Per un PUMS integrato per il Nord dell’area urbana pescarese

di Giuseppe Di Giampietro, Webstrade.it

 

  1. La Fonderia Abruzzo, il meeting dell’intellighenzia della regione Abruzzo, voluto dal presidente Luciano D’Alfonso all’Abbazia Morronese di Sulmona tra giugno e luglio, sarebbe dovuto essere il laboratorio delle progettualità sull’impiego più avanzato dei fondi europei e gli indirizzi regionali futuri. Ma è diventato famoso più per lo scandalo delle ragazze che reggevano gli ombrelli per riparare dalle intemperie i politici che discutevano sul palco. A quel meeting, nel “caucus” Ambiente Territorio e infrastrutture, un gruppo di professionisti ha presentato una proposta strategica per il Nord pescarese che pensiamo sia più importante dell’infelice vicenda delle ragazze “ombrelline”.

 

  1. La proposta – La discussione nel “caucus” e la proposta progettuale elaborata è quella di finanziare, con iniziativa regionale, la formazione di un PUMS piano urbano della mobilità sostenibile, integrato con quello di Pescara in corso di redazione, con indicazioni di piano territoriale di coordinamento, del Nord dell’area metropolitana pescarese (Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Cappelle, Silvi), interprovinciale e di area metropolitana, che studi alternative e strategie di piano, in coordinamento con la pianificazione di area vasta in corso a Pescara, e affronti gli irrisolti temi seguenti (a titolo indicativo) con schemi e schede progettuali su:
  • Declassamento dell‘attuale A14 come asse attrezzato Nord, con un nuovo tracciato dell’autostrada a 3 corsie arretrato (vedi studi PRIT 2016), con studi su casello, svincoli e raccordi, ponti, opportunità territoriali.
  • Uso dei nuovi ponti sul Saline, destinazione in relazione al sistema della mobilità sostenibile della fascia costiera (ed eventualmente del fondovalle fluviale), strategie per pedoni ciclisti e trasporto pubblico.
  • Ponte sul Piomba a Silvi, raccordo alla viabilità locale, alla rete delle piste ciclabili.
  • Eventuale boulevard urbano a Città Sant’Angelo con parterre centrale per trasporto pubblico pedoni e ciclisti
  • Centri di interscambio modale a Silvi Stadio, Città Sant’Angelo nuova fermata FS, Montesilvano
  • Asse TCSP del trasporto pubblico in sede propria, da Strada parco a PP1-alberghi di Montesilvano, a Città Sant’Angelo, a Silvi Stadio.
  • Riqualificazione urbana e linea TCSP. Ipotesi di riqualificazione dell’area urbana a ridosso dell’asse TCSP (Strada Parco) con il coinvolgimento di privati. Itinerari a marecavatoni a Montesilvano e Pescara. Riqualificazione dell’asse corso Strasburgovia A. D’Andrea come piazza mercato parterre centrale. Ricucitura e riqualificazione pedonale del quartiere PP1 a Montesilvano.
  1. Il tema scelto. I problemi da affrontare. Le opportunità da cogliere

Il Nord dell’area Metropolitana Pescarese si sviluppa in un continuum edificato con intense relazioni economiche funzionali e di traffico tra le città di Pescara (120 mila abitanti) Montesilvano (54 mila abitanti) Città Sant’Angelo (15 mila abitanti) Silvi (15.700 abitanti). Considerando l’area di gravitazione dei comuni sul fondovalle Tavo-Saline (Cappelle, Moscufo, Collecorvino, Loreto Aprutino, fino quasi a Penne, toccati dalla storica ferrovia Pescara-Penne), sul versante gravita la mobilità di oltre 100 mila abitanti.

Oggi l’area è interessata da notevoli flussi automobilistici sulla rete stradale urbana del fondovalle costiero (70 mila veicoli al giorno sulla stretta fascia costiera all’altezza di Montesilvano – 45 mila veicoli al giorno sulla fascia fluviale vestina sempre a Montesilvano)

Non esiste pianificazione della mobilità né a livello locale, Montesilvano è privo di un PUT benché ne sia obbligato per legge. Silvi ha un PUT ma non coordinato con gli altri comuni, Pescara ha un PUT e sta redigendo un PUMS, ma solo all’interno dei propri confini comunali che ormai sono indistinguibili dal sistema urbano metropolitano, che a Nord si spinge fino a Silvi, né a livello di area vasta di sistema metropolitano.

Alcuni investimenti in corso mancano di coordinamento intercomunale e rischiano, se mal gestiti, di creare effetti negativi sul sistema territoriale:

– 3 nuovi ponti sul Saline per 15,8 milioni di euro;

– il completamento della Strada Parco-Filovia per altri quasi 15 milioni di euro;

– il sistema bike-to-coast di piste ciclabili sull’intera fascia costiera abruzzese manca ancora di alcuni tratti (Città Sant’Angelo, Saline-Piomba) e inoltre non sono definite le reti di raccordo con l’abitato, l’attraversamento di fiumi e le barriere urbanistiche.

– il raccordo della Variante Anas alla SS 16 da Montesilvano cimitero all’autostrada A14 e oltre fino a Silvi e Pineto, fermo per mancanza di coordinamento della pianificazione locale con dirottamento dei fondi stanziati da ANAS (oltre 160 milioni di euro, dirottati altrove per mancata decisione di piano). È in previsione la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A14 dalle Marche fino a Pescara. È verificata all’interno del PRIT (piano regionale dei trasporti Abruzzo) la fattibilità e convenienza della realizzazione di una nuova A14 arretrata, liberando il sedime del vecchio tracciato come asse attrezzato Nord del sistema urbano pescarese.

  1. Punti di forza e punti di debolezza

Sono state ampiamente documentate nello studio presentato le necessità di un intervento strategico di piano, dati di traffico, cartografie, schemi. Assenza di piani di trasporto nell’area, obbligatori per legge almeno per Montesilvano. Investimenti in corso con scelte non chiare, non condivise e contraddittorie quali i ponti sul Saline e sul Piomba, prosecuzione della variante ANAS da Montesilvano Cimitero a Silvi, Interventi Bike to Coast tra il Pescarese e il Teramano. Prosecuzione della filovia o linea TCSP di trasporto collettivo in sede propria da Montesilvano a Silvi.

È urgente l’intervento a livello regionale sia per la dimensione dei problemi sia per le opportunità presenti, sia per l’importanza del comparto Nord (Palazzo dei Congressi, concentrazione alberghiera, multisala di spettacoli, ristorazione, commercio…)

Sono state esemplificate numerose opportunità progettuali e di intervento per una zona strategica dell’area metropolitana pescarese, da coordinare con le parallele iniziative del Comune di Pescara.

I costi previsti dell’intervento sono di circa 150 mila euro per il piano urbano della mobilità sostenibile PUMS di area vasta del Nord Pescarese (costa fino a Silvi) e la predisposizione di una serie di schede progetto, di fattibilità per le opere connesse (reti, nodi, svincoli, centri di interscambio, raccordo e uso dei ponti, parcheggi multipiano, schede urbanistiche di riqualificazione degli ambiti adiacenti alle infrastrutture) come base per il finanziamento delle opere pubbliche e indirizzo degli investimenti privati: una necessità per il Nord pescarese. Spesa da finanziare dalla Regione Abruzzo con fondi Por FAS 2014-2020.