Depuratori di Pescara e Montesilvano OK

A seguito della nostra inchiesta sul ciclo dell’acqua dello scorso numero, abbiamo intervistato il tecnico dell’ARTA Carlo Spatola Mayo, assurto alla cronaca per la vicenda della sospensione dal lavoro di due giorni operata dal suo datore di lavoro. Non chiediamo nulla rispetto alla sospensione ma, dato che la competenza di controllare i depuratori del pescarese, abbiamo chiesto che grado di efficacia hanno gli stessi.

Ing. Mayo chi deve rendere pubblici i dati di controllo ambientale?

Il quadro normativo che disciplina la pubblicazione dei dati ambientali prevede la direttiva 2000/60/CE, Direttiva Europea sulle acque, che afferma esplicitamente la necessità di rendere pubblici i dati, il Decreto Legislativo 152/06 e la legge regionale 29 Luglio 1998, n° 64 istitutiva dell’ARTA. Tutti affermano il principio che il dato di qualità ambientale è di interesse pubblico e la norma regionale afferma che l’ARTA deve diffondere i dati ambientali. Il sito web dell’ARTA, naturale canale di comunicazione, è stato realizzato da diverso tempo e al momento non risulta essere una interfaccia capace di rendere raggiungibile il dato, quei pochi presenti lo sono in forma scarsamente fruibile.

Alla luce dei problemi di balneabilità dell’estate pescarese che livello di affidabilità attribuisce ai depuratori di zona?

In Provincia di Pescara tutto il sistema dei depuratori funziona, anche se è connotato da una apprezzabile fragilità. La Provincia di Pescara ha sempre sostenuto l’attività di controllo dell’ARTA comminando le sanzioni in caso di sforamento dei parametri biologici o chimici. Il risultato è che la Goletta verde ha identificato due campioni buoni, alla Torre di Cerrano e a Pescara. I depuratori di Pescara e Montesilvano a regime funzionano bene, ma non hanno riserve sufficienti ad affrontare situazioni anomale.

Ing. Mayo cosa intende per sistema fragile?

Il sistema è fragile perché i depuratori sono piccoli e al limite delle loro possibilità di funzionamento. Se riuscissimo ad utilizzare i fondi FAS per l’ampliamento degli impianti, attività oramai pianificata da anni, si dovrebbe ottenere un miglioramento sostanziale.

Quindi ritiene vada tutto bene nel pescarese?

A Francavilla Fosso Pretaro il depuratore è al limite e va urgentemente potenziato. Tutto sommato ritengo che la condizione del pescarese è sufficiente. Non va assolutamente bene che ci siamo rassegnati al divieto di balneazione dei Fiumi Pescara, Tavo, Saline… In Nord Europa molti grandi Fiumi come il Tamigi e la Senna sono tornati balneabili, dovremmo puntare a questo obiettivo realizzabile, se solo questo obiettivo fosse individuato come priorità.

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