Padovano: “Contribuiremo a costruire il molo di Fosso Mazzocco”

 

Un plauso a Montesilvano per essere il primo ad adottare piano”

di Mauro De Flaviis

Abbiamo intervistato Riccardo Padovano, Presidente della Associazione Provinciale Stabilimenti Balneari SIB-FIPE/Confcommercio di Pescara, chiedendo il suo parere di rappresentante degli operatori balneari sul nuovo “Piano spiaggia” di Montesilvano. Ne emerge un giudizio entusiasta sia per la rapida approvazione che per la procedura seguita, anche se chiede alcuni miglioramenti previsti dal Piano regionale e non recepiti nel Piano approvato. Certo che essere entusiasta per un iter durato due anni e indicarlo a modello regionale è personalmente un giudizio che sconvolge, ma riconosco di essere “traviato” dai tempi utilizzati nelle aziende private … .

D. Il giorno 4 aprile 2017 la Giunta ha deliberato il Piano demaniale marittimo comunale in recepimento del Piano marittimo regionale del 24.02.15. Cosa ne pensa della procedura seguita?

R. Innanzitutto devo fare un plauso all’Amministrazione comunale di Montesilvano per il risultato, in quanto è la prima in Abruzzo a deliberare in merito. Ad aprile 2016, a un anno della pubblicazione del Piano regionale che chiedeva l’adeguamento dei piani comunali entro quella data, nessuna amministrazione aveva avviato le procedure relative. Montesilvano al contrario ha attivato i tavoli di concertazione recependo i suggerimenti degli operatori coinvolti. Ritengo vincente la scelta di evitare rallentamenti in Consiglio Comunale, dopo aver comunque coinvolto le commissioni, e di far approvare alla Giunta il Piano. Va tenuto in debita considerazione nella nostra positiva valutazione complessiva il fatto che la Regione a suo tempo impiegò bel cinque anni per deliberare il suo Piano.

D. Per quale motivo è così importante a suo avviso aver “bruciato” i tempi nell’adozione del Piano?

R. Come imprenditore presidente dell’associazione di categoria sono contento di poter partire alla elaborazione del progetto di ristrutturazione del lido “Voglia di mare” gestito da mia moglie e credo che molti altri gestori perseguiranno questa opportunità sfruttando quanto previsto nel nuovo Piano.

D. La progettazione dovrà comunque attendere il processo di osservazioni e controdeduzioni, e la successiva deliberazione esecutiva, come prevista dall’art. 20 della L.R 18/83, processo per il quale serviranno al minimo 180 giorni dalla data del 4 aprile 2017. Come associazione pensate di presentare delle osservazioni?

R. Siamo consapevoli della necessità di attendere l’esito del processo di partecipazione pubblica alla modifica dei piani particolareggiati, ma ci conforta il sapere che le osservazioni non saranno lavorate in Consiglio Comunale, con l’inevitabile esasperante rallentamento, ma semplicemente dalla struttura tecnica e dalla Giunta, che si sono già dimostrate rapide ed efficaci nel processo di adozione del Piano. Come associazione di categoria abbiamo già scritto una lettera al Sindaco e al Dirigente chiedendo sostanzialmente due cose: aumento della volumetria, come ammesso e previsto dal Piano regionale, e adozione di una Carta dei servizi del mare.

D. Le rispondo io sul primo punto affermando che l’aumento della volumetria è impossibile per la scelta procedurale di far approvare il Piano alla Giunta; per il secondo punto può farci comprendere di cosa si tratta?

R. Lei deve sapere che purtroppo capita di frequente che la politica fissi le regole e gli indirizzi e poi i tecnici delle strutture amministrative non li applichino o comunque trovino il modo di ostacolare le richieste degli operatori economici non seguendo gli indirizzi della politica. Per evitare ciò come associazione abbiamo chiesto ed ottenuto dal Comune di Pescara la Carta dei servizi del mare, nella quale viene esplicitato cosa è possibile fare e cosa no in ambito balneare. È un disciplinare riepilogativo delle norme vigenti che permette ai balneatori di comprendere esattamente cosa è ammesso ed evita le zone grigie di interpretazione.

D. Entrando nel merito del Piano demaniale comunale, quali sono i punti qualificanti a suo avviso?

R. Riteniamo eccellente l’opportunità di costruire un molo su Fosso Mazzocco. Le anticipo che diversi stabilimenti balneari stanno sottoscrivendo una forma di accordo cooperativo per dare mandato a professionisti qualificati la progettazione di riqualificazione ambientale per Fosso Mazzocco. Abbiamo già contattato l’ing. Contini, esperto ingegnere idraulico e direttore dei lavori del Progetto Ricama nonché progettista dei porti di Civitavecchia e Lampedusa, e l’arch. Catani per chiedere loro tale progettazione.

D. Quanti balneatori rappresenta la sua associazione e quanti tra questi parteciperanno a questo progetto, e in che forma?

R. La mia associazione rappresenta 25 dei 44 lidi di Montesilvano e contiamo di raccoglierne venti per finanziare, con la forma di project financing, seguendo l’esempio di San Michele sul Tagliamento, meglio conosciuta come Bibione, l’opera pubblica di riqualificazione ambientale di Fosso Mazzocco con la costruzione di un molo a mare e di un trabocco. Siamo soddisfatti quindi di poter ragionare in termini imprenditoriali per un investimento strategico per la ricettività turistica della Città di Montesilvano, grazie anche all’iter scelto per arrivare all’approvazione del Piano.