alle successive elezioni torneremo a votare per la Nuova Pescara, come previsto dalla Legge Regionale 26 del 24 agosto 2018. Il 19 ottobre si è riunita l’Assemblea Costitutiva della Nuova Pescara, come previsto dalla LR citata e il 10 gennaio 2022, o al massimo il 10 gennaio 2024, sarà istituita la Nuova Pescara, come risultante della fusione di Montesilvano, Pescara e Spoltore. Il nome potrebbe essere anche differente, sempre a discrezione dell’Assemblea Costitutiva, formata dai tre Consigli Comunali nella loro interezza. Pubblichiamo all’interno il testo della Legge Regionale per facilitarvene la consultazione.

Prima dell’appuntamento delle elezioni comunali ed europee attraverseremo la campagna elettorale delle regionali che si terranno il 10 febbraio 2019, con la relativa scadenza di presentazione delle liste dei candidati fissata al 12 gennaio 2019. Immaginiamo che i due appuntamenti si influenzeranno l’un l’altro nella nostra comunità per la scelta dei candidati sindaco e consiglieri. Certamente il risultato delle regionali influenzerà la solita transumanza dei candidati, egregiamente descritta da Corrado Di Sante alcuni anni fa sul suo blog Montesilvano incredibile, dove descriveva gli innumerevoli passaggi da una lista/gruppo all’altra/o, sempre e solo con l’unico obiettivo di essere eletti nel raggruppamento che più verosimilmente avrebbe successivamente governato. Già da qualche mese si legge di passaggi da un gruppo all’altro per prendere le migliori posizioni, esattamente come i velocisti si posizionano a ruota del gregario che tirerà la volata in prossimità del traguardo.

Da un punto di vista personale, questo lavorio, probabilmente logorante per i partecipanti, non mi interessa anche se lo rispetto come elemento basilare della rappresentatività politica dei candidati e dei gruppi. Gli organi dello stato moderno, senza distinzione alcuna, hanno natura rappresentativa, in quanto i componenti operano non iure proprio ma iure repraesentationis, non in nome e per conto dei propri interessi, ma in nome e per conto degli interessi di chi li ha scelti.

Proprio perché i consiglieri e il sindaco sono i portatori delle istanze dei propri elettori, ci piacerebbe farvi intervenire a proporre l’agenda di governo della prossima amministrazione comunale. Prima della definizione delle liste e dei candidati ci piacerebbe identificare gli obiettivi di governo sui quali misurare i programmi dei prossimi candidati sindaco e poi, periodicamente, l’azione di governo. Abbiamo immaginato un percorso che vi permetta di proporre i temi di vostro interesse in una sorta di identificazione delle priorità che ritenete più importanti da affrontare. Il primo appuntamento fisico di questa sorta di primarie delle idee è stato organizzato per il 09 dicembre dalle 10:30 alle 12:30 presso l’Hotel Sea Lion. Sollecitiamo sin d’ora la presenza di chi ha a cuore la pòlis. Vi rimandiamo ai nostri canali social per maggiori dettagli.

Il nostro obiettivo è, e rimane, quello di contribuire a migliorare la consapevolezza di quanta bellezza ci circonda e di come possiamo incrementarla. Da questo numero apriamo uno spazio che si occuperà di arte a cura di Tonino Bosica, facendovi conoscere artisti locali e non, invitandovi ogni mese a confrontarvi con un artista differente, nella speranza di diffondere l’arte e il bello.

Abbiamo casualmente assistito all’evento organizzato dall’associazione Il cassetto delle idee libere il 17 novembre e ve ne riportiamo nelle pagine interne un breve resoconto. Quello che ci ha colpito è la ricerca svolta dall’associazione che ha intervistato 100 genitori con l’obiettivo di determinare se essi fossero in grado di comprendere le seguenti cinque espressioni di uso comune: inclusione sociale, occupabilità, terzo settore, fondi strutturali, apprendimento permanente. Quello che è emerso è agghiacciante: mediamente solo il 15% degli intervistati è stato in grado di rispondere in modo corretto.

Questa esperienza unita alle altre evidenze emerse dalle interviste al Comandante della Polizia municipale, Nicolino Casale, e all’assessore con delega sulla raccolta dei rifiuti, Paolo Cilli, che evidenziano le motivazioni che li hanno spinti a far partire il servizio Segnala l’incivile su Whatsapp, continuano a confermare la correttezza dei nostri obiettivi.

Sono consapevole essere un idealista perché ritengo sempre utile partecipare attivamente alla vita della comunità nella speranza di contribuire a costruirne una migliore da lasciare in eredità ai nostri figli, evitando di adagiarsi sui detti “ma chi te lo fa fare” e “tanto nulla cambierà”. Assistere agli eventi senza intervenire mi deprimerebbe. Agire mi permette di essere in pace con me stesso lucrando la consapevolezza di aver fatto il possibile. Questa è la motivazione che mi spinge a spendere parte del mio tempo per la comunità. Sono certo che mi comprenderete.

Dopo aver già chiuso e inviato al grafico l’editoriale che avete letto finora, ho appreso che un mio ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, contro il Comune di Montesilvano, è andato oggi a sentenza. Sono molto felice perché il giudice estensore della Camera di consiglio (presidente A. Tramaglini, consigliere M. Balloriani), Renata Emma Ianigro, ha accolto pienamente la mia richiesta. Il mio ricorso chiedeva al TAR di obbligare il Comune a rilasciare copia di tre titoli edilizi emessi dallo stesso con la relativa documentazione grafica. Il TAR ha accolto la mia richiesta di accesso civico generalizzato rivolta all’esperimento di un controllo sul perseguimento dei fini istituzionali dell’ente, stante il pubblico interesse dell’attività edilizia esercitata a Montesilvano. La sentenza 201/2008 del 22 novembre ’18 ha censurato l’operato dell’Amministrazione che ha l’obbligo di permettere accesso e copia degli atti ai residenti. La mia richiesta originaria di copia dei permessi a costruire, effettuata l’8 febbraio ’18, aveva l’obiettivo di controllare il rispetto delle norme urbanistiche, in particolare per l’aspetto della cessione degli standard e dell’uso, tutto montesilvanese, di monetizzare gli stessi. Il dirigente all’urbanistica non mi ha concesso la copia degli atti concedendo esclusivamente la visione degli stessi, come anche il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, nella persona del Segretario generale, al quale ho chiesto il riesame, come previsto dalla normativa in caso di diniego. Non abbiamo quindi avuto modo di controllare i provvedimenti nel rispetto degli interessi della comunità. Nel frattempo il diniego all’accesso ha permesso i costruttori di completare gli interventi. È previsto che lo standard sia ceduto nei pressi dell’intervento per ristorare i vicini dell’impatto provocato e tende ad arricchire la dotazione di marciapiedi, parcheggi, strade e aree verdi e spazi pubblici in generale. Ciò non sempre accade e lo riteniamo un vulnus, perché comporta la ulteriore riduzione della qualità ambientale, già sofferente, nell’intorno degli interventi. La città ha chiesto da tempo e continua a chiedere la revisione delle norme urbanistiche locali per evitare ciò, ma questa non è evidentemente tra le priorità degli amministratori. Poiché amiamo Montesilvano e non ci arrendiamo ad assistere impotenti alle continue violenze a cui è sottoposta e al peggioramento della qualità degli spazi pubblici, non ci resta altro strumento che esercitare l’accesso agli atti per permetterci di verificarne, prima della edificazione, la regolarità dei permessi a costruire a fronte degli interessi della comunità. Ecco perché a fronte dei dinieghi opposti dall’ente abbiamo opposto il ricorso al TAR. Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti dell’amministrazione, vogliamo solo evitare se possibile permessi a costruire non equilibrati e rispettosi delle necessità della comunità.

L’ente pubblico è tenuto a soddisfare in modo equilibrato i bisogni degli operatori economici e quelli degli abitanti e lo strumento dell’accesso agli atti per permetterne la verifica può e deve essere utilizzato al fine di garantire l’equilibrio tra le differenti esigenze.

Nel prossimo numero commenteremo la sentenza di 15 pagine con maggiore dovizia di particolari.

Siamo confidenti che questa vittoria contribuirà ad accrescere la moral suasion al rispetto dello spirito delle norme urbanistiche nazionali, capostipite il DECRETO MINISTERIALE 2 aprile 1968, n. 1444.

A presto amici!

Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore”. (Albert Einstein)

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