COME AFFRONTARE LA PAURA DEL TERRORISMO TRA NUOVE MISURE DI SICUREZZA E VECCHIE PAURE

 

di Simona Fugazzi

 

Strade affollate e turistiche, stazioni e aeroporti, concerti e locali di svago: sono questi i luoghi sensibili prediletti dagli affiliati all’Isis per seminare paura, terrore, morte.

Negli ultimi anni il numero di attentati terroristici in Europa e in giro per il mondo, è cresciuto in modo considerevole e ci stiamo tristemente abituando ad apprendere continue nuove drammatiche notizie.

Oramai, si nota un diffuso clima di paura, un generale senso di insicurezza, che inevitabilmente vanno a modificare le nostre abitudini e percezioni delle situazioni: di poche settimane fa la notizia di un allarme bomba alla stazione di Montesilvano a causa di una borsa dimenticata.

Nascono nuove misure di sicurezza, come le barriere antiterrorismo comparse da qualche settimana anche sulla riviera di Pescara, e si intensificano consolidate misure di controllo del territorio, come la presenza delle forze armate per le strade e nelle situazioni di svago quali concerti ed eventi estivi.

Barriere antiterrorismo e persone in divisa ad ogni angolo da una parte sembrano rassicurarci, ma dall’altra confermano alla nostra mente la potenziale pericolosità della situazione in cui siamo e quindi possono aumentare la sensazione di paura e d’insicurezza.

Nonostante il diffuso clima di paura, nonostante le frequenti drammatiche notizie di cronaca è possibile tornare a vivere più serenamente la propria quotidianità?

Una buona regola da tenere a mente per riappropriarsi delle proprie giornate è: evitare di evitare. Può sembrare solo un banale gioco di parole, ma in realtà evitare tutto ciò che a nostro avviso inizia a rappresentare una minaccia, come un viaggio all’estero, un concerto o l’andare in discoteca, amplifica la paura fino a renderla più forte. Se da un lato evitare una situazione che percepiamo come minacciosa può rassicurarci e ci permette di vivere l’immediato con serenità, dall’altro lato evitare, soprattutto per un periodo di tempo eccessivamente lungo, contribuisce a limitare la nostra autonomia e ad aumentare la percezione di minaccia e il senso di insicurezza.

Se la paura diventa molto forte, un buon modo per circoscriverla è metterla su carta, scrivere tutte le ansie e le angosce, per lasciarle lì ed impedire che invadano e limitino la quotidianità. Fare i conti con le emozioni negative che suscitano gli attentati terroristici può aiutare a diminuire il senso continuo di ansia.

Se invece la paura è più legata al camminare per strada o all’andare in certi luoghi della città, per il timore di incontrare persone appartenenti ad altre culture percepite come diverse e minacciose, l’unico modo per superare questa paura, che è strettamente legata alla paura della diversità, dell’incognito, di ciò che non si comprende, è conoscere.

Quindi provate a documentarvi sulle altre culture, leggete la loro storia o magari fermatevi a parlare con le persone che ne fanno parte. Potreste scoprire che hanno le vostre stesse identiche paure.