Montesilvano che lavora: Itrofer

La “Sacchetti” nasce intorno il 1925 grazie alla lungimiranza e all’inventiva di Domenico ed Elisabetta Sacchetti che tra le varie attività avviano la raccolta dei rottami ferrosi per la Patria a Montesilvano. Dopo il periodo bellico la figlia Bettina continua con successo l’attività e al rientro dalla prigionia del marito avvia una nuova impresa per la raccolta dei rottami provenienti dal fronte. L’improvvisa morte della madre Bettina induce il figlio Domenico ad abbandonare gli studi universitari per impegnarsi nell’impresa di famiglia. L’impresa De Patre Dino termina la sua attività con la morte del papà Dino nel 1998 e dalle sue ceneri nasce la Riab, vera attività industriale conosciuta in Italia e all’estero, attiva nella raccolta di materiali ferrosi e non. Alla Riab viene affiancata la Itrofer per la raccolta delle batterie per auto e dell’olio e filtri auto esausti con l’iscrizione al consorzio CONOU per la raccolta e il trattamento dell’olio usato e al consorzio COBAT che si occupa della raccolta, trattamento e riciclo delle pile e accumulatori come le batterie al piombo auto.

La lavorazione dei rottami e il deposito dei rifiuti avvengono negli stabilimenti siti in Contrada Foreste e via Inn entrambi situati in Montesilvano (PE), gestiti sempre dalle generazioni successive della famiglia De Patre-Sacchetti.  Itrofer garantisce un servizio finalizzato alla massima soddisfazione del cliente e si impegna nella prevenzione dell’inquinamento, nell’ambito di un Sistema di Gestione Integrato (Qualità e Ambiente), ricorrendo alle migliori tecnologie disponibili, applicabili al proprio settore di attività, al fine di conseguire il miglioramento continuo.

Itrofer è un importante attore cittadino dell’economia circolare perché si occupa di recuperare i materiali esausti e li invia al recupero per l’utilizzo come materie prime in successivi processi di produzione. Dalle batterie al piombo vengono recuperati acido, piombo e plastica, mentre l’olio usato, opportunamente processato, viene riutilizzato per la produzione di nuovo olio motore. Itrofer raccoglie e stocca questi materiali e poi li invia al successivo trattamento in altre aziende della filiera dell’economia circolare.

Nel 2017 il CONOU ha raccolto 182.252 tonnellate di olii usati e il 98% di questi sono stati avviati a rigenerazione. Il recupero degli oli usati ha permesso di evitare la produzione di oli base da materia prima vergine, con un risparmio per il nostro Paese di oltre 52 milioni di euro sulle importazioni di greggio.

Nel settore degli accumulatori al piombo, il COBAT ha raccolto nel 2017 oltre 117 mila tonnellate in tutta Italia pari al 49,3% dell’immesso al consumo di accumulatori industriali e per veicoli.

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