Montesilvano che lavora – Intervista a Marco Pavone

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Abbiamo incontrato, presso lo studio di Gino Berardi, Marco Pavone un Montesilvanese di successo. Ha raggiunto nella sua carriera la posizione di general manager di un ristorante e di un Hotel di eccellenza alle Barbados. Oggi è general Manager di Bank restaurant & bar a Londra nei pressi di Buckingham Palace. Marco è legatissimo a Montesilvano e “si è portato” a Londra diversi montesilvanesi. Oggi lavora a Londra come general manager di Bank restaurant.

Come è arrivato a questa posizione?

La responsabilità è di Gino Berardi che da giovane mi ispirò la scelta di iscrivermi all’istituto alberghiero. Mi sono diplomato nel 1988, poi il militare e poi un anno all’Aquila al Gran Caffè Eden dell’Aquila, poi Gran Caffè Camplone a Pescara e nel frattempo differenti stagioni estive presso gli alberghi. A 24 anni ero capo barman al Gran Caffè Camplone e decisi di andare a Londra per imparare l’inglese e per fare carriera. All’inizio degli anni 90 non era comune andare a lavorare a Londra. Nei primi tre anni ho lavorato in alberghi a 5 stelle occupandomi di bar e sala. Dopo 3 anni, quando avevo acquisito la competenza della lingua, sono andato a lavorare presso l’Hotel Tistle. Poi ho deciso di viaggiare in mare per fare esperienza e sono riuscito a farmi imbarcare sulla Queen Elisabeth. Ho fatto 2 volte il giro del mondo con la Queen Elisabeth, decisamente la più bella esperienza della mia vita. Un giro del mondo costava 1,5 milioni di sterline, prenotando tre mesi prima. A quel punto decisi di tornare in Italia. Tre mesi ad Avezzano con Maresca, poi contattai Gino e andai a Parma come bar manager. Poi tornai in Inghilterra perché come caposervizio in Italia non intravedevo sbocchi promettenti. Altri tre anni a Londra e poi ottenni la possibilità di fare il Direttore presso le Barbados per la Caprice Holding. A Barbados per i primi 6 anni ho aperto il Duffryes, il ristorante occupava 50 persone e fatturava 2,5 milioni di dollari, riconosciuto come uno dei migliori dell’isola. Dopo 6 anni mi offrirono anche la direzione dell’Hotel The House, carica che accettai oltre a continuare a dirigere il Duffryes, per 5 anni il doppio incarico.

Quali i clienti più importanti?

Una lista infinita, tra gli altri Pavarotti, Tony Blair, John Travolta, Tom Cruise, Mariah Carey, Beyoncé Knowles, Rihanna, Alicia Keys, Lionel Richie, Gwyneth Paltrow, Claudia Schiffer, Alessandro Del Piero, Gianluca Zambrotta, il Principe Harry per un evento caritatevole e molti altri. Non ho mai chiesto le foto alle celebrità e ho sempre chiesto ai miei dipendenti di evitare di farlo, perché lo ritengo per loro fastidioso. L’unica foto che ho chiesto è quella del principe Harry a Barbados perché era un evento di raccolta fondi a scopo caritatevole organizzato da noi.

Dopo le Barbados?

Sono tornato a Londra e la cosa che più mi manca delle Barbados è la villa sul mare dove ho vissuto, e dove viveva anche Julian Lennon. L’abitazione era straordinaria con un bellissimo giardino con alberi di tamarindo, buganvillee, scimmie, .. All’età di 43 anni terminato il lavoro alle Barbados a seguito di una ristrutturazione aziendale, avevo deciso di tornare in Italia con la mia compagna. Sono stato tre mesi a preparare per il trasloco, poi in un week end a Londra, in corrispondenza all’inaugurazione delle Olimpiadi, feci un colloquio con una azienda e in seguito passeggiando per Londra, ebbi la netta sensazione che tornare in Italia sarebbe stato un errore. Sarei tornato a Montesilvano, perché avevo compreso nella esperienza precedente che stare in Italia e non stare a Montesilvano è una fesseria. Se deve stari in Italia e non nella tua città è meglio stare all’estero. A Londra andai a dirigere il Bank restaurant vicino Westminster, ristorante molto popolare, non è il top di Londra perché dovremo fare degli investimenti per rinnovarlo, ma la zona è prime. A settembre sono tre anni che faccio il direttore presso Bank Restaurnt.

Progetti?

Alcuni all’estero ma anche qui a Montesilvano. Le mie radici sono qui a Montesilvano e quando ho necessità di ritrovare il giusto equilibrio sono qui. Non sono mai stato un emigrante italiano, sono un italiano all’estero. Ho tenuto il rapporto con la mia famiglia e la città sempre aperto. Anche quando ero alle Barbados, a 5000 km di distanza, tornavo tre volte l’anno. Ora da Londra torno quasi una volta al mese.

Quali legami con Montesilvano?

Ho portato molte persone a lavorare a Londra perché conosco molte persone e mi hanno raccomandato alcune persone valide, che non ho avuto difficoltà a far assumere. Ho una decina di persone di Montesilvano o Pescara che lavorano a Londra con me. Enea Brutti il bar manager, Nausica D’Alessandro, Andrea D’Agostino, ed altri..
Che ti sembra Montesilvano guardandola da fuori?
Si è sviluppata troppo velocemente con una speculazione edilizia esagerata senza lasciare spazio al turismo. Non c’è stata programmazione negli anni per favorire il turismo. Oggi è imbarazzante il decoro della città per quanto riguarda aiuole, marciapiedi, segnaletica e strade.
Se potessi scegliere cosa faresti per rivitalizzare il settore turistico?
Il mare è l’unica cosa di elevato valore che abbiamo per crescere. Per prima cosa farei impianti di depurazioni sul fiume per migliorare la qualità delle acque del fiume e quindi del mare. Promuovere lo sviluppo delle piste ciclabili sicure per permettere ai turisti di godere del territorio e delle città vicine, Cappelle, Montesilvano colle, Pineto, Atri, ..

Ci vorrebbe pubblicità del territorio, come fare?

Per esempio costituire la lobby del turismo che potrebbe chiedere alla capitaneria di porto delle zone franche per promuovere gli sport acquatici in città. Rivitalizzare la pineta per fare spettacoli tutte le sere, anche per combattere il fenomeno della prostituzione e tentare il tutti i modi di togliere dalle strade le prostitute.

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