Ministro Economia: “Non tassabili ai fini TARI zone produttive”

via mail da Fabio Buonafortuna
Al fine di rendere equa la tassazione TARI per le aziende industriali, artigianali, commerciali e di servizi quali studi medici che devono smaltire i rifiuti speciali con costi importanti, le aree produttive vanno rese esenti dal calcolo della superficie per la TARI.


“Sono intassabili le aree in cui si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino (l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente)”.
A chiarirlo è il Ministero dell’Economia rispondendo ad un quesito posto da un imprenditore che faceva notare alcune contraddizioni contenute nel comma 649 dell’articolo 1 della legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014). La nota del ministeriale precisa che “la normativa va intesa, invece, nel senso di consentire una tassazione più equilibrata e più rispondente alla reale fruizione del servizio, evitando l’applicazione della TARI nelle situazioni in cui il presupposto del tributo non sorge, come nel caso delle superfici di lavorazione industriale o artigianale. Ovviamente, l’esclusione dalla tassa, come dispone la norma, avviene a condizione che i produttori di rifiuti speciali ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente”. “Rispetto alla situazione di incertezza e incoerenza che si era venuta a determinare anche con le continue modifiche normative in materia di tariffazione rifiuti -ci segnala CNA-SNO- riteniamo che la posizione espressa dal Ministero dell’economia possa rappresentare un importante tassello per evitare la duplicazione e l’aumento ingiustificato dei costi per le nostre imprese”.
“E’ evidente però che sarebbe necessario un intervento che chiarisca definitivamente la questione, in coerenza con i principi europei, evitando un utilizzo improprio dell’assimilazione e consentendo la possibilità per le imprese di optare in ogni caso per la gestione dei propri rifiuti al di fuori del servizio comunale anche nei casi in cui è consentita l’assimilazione”.
Sollecitiamo gli uffici tecnici a verificare chi smaltisce i rifiuti speciale e ricalcolare le superfici sulle quali calcolare la TARI
Risposta del direttore:
È illogico se così fosse che chi è costretto a pagare lo smaltimento dei rifiuti speciali poi debba contestualmente pagare anche le TARI sulle stessa superficie. Fabio la terremo aggiornata sugli sviluppi.

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