La Coppa Acerbo.

La Coppa Acerbo.

 

di Pasquale Criniti

La Coppa Acerbo è stata un’importante gara automobilistica, ideata da Giacomo Acerbo, su suggerimento del Conte De Sterlich Aliprandi, intitolata al fratello Tito, eroe della prima guerra mondiale e svoltasi a Pescara dal 1924 al 1961.

Nel dopoguerra, a causa del collegamento con Giacomo Acerbo, ministro del governo durante il fascismo, la titolazione originaria venne abbandonata e la gara assunse varie denominazioni (Circuito di Pescara, 12 Ore di Pescara, Gran Premio di Pescara e 4 Ore di Pescara), mantenendo però l’ordine numerale relativo all’anno di edizione.

La gara veniva disputata su un circuito in buona parte cittadino di oltre 25 km (25,579 km) soprannominato “triangolo magico”.

Il circuito iniziava all’altezza dell’attuale piazza Duca degli Abruzzi sulla via Nazionale Adriatica in direzione sud per poi girare all’interno e percorrere il rettilineo dell’attuale via del Circuito fino alle campagne circostanti ed ai paesi di Villa Raspa e Spoltore per poi raggiungere quello di Cappelle  da dove le automobili prendevano la direzione del mare e quindi intraprendevano ad altissima velocità il cosiddetto chilometro lanciato – dove, nel 1950, Juan Manuel Fangio ha raggiunto la incredibile velocità di circa 310,314 km/h – fino a raggiungere l’attuale via Nazionale Adriatica,  dove poi andando verso sud veniva completato il giro.

Il tracciato era particolarmente impegnativo e pericoloso anche perché sul percorso si accalcavano folle immense, fino a 200.000 spettatori.

Nel 1934 infatti la giovane promessa Guy Moll vi perse la vita in un tragico incidente.

Al 17° giro, sul chilometro lanciato di Montesilvano, la sua macchina uscì di strada alla velocità di circa 250 km/h sbattendo e proiettando fuori dall’ abitacolo il pilota che morì sul colpo. Per una strana coincidenza in quella gara sulla griglia di partenza vi erano 17 automobili e l’incidente si verificò al 17° giro e al 17° chilometro.

Sulla parete esterna di nord-ovest della chiesa di Villa Carmine nel 1935 il Comitato della Coppa Acerbo ha posto una lapide in marmo in ricordo del pilota automobilistico franco-algerino. L’iscrizione, posta sotto un bassorilievo di un’automobile che si sta ribaltando, recita: “L’audace giovinezza del corridore francese Guy Moll votata al trionfo dei colori italiani ebbe tragica fine su questo circuito nel XV agosto MCMXXXVIV E.F. Il comitato della coppa Acerbo nel I anniversario“.

Alle molte edizioni hanno partecipato le migliori case automobilistiche italiane, Ferrari, Bugatti, Alfa Romeo, Maserati, e straniere, Mercedes-Benz, Auto Union, Vanwall, nonché molti grandi campioni come Nuvolari, Fagioli, Varzi, Moss, Campari, Ascari, Fangio.

La prima edizione della coppa Acerbo (1924) fu vinta dall’Alfa RomeoRL guidata dal giovane pilota Enzo Ferrari, che poi nel suo libro “Piloti, che gente…” ha ricordato con soddisfazione la sua vittoria raccontando le varie fasi della gara.

La Coppa Acerbo tenutasi il 15 agosto 1950 è stata una gara non valevole per il campionato di Formula 1 1950.

Le prove sono state caratterizzate da un incidente piuttosto serio capitato all’altezza dell’abitato di Cappelle all’asso argentino Juan Manuel Fangio che perdeva il controllo della sua Alfa Romeo andando a sbattere contro il muro di protezione e inondando di benzina il tracciato. Il pilota illeso approfittando dell’arrivo del francese Henri Louveau guadagnava un passaggio per il ritorno ai box. La vettura incidentata veniva riparata in tempo per la partenza della gara, vinta da Juan Manuel Fangio sull’ Alfa Romeo 158 riparata.

La corsa ha visto fin dalle battute iniziali le due Alfa Romeo di Juan Manuel Fangio e Luigi Fagioli prendere il largo sul resto dei partecipanti e sembrava destinata a concludersi con una doppietta Alfa, ma all’ultimo giro e mentre era in testa nella vettura di Fagioli cedeva la sospensione anteriore destra costringendo il pilota italiano a rallentare vistosamente. Fangio, superato il compagno di squadra, lo attendeva cavallerescamente per potergli riservare il successo, ma il sopraggiungere di Rosier lo costringeva ad abbandonare il nobile intento. L’argentino tagliò il traguardo con soli 17 secondi di vantaggio sul francese (che viaggiava con più di 4 minuti di distacco all’ultimo passaggio) e 24 sullo sfortunato Fagioli.

Nel 1957 Stirling Moss ha vinto il XXV Circuito di Pescara, l’unica edizione valevole come prova del Campionato mondiale di Formula 1 che fu disputata a Pescara a causa dell’improvvisa cancellazione del Gran Premio del Belgio e dei Paesi Bassi. Il Circuito di Pescara è ancor oggi il tracciato più lungo dove si sia mai disputata una gara di Formula 1.

Nel 1961 è stata gareggiata l’ultima edizione della corsa che non si è più ripetuta per ragioni di sicurezza a causa della pericolosità del circuito cittadino.

L’ultima edizione, denominata “4 Ore di Pescara”, valida per il Campionato del Mondo Sport Prototipi, è stata vinta dalla coppia Lorenzo Bandini – Giorgio Scarlatti su Ferrari 250 Testa Rossa.

Nel 1939 fu pubblicata anche una “Canzone della Coppa Acerbo”, con musica del maestro Ignazio Civera e versi di Franzi, il cui ritornello recita così: “Gli assi voglion conquistar te sola/Nel rombo dei motori/Tu fai vibrare i cuori/Mentre sorride il mare/Che fa cantare, che fa sognare.”

Come ricordo delle corse sul circuito della coppa Acerbo, al confine tra i comuni di Cappelle sul Tavo e Spoltore è stata posizionata una scultura realizzata da Igor Cascella.