Lo spazio di un sorriso

Lo spazio di un sorriso

di Gianfranco Costantini

Daniele Di Francesco il 27 marzo 2007, a undici anni, è volato in cielo: la sua vita è durata lo spazio di un sorriso.

Non ci sono parole per descriverlo, non ha avuto il tempo per la cattiveria e la sua esistenza è stata bontà assoluta. Neanche la distanza tra terra e cielo è riuscita a sopire la sua generosità. 

Una dolcezza così grande che attraverso la sua mamma Melania si manifesta con gesti di amore verso tutti i bambini di Montesilvano.

A Daniele è stata intitolata una targa nel cortile interno della scuola “Fanny Di Blasio” dell’istituto comprensivo “Troiano Delfico” e ogni anno viene ricordato dai bambini attraverso la decorazione di una parete, grazie all’impegno della maestra Teresa Cilli.

L’amore chiama amore e Melania, fortemente emozionata per il bel gesto che scuola e amministrazione comunale hanno dedicato a Daniele, ha deciso di donare un defibrillatore.

Si tratta di una strumentazione all’avanguardia, rara in una scuola, in grado di salvare la vita a tutti, grandi e piccini, grazie alla dotazione di una scheda aggiuntiva che permette l’utilizzo sui bambini di qualsiasi età.

In dotazione alla Casa Bianca e in centri mondiali di interesse strategico, il defibrillatore donato alla scuola è stato collocato in una posizione accessibile perché avendo delle funzioni eccezionali, è a disposizione del 118 che in qualsiasi momento può prenderlo se necessario. Insomma, un vero motivo di orgoglio per la nostra città che di bambini ne ospita veramente tanti, sia nelle scuole che nelle spiagge.

Una sicurezza in più perché nei prossimi mesi a Montesilvano ci saranno due manifestazioni giovanili molto frequentate, il torneo nazionale di scacchi e il Futsal Cup di calcetto con giovani atleti provenienti da varie parti del mondo.

Daniele è felice lassù e guarda divertito i suoi amici che non lo hanno mai dimenticato anzi lo festeggiano dando un titolo al murales «Tra i colori dell’arcobaleno il tuo infinito ricordo».

Grazie Melania per avermi dato la possibilità di raccontare un piccolo frammento della tua vita: è veramente una bella storia che ci obbliga a riflettere molto; con il tuo gesto non hai regalato qualcosa a qualcuno, stai donando “La Vita” alla nostra comunità.

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