Facebook verso l’ecommerce in Occidente.

Facebook verso l’ecommerce in Occidente.
di Pierluigi Lido: ecommercesicuro@gmail.com
Un mese fa scrivevo un articolo sull’ecommerce che è ciò che mi dà da vivere dal 2009 ad oggi. L’articolo si intitolava “Amazon si mangerà tutti”. Da alcuni anni gestisco due siti di vendita online di proprietà e diversi shop ecommerce esterni come consulente a % sugli incrementi di fatturato. In un solo mese dal mio contributo è già cambiato moltissimo nel settore. Wallmart ha siglato un accordo epocale con Google per vendere online, non si sa ancora come, quando (con ufficialità) e con quali investimenti. I dati emersi ad oggi però parlano chiaro, i vendor professionali sono 25 milioni su Ebay, 2,5 milioni su Amazon e solo 1.000 attualmente selezionati da Wallmart. Poca roba, promesse di un grande big della GDO che fa una enorme fatica a scrollarsi il peso del vecchio dinosauro del retail, ingombrante e inadatto persino nel pensare di andare ad un cinquantesimo della velocità e complessità di eloquio del mondo Google, anch’esso ad oggi poco incline a switchare nell’ecommerce i cui spiragli si intravedono ad oggi solo sul versante Google Shopping.
La novità più grande è che Facebook dopo svariati ingressi soft è entrato a pieno titolo con la parolina “marketplace” nel settore ecommerce dentro tutte le nostre bacheche. Basta prendere il vostro cellulare per trovare una nuova icona al centro della home dove inizierete a trovare prodotti in vendita in stile Ebay Annunci e Subito.it Il prossimo passo sarà relativo al riempimento massivo di un catalogo in competizione diretta con quello di Amazon e Ebay e attivo h24 su tutte le nostre bacheche. Esistono già in Prestashop/Magento/Wordpress e similari i feed necessari ad importazioni massive di prodotto su Facebook. Queste premesse lasciano pensare ad una rapida scalata di Facebook nell’ecommerce a carattere “social”, qualcosa di mai visto sinora sia per l’acquirente che per il venditore poiché si potrà (l’acquirente) avere un contatto diretto con aziende e venditori, chattare in futuro con i dipendenti delle stesse, fare marketing e re-marketing profilato e situazionale sugli utenti (il vendotore) direttamente dall’interno di Facebook e dare vita ad operazioni di marketing automation molto complesse direttamente dal social. Facebook è già in possesso di una infrastruttura avanzata per fare ecommerce a livelli avvenieristici e possiede la vita online (traccia tutto dentro e fuori da FB) di oltre 1 miliardo e mezzo di persone. Per FB le barriere nel fare ecommerce saranno le stesse per le quali Amazon ed Ebay hanno dovuto creare regole rigide sulle performance e la qualità dei vendor, le stesse regole che devono tenere dentro ad un progetto un ecosistema complesso di prodotti, venditori e consumatori da gestire. Fare questo ulteriore salto non sarà scontato, ed a questo livello finisce la forza di Facebook ed inizia quella di Amazon. Sullo sfondo Ebay e il suo progressivo declino. Sin qui parliamo di quello che sta accadendo in Occidente. Dall’altra parte del mondo Alibaba sta invece facendo tutto da sola, pensando al fatto che retail fisico ed ecommerce vivranno in futuro in un equilibrio unico, in “un misto di online e offline: Online to Offline” (Angelo Aquaro Repubblica). Alibaba sta mettendo le basi per la creazione di enormi spazi commerciali in comunicazione diretta con infrastrutture digitali (non è secondario che in Cina manchi mister Google), in un mare di dati che sarà in grado di gestire per gusti, attitudini di spesa e una marea di informazioni profilate. Che ci piaccia o no sta accadendo davvero e va tutto così veloce da far girare la testa. D’altronde una delle più belle interviste di Jobs del 1995 finiva così. Intervistatore: “Il web è un altro di quei fenomeni che oggi sembrano scontati ma 5 anni fa chi lo avrebbe detto” S. Jobs: “Già (ride), è così! Non è un mondo meraviglioso?