Premi Micol Cavicchia e Raniero Landi

 

di Davide Pietrangelo

È giunto alla sua XV edizione il Premio Letterario nazionale Micol Cavicchia, intitolato alla ragazza di Montesilvano, scomparsa a soli 17 anni, nel 2002 e soggetto di una poesia del celeberrimo poeta giapponese Kiko Takuano, che ne ha elogiato lo spirito. La premiazione è stata ospitata dal Liceo Scientifico “Corradino D’ Ascanio”. Quest’ anno è stato affiancato alla pari dal concorso fotografico intitolato alla memoria di Raniero Landi, prematuramente scomparso sette anni fa.

La poesia prima classificata è di Zoe Cieplinski della 1° D con:

 

E VAGA IL PENSIERO LIBERO

E vaga il pensiero, libero,

tornando da te, come al solito.

Mentre continui ad abbatterti su di me,

come le onde su una battigia bagnata,

io continuo a perdermi nelle memorie,

consapevole che non tornerai più.

E mi basta pensare che tu sia sotto il mio stesso cielo,

di fianco a me,

per fiorire nel sorriso, che tu solo facevi nascere.

 

La poesia è stata premiata per il tentativo riuscito di ricerca stilistica, per l’universalità del messaggio, per la dolcezza e la suggestione delle scelte formali come l’uso della congiunzione “e” all’inizio, ma soprattutto per la costruzione analogica del senso mediante il ricorso alla similitudine con il mare, per la raffinatezza e la trasparenza della visione suggerita, che va a sommarsi e a rivelarsi totalmente nella metafora finale del sorriso che fiorisce. Una poesia che racconta un ricordo, senza rivelarlo, che suggerisce un’assenza senza spiegarla, che ci comunica così il senso di precarietà dell’esistenza umana, la sua fragilità ma anche la sua estrema bellezza che sta appunto nel bisogno di ognuno dell’altro.

 

Riceve una menzione speciale de il sorpasso Kristof Dispaldro della 5° F con:

RICORDI D’AMORE

Una sera, una candela.

La musica, il bacio.

Il calore, la bellezza.

Un ricordo, un pezzo

del passato

al suo posto.

Il ribollire dello spirito

al contatto

con la tua pelle;

qui invece il freddo

mi accoglie.

Fuori le stelle,

fuoco dentro di noi,

nella testa

ho le faville.

Un’altra foto,

uno scatto

che ci immortala

in quell’attimo;

tutto perfetto.

Un momento,

il fuoco, l’amore

che si può palpare.

Poi il saluto, e sono fuori,

da solo.

Ora tutto è un ricordo,

un pensiero,

che trasformo in inchiostro…

Ti rivoglio.

Ora il gelo mi trattiene,

l’oblio mi aspetta,

ma i ricordi cozzano,

fanno chiasso, scintille.

Finché, stanco, non mi addormento,

con te disegnata sulle pupille.

La poesia, romantica e malinconica, coinvolge per la capacità dell’autore di dare vita ad un ricordo, di farlo rinascere attraverso riferimenti sensoriali vivi e complessi, che consentono al lettore di rivivere insieme all’autore i momenti di un’esperienza intensa. La scansione narrativa dei versi propone una serie di immagini che si impongono all’attenzione, e che rapiscono, nella profondità del sentimento espresso, anche mediante il ricorso ad uno stile nominale di elegante fattura.

 

Per la sezione di fotografia intitolata a Raniero Landi, il primo premio è stato assegnato a Benedetta Dragone (1^ H). Secondo posto ex aequo a Chiara Facciolini e Caterina Domenicone (2^B), e a Elenora Castelli e Alice Palestini (1^B).